Quello di questa stagione ¨¨ ai titoli di coda, ma nell’immediato futuro si prospettano altri incredibili colpi. Dal prossimo 1¡ã luglio ci saranno tante stelle padrone del proprio destino
Il mercato Nba ¨¨ ormai ai titoli di coda. I sogni stanno per andare esauriti. Come se un dispettoso genio della lampada avesse finito i desideri da esaudire. Sono rimasti utopie. Oppure diventati realt¨¤. Che ha i suoi effetti collaterali quando t’accorgi che s¨¬, arriva LeBron, per¨° pure Stephenson, Beasley e McGee di contorno…Ma c’¨¨ sempre un nuovo sogno da inseguire. Basta avere pazienza e aspettare 12 mesi. L’estate del 2019 promette fuochi d’artificio. Se questa ¨¨ stata quella di James, la prossima potrebbe essere quella di Durant. O Leonard. O Durant, Leonard e Irving, addirittura….
Kevin Durant
PLAYER OPTION —
Dal 1 luglio prossimo ci saranno tante stelle padrone del proprio destino. In mano l’opzione per rinnovare il contratto per un’altra stagione, ma anche la possibilit¨¤ di cambiare aria. In cima alla lista c’¨¨ Kevin Durant, Mvp delle ultime due Finals. Questi rinnovi “alla LeBron a Cleveland”, anno dopo anno, sono sospetti. Un eventuale terzo titolo in tre anni potrebbe saziarne la fame di successi. E la sfida successiva potrebbe essere mettersi un anello al dito senza essere circondato da marziani. Insomma, rispondere all’ultima critica rimasta, il “ti piace vincere facile..”. Poi c’¨¨ Kawhi Leonard. Che a Toronto c’¨¨ finito per forza, non per amore. Popovich l’ha spedito il pi¨´ lontano possibile da Los Angeles, sua meta preferita. Se anche i Raptors conquistassero le Finals – e Boston e Philly avranno pi¨´ di qualcosa da dire al riguardo – la sua permanenza in Canada pare quantomeno improbabile, tra 12 mesi. I Lakers avranno spazio salariale per un altro big. Il precedente George fa scuola, ma OKC ¨¨ America, e Lowry non somiglia neanche a Westbrook. A chiudere un immaginario podio di fenomeni c’¨¨ Kyrie Irving. Boston ¨¨ il futuro, probabilmente prossimo, a Est. Per¨° quell’assenza al Garden in gara 7 contro Cleveland ai playoff ha fatto scalpore, e voci di un innamoramento per New York circolano da tempo. Boston s’¨¨ fatta l’assicurazione sugli imprevisti col contrattone di Smart. E c’¨¨ sempre Rozier. Del resto capire come ragiona uno che pensa che la Terra sia piatta, fuggito da LeBron, mica ¨¨ semplice…Durant, Leonard e Irving. Non solo. I Celtics avranno un secondo campione con la player option: Al Horford. Leader di spogliatoio, intelligente, sa far bene tutto. Ma che ha un contratto da 30 milioni. Accetter¨¤ un rinnovo scontato o si guarder¨¤ attorno? Poi c’¨¨ Jimmy Butler. Che a Minny resterebbe, da capobranco. Ma che vuole in panchina Coach Thibodeau. Che a Minneapolis non sopporta pi¨´ nessuno. E allora la faccenda si complica, specie se Towns e Wiggins non riescono a “salire” al suo livello. Player option pure per Goran Dragic a Miami, Marc Gasol a Memphis, e Kevin Love a Cleveland. Prego accomodarsi: diventassero disponibili, c’¨¨ la fila per prenderli. Magari gi¨¤ da febbraio se sembrer¨¤ chiaro che non vogliano rimanere, a fine stagione. Qualcuno salvi il soldato Kevin, tenuto, chiss¨¤ poi perch¨¦, in ostaggio dalla ditta Altman/Lue…
Kristaps Porzingis
RESTRICTED FREE AGENTS —
Due nomi. Giganteschi nelle proporzioni reali e figurate. Porzingis e Towns. Il lettone ha l’incognita personale del recupero dall’infortunio. E quella di squadra dei Knicks, ritornello che si ripete ogni estate. Towns ha una considerazione in spogliatoio e di Thibodeau minore rispetto a quella di cui gode nel resto della lega. Perch¨¦ il potenziale ¨¨ clamoroso, ma l’immaturit¨¤ la percepisci nella quotidianit¨¤. E la difesa da torero partita dopo partita lascia cicatrici. Se Minny non funziona, probabile partano Butler/Thibs. Per il trio Buckets/Kat/Wigs ultima chiamata: o fanno il salto di qualit¨¤ o il giocattolo va smontato.
UNRESTRICTED FREE AGENTS —
Un poker d’assi. Klay Thompson, anzitutto. Parla poco, vince tanto. Killing me softly come colonna sonora. Altrove sarebbe perlomeno secondo violino. Poi DeMarcus Cousins, per restare nella Baia. La parentesi ai Warriors, perlomeno a cifre da minimo sindacale Nba, questo sar¨¤. Una parentesi. Poi, o rompono il salvadanaio, o lui riscuote altrove. Specie se dimostra d’aver aggiustato il tendine, e magari la testa…Infine, DeAndre Jordan e Kemba Walker. Dallas cresce, baster¨¤ al lungo texano? La point guard da Charlotte se non si chiama Giobbe di secondo nome, potrebbe essersi stufato di sprecare gli anni migliori. Tana libera tutti….
Riccardo Pratesi
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