“Siamo una squadra da titolo”. Dopo aver deciso la sfida contro una contender come Oklahoma City, Derrick Rose alza il tiro e mette i suoi Chicago Bulls tra le squadre che lotteranno per l'anello. Tutto nella stessa sera in cui i Miami Heat, campioni in carica, brillano della luce delle loro stelle LeBron James e Dwyane Wade e ripresentano all'Nba Greg Oden, l'ex prima scelta martoriata dai problemi alle ginocchia.

Oklahoma City Thunder-Chicago Bulls 95-104 / Gli highlights
Con 13 punti negli ultimi 4 minuti e mezzo Derrick Rose decide la sfida con i Thunder, rimediando ad una serata sin lì sfortunata al tiro (3/12) e compiendo un altro passo avanti nel suo recupero, soprattutto dal punto di vista dell'impiego: saranno 35 alla fine i minuti in campo per la stella dei Bulls, che con tre triple ha spezzato l'equilibrio di una partita che Durant ha tenuto vivo finché è stato in campo, prima di essere tolto da Brooks con ancora 8' sul cronometro. Alla fine, nella preseason sin qui immacolata di Chicago (7 vinte e 0 perse), sono 26 i punti di Rose, con 6 assist, ed il primo percorso netto (10/10) nella quinta partita consecutiva in cui viaggia in lunetta in doppia cifra. Durant, 8 nel terzo quarto per rimettere i Thunder in partita dal -14 del primo tempo, chiude a quota 22 così come Jeremy Lamb, che dopo esser stato ottima spalla nella prima parte dell'incontro nel finale ha provato a farne le veci prendendosi tutte le ultime responsabilità insieme a Fisher. Chicago, senza Noah e Hinrich, ha fatto la voce grossa a rimbalzo (46-32) grazie alle doppie doppie di Carlos Boozer (20 punti e 14 rimbalzi) e Luol Deng (20 punti e 10 rimbalzi), mentre Brooks ha continuato a dare fiducia a Reggie Jackson in regia e ai rookie Roberson e Adams anche nel finale, con Ibaka e Sefolosha a riposo.
Oklahoma City: Durant 22 (5/10 da due, 1/2 da tre, 9/9 tiri liberi), Lamb 22, Jackson 14. Rimbalzi: Adams 7. Assist: Jackson 6.
Chicago: Rose 26 (2/7 da due, 4/8 da tre, 10/10 tiri liberi), Boozer e Deng 20. Rimbalzi: Boozer 14. Assist: Rose 6.

New Orleans Pelicans-Miami Heat 95-108
Miami festeggia il ritorno in campo di Greg Oden infliggendo ai sorprendenti Pelicans la prima sconfitta della loro preseason: i Big Three degli Heat scaldano i motori in vista della stagione, col primo acuto di LeBron James e la seconda partita da 25 punti di Wade: dopo tre quarti ad inseguire, Miami apre il quarto periodo con un parziale di 21-2 che non dà scampo a Davis e compagni. Oden entra invece nel secondo quarto, quando mancano circa 5 minuti all'intervallo: riceve subito palla da Bosh e affonda una schiacciata, suo unico tiro dal campo accompagnato da un paio di rimbalzi in 3 minuti e 59 secondi sul parquet: l'ex Ohio State, che si fa sentire anche sporcando un paio di tiri, a Holiday e Davis, non giocava una partita ufficiale dal dicembre 2009, e solo pochi giorni fa aveva accusato dolore dopo una partitella cinque contro cinque. Ora la curiosità va ovviamente alla reazione che le ginocchia di Oden avranno dopo questo assaggio di Nba. New Orleans può prendere la prima sconfitta comunque col sorriso: Gordon e Davis sembrano quasi due certezze, con la prima scelta assoluta del draft 2012 bravo a caricare di falli gli avversari (8/11 dalla lunetta).
New Orleans: Gordon 19 (3/5 da due, 3/7 da tre, 4/4 tiri liberi), Davis 18, Morrow 16. Rimbalzi: Aminu 9. Assist: Holiday 6.
Miami: James 27 (7/12 da due, 3/5 da tre, 4/5 tiri liberi), Wade 25, Bosh 14. Rimbalzi: Bosh 9. Assist: Wade e Bosh 7.

