"Dallas aveva preso Kobe
Poi scelse di restare a L.A."

Se c'è una cosa di cui si può essere sicuri ascoltando Mark Cuban è che non ci si annoia mai. Gli ascoltatori a Dallas del programma radio Ben Skin Show hanno imparato tre cose: 1) Kobe Bryant era vicino ai Mavs nel 2007; 2) forse è un bene che Deron Williams non faccia parte della rosa dei Mavs per il 2013; e 3) sì, ce l'ha ancora con Jason Kidd.

Un abbraccio tra Kobe Bryant e Mark Cuban: nel 2007 Kobe è stato ad un passo dai Mavs. Reuters

kobe a dallas — Sia John Machota, giornalista del Dallas Morning News, che Jeff Caplan, corrispondente di EspnDallas.com, ci forniscono tutti i dettagli: "Nell'estate del 2007, quando ero a Dancing with the Stars (versione americana di Ballando con le Stelle, n.d.t.), ho parlato con il procuratore di Bryant perché Kobe voleva andarsene - spiega Cuban -. Davvero, tra un allenamento e l'altro pensavo che fossimo arrivati a Kobe Bryant. Ho addirittura parlato con il loro proprietario e sembrava che la trattativa fosse ben avviata, ma poi Mitch Kupchak (g.m. dei Lakers, n.d.r.) ha convinto Kobe a cambiare idea e rimanere". E chiaramente, le cose sono andate bene per entrambe le parti, con Kobe rimasto a L.A. a vincere due anelli consecutivi con i Lakers nel 2009 e 2010, seguito da Dirk Nowitzki che ha portato Dallas al primo titolo della sua storia nel 2011.

deron rinnegato — Cuban ha poi avuto l'opportunità di minimizzare la sua incapacità di convincere l'eroe di casa Williams a tornare dalle sue parti: "Non voglio prendermela con Deron Williams, perché è davvero un grande giocatore e non è dipeso solo da lui. Ci abbiamo pensato a prenderlo, e ovviamente poi abbiamo deciso di provarci, ma la discussione era: Ok, una volta aggiunti 17,1 milioni in stipendi a quello che già spendiamo per Dirk (Nowitzki) e Trix (Shawn Marion), poi cosa ci resta? La squadra e quella, e non solo per quest'anno ma anche per il prossimo, con l'aggiunta della mini midlevel da 3,3 milioni. Era davvero un problema perché noi vogliamo vincere, e tutti parlano di quanto tempo resti a Dirk. Bene, se avessimo preso Deron non sarebbe solo stato difficile aggiungere giocatori, ma anche scambiarli. E questa è la stessa cosa che ha visto anche Deron e ha detto: Ok, ma adesso cosa facciamo?".

kidd il traditore — Possiamo capire i motivi per cui Cuban si senta tradito dall'improvvisa partenza di Kidd verso i Knicks. La guardia aveva concordato un triennale con Dallas per poi tirarsi indietro e portare il suo talento a New York. Cuban fuma ancora di rabbia per la gestione della situazione da parte di Kidd e ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di ritirare la maglia numero 2 che gli apparteneva. "Ero più che infastidito: pensavo sarebbe rimasto, ero davvero incavolato - dice Cuban -. Kidd è un adulto e può fare quello che vuole, ma non si cambia idea così all'improvviso, è da… Va beh, prima o poi mi passerà, ma adesso non ho alcuna intenzione di ritirare la maglia di Jason. Ci sono rimasto male perché pensavo che avessimo sviluppato un certo tipo di rapporto e credevo che si fosse impegnato seriamente con la squadra. Perlomeno così sembrava. Voglio dire, Jason Kidd si è attivato andando a parlare più volte con Deron Williams per tutto il tempo della trattativa. Penso che il suo addio sia stata la cosa più scioccante e sorprendente".

roster rivoluzionato — Ma una passeggiata tra i ricordi e i salti mortali per rientrare nel salary cap non possono nascondere una verità ineluttabile: i Mavs si avvicinano al training camp 2012-13 con un roster che sembra tenuto insieme col nastro adesivo e la gomma da masticare. Decidere di non pagare troppo per tenere Tyson Chandler e J.J. Barea prima della stagione 2011-12 è stata una mossa coraggiosa e discutibile, che ha rapidamente rotto il gruppo arrivato al titolo prima ancora che i suoi membri potessero ricevere i loro anelli. Ci si aspettava però che la ricompensa sarebbe arrivata quest'anno sotto forma di spazio di manovra nel salary cap che avrebbe permesso di prendere uno dei pesci grossi del mercato (se non entrambi): Dwight Howard e Deron Williams. Invece, i fedeli tifosi dei Mavs dovranno accontentarsi delle partenze di Jason Terry, Brendan Haywood e Ian Mahinmi e degli arrivi di Elton Brand, O.J. Mayo, Chris Kaman e Darren Collison, oltre alla speranza da riporre nell'estate 2013. I nuovi arrivati sono tutti veterani di buon livello e rimpiazzi decenti, ma sono ben lontani da essere materiale per vincere un titolo. Si tratta di tappabuchi in vista della prossima estate, quando, come dice Cuban, i Mavs ritorneranno alla carica per gli allora free agent Howard, Andrew Bynum o Chris Paul. Fino a che punto si può rimandare questa situazione? L'orologio biologico della carriera del 34enne Nowitzki continua a scorrere inesorabile, e invece di pensare ai se, ai ma e ai forse, sarebbe meglio avere un piano per il presente. A proposito, Cuban dice di essere sicuro che Dirk non chiederebbe mai di essere ceduto a una squadra in corsa per il titolo per chiudere la carriera in bellezza. Ma se si vuole esserne del tutto certi, uno dei modi è costruire un'altra squadra del genere a Dallas subito. E questo sì che sarebbe un discorso che varrebbe la pena di ascoltare alla radio.