L’influenzato James con una tripla doppia guida i Lakers al successo su New Orleans. San Antonio travolge Minnesota con 17 punti dell’azzurro
Anthony Davis, 25 anni, e LeBron James, 33. Afp
Los Angeles Lakers-New Orleans Pelicans 112-104
LeBron James con l’influenza ¨¨ comunque meglio del 99% dei colleghi. Dopo aver saltato l’allenamento del mattino per rimanere a letto a recuperare, King James si presenta regolarmente allo Staples Center e stende New Orleans con una tripla doppia da 22 punti, 12 rimbalzi e 14 assist, guidando i Lakers (19-13) alla vittoria che mancava da due partite. Anche Anthony Davis, l’osservato speciale dei tifosi gialloviola dopo che LeBron nei giorni scorsi aveva detto che “sarebbe fantastico giocare con lui”, ¨¨ in campo debilitato: chiude con 30 punti e 20 rimbalzi, dimostrando che anche lui resta un fenomeno anche quando ¨¨ malato. I Lakers hanno meritato di vincere, perch¨¦ attorno a LeBron c’¨¨ un sottobosco di giocatori che fa progressi ad ogni partita. Contro i Pelicans Luke Walton ha scoperto che Ivica Zubac ¨¨ un centro affidabile: alla prima da titolare (JaVale McGee ¨¨ influenzato), il croato gioca la sua miglior gara e chiude con 16 punti e 11 rimbalzi. L’intero quintetto dei Lakers chiude in doppia cifra, compreso Brandon Ingram (18 punti), al ritorno dopo 11 gare di assenza. Bene anche Rajon Rondo (8 punti e 9 assist), che mancava da 17 partite. I Pelicans, alla terza sconfitta consecutiva, confermano di aver bisogno che Davis sia sempre pi¨´ che perfetto per avere una chance di vincere. L’ex Julius Randle (21 punti), omaggiato con un video tributo) e Jrue Holiday (18 con 10 assist) sono gli unici a dare costantemente una mano a AD), ma come troppo spesso capita a New Orleans mancano supporting cast e difesa per essere veramente da corsa. Un problema che non fa che aumentare i rumors attorno a Davis, destinato, nonostante tutta l’Nba lo corteggi (Giannis Antetokounmpo mercoled¨¬ ¨¨ stato l’ultimo ad invitarlo ad unirsi a lui), a rimanere ai Pelicans almeno fino all’estate.
LeBron James con l’influenza ¨¨ comunque meglio del 99% dei colleghi. Dopo aver saltato l’allenamento del mattino per rimanere a letto a recuperare, King James si presenta regolarmente allo Staples Center e stende New Orleans con una tripla doppia da 22 punti, 12 rimbalzi e 14 assist, guidando i Lakers (19-13) alla vittoria che mancava da due partite. Anche Anthony Davis, l’osservato speciale dei tifosi gialloviola dopo che LeBron nei giorni scorsi aveva detto che “sarebbe fantastico giocare con lui”, ¨¨ in campo debilitato: chiude con 30 punti e 20 rimbalzi, dimostrando che anche lui resta un fenomeno anche quando ¨¨ malato. I Lakers hanno meritato di vincere, perch¨¦ attorno a LeBron c’¨¨ un sottobosco di giocatori che fa progressi ad ogni partita. Contro i Pelicans Luke Walton ha scoperto che Ivica Zubac ¨¨ un centro affidabile: alla prima da titolare (JaVale McGee ¨¨ influenzato), il croato gioca la sua miglior gara e chiude con 16 punti e 11 rimbalzi. L’intero quintetto dei Lakers chiude in doppia cifra, compreso Brandon Ingram (18 punti), al ritorno dopo 11 gare di assenza. Bene anche Rajon Rondo (8 punti e 9 assist), che mancava da 17 partite. I Pelicans, alla terza sconfitta consecutiva, confermano di aver bisogno che Davis sia sempre pi¨´ che perfetto per avere una chance di vincere. L’ex Julius Randle (21 punti), omaggiato con un video tributo) e Jrue Holiday (18 con 10 assist) sono gli unici a dare costantemente una mano a AD), ma come troppo spesso capita a New Orleans mancano supporting cast e difesa per essere veramente da corsa. Un problema che non fa che aumentare i rumors attorno a Davis, destinato, nonostante tutta l’Nba lo corteggi (Giannis Antetokounmpo mercoled¨¬ ¨¨ stato l’ultimo ad invitarlo ad unirsi a lui), a rimanere ai Pelicans almeno fino all’estate.