Boston Celtics-Brooklyn Nets 101-97 / Gli highlights
Nella sera del mancato ritorno di Pierce e Garnett a Boston (i due hanno viaggiato con la squadra ma non sono andati in panchina: tutto rinviato al 26 gennaio), i Celtics chiudono la loro preseason battendo una Brooklyn orfana di tutto il quintetto base e scoprendo sempre più Vitor Faverani: il brasiliano, alla sua prima partenza in quintetto, è protagonista soprattutto nel 1° tempo, dove ha collezionato 11 punti e 4 delle sue sei stoppate: nella corsa allo spot di centro titolare, a Stevens piace decisamente la sua presenza in area, anche se deve convivere con problemi alla schiena che spesso lo costringono a stare sdraiato in panchina. Risposte positive anche da Avery Bradley e Brandon Bass, 16 punti a testa, mentre Jason Kidd si consola con il ritorno del rookie Tyshawn Taylor, top scorer dei Nets con 15 punti dopo i problemi alla caviglia, e col debutto di Jason Terry, 7 punti in 24'.
Boston: Bradley 16 (5/11 da due, 0/2 da tre, 6/8 tiri liberi), Bass 16, Faverani 15. Rimbalzi: Bass 9. Assist: Wallace 5.
Brooklyn: Taylor 15 (5/12 da due, 1/2 da tre, 2/2 tiri liberi), Blatche 14, Teletovic 12. Rimbalzi: Plumlee 9. Assist: Livingston 5.

Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 82-101
Bradley Beal si conferma la nota più lieta della preseason di Washington: con 21 punti la guardia da Florida guida i Wizards al successo in rimonta sui Cavaliers, avanti per tre quarti prima di subire un parzialone di 39-13 negli ultimi 15 minuti. Beal entra nella stagione col 45% da 3 su almeno 5 tentativi a sera e con significativi progressi in uno contro uno; se Washington tira col 53% dall'arco però è anche merito di Ariza (5/7 dall'arco) e del redivivo Al Harrington, 17 punti in 19 minuti. Cleveland, causa assenze, ha sperimentato il doppio regista con Jarrett Jack in quintetto accanto a Kyrie Irving, che con 19 punti ha stravinto il duello con uno spento John Wall (1/7 al tiro). Per Mike Brown buone news da Tristan Thompson, con la prima scelta del 2012 che a fine primo tempo era già in doppia doppia (12 punti e 10 rimbalzi), e da Jermaine Taylor, 7 punti tutti nel primo tempo, mentre il n°1 dell'ultimo draft, Anthony Bennett, si è segnalato più che altro per un flagrant su Vesely.
Cleveland: Irving 19 (3/7 da due, 4/7 da tre, 1/2 tiri liberi), Thompson 17, Clark 8. Rimbalzi: Thompson 14. Assist: Jack 5.
Washington: Beal 21 (6/11 da due, 3/5 da tre), Ariza 19, Harrington 17. Rimbalzi: Ariza 8. Assist: Ariza e Maynor 5.

