Il 36enne non ha ancora deciso se continuare o meno la carriera. Comunque vada, resta il simbolo pi¨´ importante della storia di Miami. A cominciare dal titolo 2006 vinto da mvp delle Finals e proseguendo poi con gli anelli con James e Bosh
Dwyane Wade, 36 anni, a Miami dal 2003. Afp
“Se giocher¨° ancora sar¨¤ solo con la maglia degli Heat”. Basterebbero queste poche parole d’amore per scrivere definitivamente il nome di Dwyane Wade nelle colonne delle leggende di Miami. Il simbolo della franchigia di South Beach sta vivendo l’estate pi¨´ amletica della sua carriera: continuare o non continuare, questo ¨¨ il problema. In mezzo a tanta indecisione, per¨°, una certezza corre in soccorso di D-Wade: se ci sar¨¤ ancora spazio per la palla a spicchi nella sua vita sar¨¤ “Heat only”. Esattamente come per l’intera sua esistenza cestistica, eccezione fatta per le parentesi d’esilio a Chicago e Cleveland, presto archiviate per fare spazio al suo ritorno a casa a Miami durante la scorsa stagione. Un figliol prodigo, che ha regalato agli Heat il primo titolo nella storia della franchigia nel 2006 e il “fratello” LeBron James, creando una corazzata dominante come non si era mai visto prima in Florida. Il tutto senza mai perdere il suo ruolo da faro e da leader. Per questo, al di l¨¤ della decisione che prender¨¤ per il 2018-19 ormai alle porte, il nome di Wade si accompagner¨¤ sempre a quello dei Miami Heat.
l’inizio —
E’ il 2003, al Madison Square Garden di New York va in scena uno dei Draft pi¨´ importanti di sempre. Tra la prima e la quinta scelta c’¨¨ tantissimo talento: la prima chiamata va a LeBron James, la terza, dei Nuggets, a Carmelo Anthony. Miami ¨¨ la quinta squadra e chiama Wade. La storia degli Heat cambia per sempre. Dopo aver guidato Marquette University alle Final Four Ncaa, il giovane Flash si dimostra prontissimo all’impatto con la realt¨¤ dei pro’: il suo primo anno si chiude con 16.2 punti, 4.5 assist e 4 rimbalzi di media in regular season, che gli valgono la nomina nel quintetto All-Rookie assieme a LBJ. Antipasto a dei playoff in cui i numeri crescono: 18 punti e 5.6 assist nelle 13 gare giocate, coi suoi Heat eliminati in semifinale di Conference dai Pacers.
momento top —
C’¨¨ un momento emblematico nella carriera di Wade, quello che l’ha definitivamente consacrato come la pi¨´ grande leggenda di casa Heat. ? il 2006, Miami ¨¨ impegnata a giocare gara-3 delle Finals contro Dallas, dopo aver perso le prime 2 partite della serie. Nel 4¡ã quarto, coi suoi ad un passo dal 3-0, D-Wade sale sul trono: 15 dei suoi 42 punti arrivano negli ultimi 12’ per dare la svolta al match e all’intera serie, che culminer¨¤ col primo titolo della storia della franchigia di South Beach e con Dwyane che alzer¨¤ il trofeo di mvp. Di anelli ne metter¨¤ altri 2, nel 2012 e 2013, nel super team assieme all’amico LeBron James. Ma, nella sua storia personale, rimarr¨¤ la cavalcata del 2006 come sigillo a una carriera da Hall of Fame.
Dwyane Wade durante le Finals 2006 contro Dallas. Afp
l’addio —
Ancora tutto in sospeso. Perch¨¦ Wade non ha deciso se salire ancora sul parquet oppure ritirarsi, dopo 15 stagioni di onorato servizio nella Association. In questo momento una sola cosa ¨¨ certa: dovesse scegliere di mettersi in canottiera e pantaloncini per l’ennesimo anno, saranno quelli degli Heat. Un matrimonio tornato idilliaco, dopo il doloroso arrivederci (destinazione Chicago e Cleveland), nel 2016, a causa di uno strappo nel suo rapporto col presidente Pat Riley.
numeri —
Wade ¨¨ il simbolo di Miami. E’ anche la matematica a dirlo: primo nella franchigia per gare giocate (876), punti (20.473), assist (5.003) e palle rubate (1433). Nessuno, pi¨´ di lui, merita di vedere sventolare la canotta numero 3 dal soffitto della American Airlines Arena, immortale tra gli immortali della franchigia di South Beach.
trionfi —
Campione Nba nel 2006 (da mvp delle Finals), nel 2012 e 2013, da assoluto protagonista. Ma le soddisfazioni sono tante anche a livello individuale: 12 volte All-Star, miglior realizzatore nel 2008-09, 8 volte All-Nba e 3 volte eletto nel quintetto dei migliori difensori. In casa Wade non ci si ¨¨ fatti mancare proprio nulla…
Andrea Grazioli
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