la partita —
Gara dominata dai punti in area (68-60 Pelicans alla fine) e in grande equilibrio per tutto il primo tempo, chiuso dai Lakers avanti 69-65 con Davis e Randle fondamentali per New Orleans per rintuzzare il primo tentativo di fuga gialloviola (63-52 a 3’05” dal riposo). I Lakers ci riprovano allungando con LeBron a 89-76 a 5’14” dalla terza sirena: New Orleans ricuce solo ad inizio quarto periodo, quando Randle firma il 99-96 con 8’25” sul cronometro, ma i Lakers ripartono forte con l’ottimo Kuzma (23 punti) e Ball e, guidati da LeBron (76? tripla doppia in carriera) trovano la fuga buona. Quando James, a 2’25” dalla fine, infila il 111-104, i Pelicans, complice la stanchezza che rallenta Davis, alzano bandiera bianca.
LA Lakers: Kuzma 23 (5/7 da due, 4/8 da tre, 4/5 tiri liberi), James 22, Ingram 18. Rimbalzi: James 12. Assist: James 14.
New Orleans: Davis 30 (11/19, 1/4, 5/8 tl), Randle 21, Holiday 18. Rimbalzi: Davis 20. Assist: Holiday 10.
LA Lakers: Kuzma 23 (5/7 da due, 4/8 da tre, 4/5 tiri liberi), James 22, Ingram 18. Rimbalzi: James 12. Assist: James 14.
New Orleans: Davis 30 (11/19, 1/4, 5/8 tl), Randle 21, Holiday 18. Rimbalzi: Davis 20. Assist: Holiday 10.
Marco Belinelli ha firmato 17 punti con 5 triple. Ap
San Antonio Spurs-Minnesota Timberwolves 124-98
San Antonio continua a risalire, Minnesota continua a sprofondare. La sfida dell’AT&T Center racconta in maniera esauriente l’andamento contrapposto di franchigia. Gli Spurs dominano dall’inizio alla fine vincendo la settima delle ultime 8 partite giocate. I numeri sono da feste alla Villita, il quartiere ispanico: 19 triple a segno, le ultime 5 cinque vittorie con almeno 25 punti di margine, seconda squadra della storia Nba a riuscirci, dopo Milwaukee nel 1971-72. Gli Spurs (18-15) sono ora 13-5 in casa. Belinelli incanta: 17 punti, con 5 triple a segno, suo massimo stagionale dalla lunga distanza. Per Minny (14-18, secondo peggior record a Ovest) solo cattive notizie. La trade con Philly per Butler ha ricacciato la franchigia agli inferi post playoff conquistati dopo 13 stagioni di digiuno nell’unico anno al Nord di Jimmy Buckets. Towns e Wiggins hanno tirato rispettivamente 4/15 e 3/11, i rispettivi contratti ne raccontano il potenziale, non la (triste) realt¨¤. Rose ¨¨ incappato nella peggior serata stagionale, non giocando il secondo tempo a gara compromessa per un dolore alla caviglia sinistra. I Lupi sono 2-13 in trasferta in stagione. Non ¨¨ tanto il 39.8% al tiro contro i neroargento a preoccupare, quanto la mancanza di personalit¨¤, la stessa palesata 12 mesi fa durante l’infortunio di Butler. Con allenatori e dirigenza invertiti verosimilmente record sarebbero capovolti. La dimostrazione che il talento va saputo valorizzare e la cultura vincente di franchigia fa la differenza. Come la testa dei giocatori.