Sacramento Kings-Golden State Warriors 91-90
Una tripla di John Salmons a 7” dalla sirena dà ai Kings il successo in rimonta nel derby californiano, con David Lee che vanifica le speranze di overtime sbagliando il secondo tiro libero sul fallo di McLemore con 1” da giocare. A guidare il recupero di Sacramento, dal -17 del terzo quarto, Isaiah Thomas e soprattutto Salmons, autore di 9 dei suoi 14 punti nel 21-9 Kings dell'ultimo quarto di gioco. Golden State, guidata dalle triple della coppia Curry-Thompson, 40 punti con 9/19 dall'arco, ha dovuto fare a meno per la quarta partita consecutiva di Harrison Barnes, ai box per un problema ad un piede: coach Jackson conta comunque di recuperarlo per la prima di stagione regolare, in casa contro i Lakers.
Sacramento: Thomas 21 (3/8 da due, 2/5 da tre, 9/10 tiri liberi), Salmons 14, Patterson e Cousins 11. Rimbalzi: Cousins 9. Assist: Salmons, Fredette, Vasquez e Thomas 3.
Golden State: Curry 24 (3/5 da due, 5/10 da tre, 3/4 tiri liberi), Thompson 16, Bogut 12. Rimbalzi: Bogut e O'Neal 7. Assist: Curry e Iguodala 6.

Stephen Curry, che difesa su Isaiah Thomas . Usa Today

Los Angeles Clippers-Utah Jazz 103-99
Darren Collison marchia a fuoco l'ultimo quarto, segnando quasi tutti i suoi 15 punti negli ultimi 12 minuti e dando ai Clippers la vittoria sui Jazz, la quinta della preseason per la squadra di Doc Rivers. Che più del risultato, nel 1° tempo tira un sospiro di sollievo dopo un brutto colpo alla testa preso da Chris Paul su uno sfondamento di Burks: CP3, reduce dai 40 punti contro Denver, rientrerà prontamente nel 2° quarto e alla fine andrà ancora in doppia doppia, con 14 punti e 10 assist. Per i Clippers anche 16 di Crawford e 15 di Blake Griffin, nei Jazz (vicini alla firma di Tinsley) in evidenza ci vanno i lunghi: su tutti Derrick Favors, 24 punti e 17 rimbalzi come apice di una preseason che promette bene, ma anche Kanter e soprattutto il rookie francese Rudy Gobert, 12 rimbalzi e 5 stoppate in appena 20'.
Los Angeles: Crawford 16 (6/15 da due, 0/1 da tre, 4/5 tiri liberi), Griffin e Collison 15, Paul e Redick 14. Rimbalzi: Jordan 7. Assist: Paul 10.
Utah: Favors 24 (10/17 da due, 4/6 tiri liberi), Hayward 19, Kanter 13. Rimbalzi: Favors 17. Assist: Hayward 6.

Philadelphia 76ers-Minnesota Timberwolves 102-125
Con JJ Barea a guidare una panchina che firma quasi il 70% della produzione offensiva, Minnesota batte Philadelphia nella penultima gara della propria preseason: un successo largo in una partita a punteggio alto, con i Twolves già a quota 64 con 9/16 da 3 all'intervallo. La gran serata dall'arco si chiuderà a 15/29, con Adelman che risparmia un po' i propri titolari, comunque protagonisti: Love con 19 punti in 15 minuti, Rubio con un frangente tutto sostanza: 5 assist, 5 recuperi e 5 rimbalzi nello stesso lasso di tempo. Per i 76ers, l'unico a salvarsi veramente è James Anderson, 23 punti con ottime percentuali, mentre il rookie Carter-Williams non brilla al tiro ma per l'impegno sì, con 9 rimbalzi e 5 recuperi.
Philadelphia: Anderson 23 (5/5 da due, 4/8 da tre, 1/1 tiri liberi), Carter-Williams 15, Turner e Young 11. Rimbalzi: Turner 10. Assist: Turner 5. Minnesota: Barea 22 (4/6 da due, 3/5 da tre, 5/8 tiri liberi), Love 19, Martin 13. Rimbalzi: Turiaf 12. Assist: Rubio e Price 5.

