Nba, Andrea Bargnani: "Sento i fischi dei tifosi di Toronto ma penso a giocare"

Andrea Bargnani, 27 anni, viaggia a 13,5 punti di media quest'anno. Reuters

In cerca del Mago perduto. Andrea Bargnani, il più fischiato dai tifosi di Toronto, prova a rimettersi in carreggiata dopo la fine del mercato che non l'ha portato in una nuova squadra, come forse aveva bisogno. Viaggia a 6 punti e 1,7 rimbalzi di media nelle 7 gare dopo l'infortunio al gomito che l'ha tenuto fuori per quasi due mesi ed è reduce da due "Zero" consecutivi e tanti, troppi fischi da parte dei suoi stessi fans. Ma, nonostante l'invito del g.m. Bryan Colangelo ad essere "uomo, stringersi le scarpe e giocare", Bargnani ha dalla sua la solidarietà di compagni e coach.

condizione e fischi — Il Mago ha raccontato alla stampa di Toronto di essere ancora fuori condizione, visto che per gran parte della sua riabilitazione non ha potuto tirare o sollevare pesi. "Penso che non riuscirò mai più a tirare come facevo prima" ha scherzato Andrea. Nel frattempo attorno a lui si sono scatenate le voci sul suo addio ai Raptors: "E' difficile dire se mi hanno influenzato o no - ha spiegato il 27enne azzurro, a Toronto dal 2006 -. Ovviamente sapevo cosa stava succedendo, quindi le voci le sentivo". Se di mercato si tornerà a parlare in estate (il Mago e i Raptors per ora non vogliono pensarci), Bargnani ha un obiettivo a brevissimo termine: riconquistare la fiducia dei suoi stessi tifosi, che lo fischiano e hanno invocato per mesi la sua cessione: "Non posso certo dire di non averli sentiti quei fischi, visto che arrivano da 19mila persone. Non ne sono certo felice, ma non voglio dire altro. Io devo solo giocare, e non preoccuparmi di quello che dicono i tifosi".

il coach lo sostiene — "Andrea sa che i giocatori sono dalla sua parte - è la sponda di coach Dwane Casey, che utilizzerà Bargnani come sesto uomo per il resto della stagione -. Abbiamo tutti parlato a suo favore, ma l'unico che può fare qualcosa per quei fischi è Andrea stesso. Può controllare la folla col suo gioco, il suo approccio, il suo linguaggio del corpo, il modo in cui affronta le cose e la sua aggressività. So per certo che i tifosi di Toronto amano l'impegno, il gioco duro e fisico, la passione: Andrea è capace di giocare in quel modo".