San Antonio continua a risalire, Minnesota continua a sprofondare. La sfida dell’AT&T Center racconta in maniera esauriente l’andamento contrapposto di franchigia. Gli Spurs dominano dall’inizio alla fine vincendo la settima delle ultime 8 partite giocate. I numeri sono da feste alla Villita, il quartiere ispanico: 19 triple a segno, le ultime 5 cinque vittorie con almeno 25 punti di margine, seconda squadra della storia Nba a riuscirci, dopo Milwaukee nel 1971-72. Gli Spurs (18-15) sono ora 13-5 in casa. Belinelli incanta: 17 punti, con 5 triple a segno, suo massimo stagionale dalla lunga distanza. Per Minny (14-18, secondo peggior record a Ovest) solo cattive notizie. La trade con Philly per Butler ha ricacciato la franchigia agli inferi post playoff conquistati dopo 13 stagioni di digiuno nell’unico anno al Nord di Jimmy Buckets. Towns e Wiggins hanno tirato rispettivamente 4/15 e 3/11, i rispettivi contratti ne raccontano il potenziale, non la (triste) realt¨¤. Rose ¨¨ incappato nella peggior serata stagionale, non giocando il secondo tempo a gara compromessa per un dolore alla caviglia sinistra. I Lupi sono 2-13 in trasferta in stagione. Non ¨¨ tanto il 39.8% al tiro contro i neroargento a preoccupare, quanto la mancanza di personalit¨¤, la stessa palesata 12 mesi fa durante l’infortunio di Butler. Con allenatori e dirigenza invertiti verosimilmente record sarebbero capovolti. La dimostrazione che il talento va saputo valorizzare e la cultura vincente di franchigia fa la differenza. Come la testa dei giocatori.
la partita —
Teague (piede sinistro) fuori causa per la terza gara di fila, Rose in quintetto per la nona volta in stagione. Wolves avanti per 22” in tutta la gara, dopo il canestro di Gibson dell’11-10. Poi Gay piazza la schiacciata del 14-10 Spurs al primo time out. Da quel momento sar¨¤ monologo texano. Belinelli entra con 4’ d giocare nel 1¡ã quarto. 29-21 San Antonio dopo 12’, con Dieng che ne combina di tutti i colori sui due lati del campo: il suo contratto faraonico l’ennesimo peccato mortale commesso da Thibodeau in versione dirigente. Covington commette il 3¡ã fallo, uno pi¨´ ingenuo dell’altro, al primo gioco difensivo del 2¡ã quarto, +12 Spurs sulla tripla di Belinelli, a segno coi primi cinque tentativi dal campo. Il suo quarto bersaglio da 3 punti vale il 47-26 con 7’ da giocare nel 2¡ã quarto. Gara sostanzialmente finita. E Lupi nel panico: Wiggins che recapita una rimessa post time out nelle mani avversarie la fotografia pi¨´ nitida. All’intervallo ¨¨ 62-44. La ripresa permette agli Spurs di portare 7 giocatori in doppia cifra di punti: Forbes, Belinelli, Bertans, Gay, DeRozan, Aldridge, risparmiando i titolari per il derby con Houston. E incassando nel frattempo il 27¡ã successo interno su Minny nelle ultime 28 sfide casalinghe.
San Antonio: BELINELLI 17 (1/2 da due, 5/9 da tre), 6 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero e 2 perse in 17’. Forbes 22 (4/7, 3/5, 5/5 tl), Bertans 15, Gay 14. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: DeRozan 8.
Minnesota: Wiggins 15 (3/8, 0/3, 9/10 tl), Towns13, Covington 13. Rimbalzi: Covington 7, Gibson 7. Assist: Wiggins 6, Towns 6.
San Antonio: BELINELLI 17 (1/2 da due, 5/9 da tre), 6 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero e 2 perse in 17’. Forbes 22 (4/7, 3/5, 5/5 tl), Bertans 15, Gay 14. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: DeRozan 8.
Minnesota: Wiggins 15 (3/8, 0/3, 9/10 tl), Towns13, Covington 13. Rimbalzi: Covington 7, Gibson 7. Assist: Wiggins 6, Towns 6.
Chinellato-Pratesi
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