Toronto Raptors-Memphis Grizzlies 108-72
Sotto gli occhi del loro “ambasciatore”, il cantante hip hop Drake, i Raptors rullano i Grizzlies: Memphis ci mette molto del suo, tirando malissimo nel primo tempo (11/42 dal campo, 26%), e alla pausa Toronto l'ha già doppiata nel punteggio (54-27) e nella lotta sotto i tabelloni (33-16 a rimbalzo). Sottotono le prove di Conley, Gasol e Randolph, nei Grizzlies si vede giusto qualcosa dagli ex Raptors come Davis e Bayless, mentre Toronto si gode l'ottima coppia DeRozan-Gay conquistando il quinto successo consecutivo anche grazie all'apporto dalla panchina di Austin Daye, 14 punti in 16' con 3/3 da tre, ma deve fare i conti con alcuni infortuni. Valanciunas dopo un buon inizio è messo ko da un colpo al mento di Randolph (sanzionato col flagrant) che richiede dei punti di sutura, Lowry esce con una frattura all'anulare della mano sinistra. Toronto: DeRozan 21 (5/8 da due, 1/3 da tre, 8/9 tiri liberi), Gay 15, Daye 14. Rimbalzi: Valanciunas 9. Assist: Lowry 10.
Memphis: Davis 11 (5/10 da due, 1/3 tiri liberi), Leuer 11, Bayless 10. Rimbalzi: Davis 9. Assist: Gasol 6.

Dallas Mavericks-Atlanta Hawks 98-88
Basta il minimo sforzo a Dallas per battere una Atlanta decimata dalle assenze: con fuori Horford, Korver, Millsap, Teague e Williams, gli Hawks fanno il possibile ma cedono nell'ultimo quarto ai Mavericks, guidati dagli sprazzi della nuova coppia formata da Nowitzki (17 ma tirando male dall'arco dei tre punti) e Monta Ellis, con l'apporto fondamentale dello spagnolo Calderon nell'allungo del 4° periodo. Nell'emergenza Atlanta scopre la prima scelta Schroder: per il play tedesco 21 punti e 4 assist, ma anche 7 palle perse su cui dovrà lavorare. Carlisle invece può sorridere per l'impatto dell'israeliano ex Treviso Gal Mekel, 6 punti e 7 assist.
Dallas: Nowitzki 17 (6/11 da due, 1/6 da tre, 2/2 tiri liberi), Ellis 15, Carter e Marion 12. Rimbalzi: Dalembert 11. Assist: Mekel 7.
Atlanta: Schroder 21 (7/10 da due, 1/2 da tre, 4/6 tiri liberi), Scott 19, Cunningham 14. Rimbalzi: Antic 8. Assist: Schroder 4.

Denver Nuggets-Phoenix Suns 79-98
La strana coppia Bledsoe-Green spinge Phoenix al successo su Denver con un ultimo quarto incredibile, da 38-14: così i Suns spengono la resistenza dei Nuggets ancora rimaneggiati (out Faried, Chandler e Arthur, oltre a Gallinari) e piuttosto spenti, che non trovano granché se non qualcosa da Anthony Randolph, 15 punti per l'eterna promessa. Un ko su cui Brian Shaw non fa drammi ma nemmeno cerca scuse. “Non ce ne sono: stasera non avevamo energie. Accetto la sconfitta se lasciamo sul campo tutto ciò che abbiamo: questo non può essere il nostro modo di giocare” ha detto il coach dei Nuggets. Bledsoe riavvicina il suo high della preseason fatto segnare col Maccabi Haifa (22) grazie agli 8 punti che nel 4° periodo danno l'inerzia giusta ai Suns, cavalcata anche dall'ottimo Green, il quale segna 12 dei suoi 19 punti nel frangente in cui Phoenix scappa, vincendo anche il duello a rimbalzo grazie a Gortat, Markieff Morris e Miles Plumlee, tutti in doppia cifra.
Denver: Randolph 15 (5/13 da due, 5/8 tiri liberi), McGee 13, Foye 10. Rimbalzi: Hickson 7. Assist: Lawson 8.
Phoenix: Bledsoe 21 (7/12 da due, 1/4 da tre, 4/7 tiri liberi), Green 19, Morris 12. Rimbalzi: Gortat 13. Assist: Dragic 8.