Quando l’Nba ha chiamato, chiedendogli se voleva prestare la voce a “That’s game” nella versione italiana per la campagna per i Playoff che cominciano oggi alle 20 italiane con gara-1 tra Milwaukee e Miami, Fedez non ha avuto dubbi. “L’Nba ¨¨ l’unico sport che seguo, mi fa piacere aiutare ad accendere i riflettori, spero di essere utile alla causa - racconta -. E appassionarsi al basket ¨¨ una bella cosa, perch¨¦ i personaggi che costellano questo tipo di sport danno molta ispirazione, al di l¨¤ dello sport in s¨¦ ”.
L'intervista
Fedez: “Jason Williams, la maglia di Doncic, Belinelli e... vi racconto la mia Nba”
Il rapper voce italiana della campagna per i playoff: “Appassionarsi al basket ¨¨ una bella cosa, perch¨¦ i personaggi che costellano questo tipo di sport danno molta ispirazione”
Quando si ¨¨ innamorato del basket?
“Giocavo a 15 anni, in una piccola squadra a Milano e poi a Binasco, dove con la mia famiglia mi ero trasferito. Ma sono nato e cresciuto nei campetti outdoor di Milano, al Lido di Piazzale Lotto e a Parco Sempione”.
Vedeva un futuro nel basket?
“Onestamente no. Per¨° gioco ancora, appena posso”.
Una delle partite che far¨¤ ¨¨ con Marco Belinelli.
“Ci siamo promessi una sfida da tempo. Speriamo di farlo”.
Pensa di batterlo?
“No, e non ¨¨ nemmeno nelle mie velleit¨¤. Per¨° ¨¨ bello imparare da chi conosce l’arte cestistica meglio di te. Ho gi¨¤ avuto l’onore di giocare con Gigi Datome, anche se quel giorno mi sono rotto un legamento”.
Come nasce l’amicizia con Belinelli?
“Ci siamo conosciuti quando lui era ancora a San Antonio, durante il lockdown. Marco mi ha sempre appassionato, soprattutto la sua vita nei primi anni Nba. Mi colp¨¬ molto quell’intervista dopo la vittoria dell’anello, in cui si sfog¨° in modo che lasciava intendere che ne aveva passate tante”.
Ha una maglia di Luka Doncic nella sua collezione.
“Ne ho due in realt¨¤, autografate entrambe. Una ¨¨ per mia moglie ma l’ho presa io. La scorsa estate ho notato che la sua fidanzata seguiva sia me che mia moglie su Instagram. Ho fatto una story chiedendo suggerimenti per un modo carino per chiedere una maglia autografata. Credo che lei capisca bene l’italiano per¨°, perch¨¦ me ne ha fatte arrivare due”.
? Doncic il suo preferito?
“Ne ho tantissimi. Lui di sicuro incarna un giocatore che potrebbe diventare il simbolo di un’era. Ma il mio giocatore preferito ¨¨ Jason Williams, che appartiene pi¨´ al mondo del basket da campetto”.
Squadra preferita?
“Non ne ho una specifica, vado a sentimento ogni volta. Quest’anno mi piacciono molto i Nets, che sono un po’ gli Avengers della Nba”.
Tifa per loro per il titolo?
“Dico loro, s¨¬, anche se mi aspettavo chiudessero primi a Est. La vedo dura che i Lakers rimontino. Seguir¨° anche Atlanta per Danilo Gallinari e Golden State per Nico Mannion”.
A chi darebbe l’mvp?
“Il mio preferito in assoluto quest’anno ¨¨ Kyrie Irving. Ma mi sono piaciuti molto anche Luka Doncic, Damian Lillard e Giannis Antetokounmpo”.
La sua esperienza Nba?
“Sono andato pi¨´ volte a vedere una gara dal vivo, ma preferisco il divano. Sar¨¤ una cosa tutta mia, ma vedere una partita all’arena ti distrae molto per la loro capacit¨¤ di fare intrattenimento. Per¨° ¨¨ bello, perch¨¦ puoi andarci coi bambini e anche una come mia moglie, a cui non importa nulla del basket, viene volentieri. Ma alle Finals andrei di corsa”.
Una partita che ricorda di aver visto?
“L’All Star Game di Los Angeles 2018. Io e mia moglie eravamo in una suite. Con tutte le cose da mangiare e il resto non ci ho capito niente. Ricordo per¨° l’inno nazionale, cantato da Fergie dei Black Eyed Peas: rimase storico perch¨¦ fu oggetto di molti meme. Lo ¨¨ tutt’ora”.
Pro o contro l’All Star Game?
“Non sapevo fosse una cosa per cui essere pro o contro. A me sembra una cosa carina. ? una parentesi di puro intrattenimento, certo, ma dall’All Star Game sono nate immagini iconiche per il basket. Basti pensare a Vince Carter: senza l’All Star Game sarebbe comunque Carter, ma mancherebbero immagini iconiche che fanno parte di quello che ¨¨ stato”.
Se potesse portare sul campo chi ¨¨ nella musica, che tipo di giocatore sarebbe?
“Un play. Non sono altissimo, non ho un tiro magnifico, quindi cerco di destreggiarmi con il ball handling. Ma devo migliorare anche l¨¬”.
L’Nba ha riaperto al pubblico, lo sport in Italia sta per farlo. Cosa pu¨° imparare la musica da queste riaperture?
“Credo sia anche un questione di priorit¨¤. Il calcio ha una corsia preferenziali che a tanti altri sport, e a tanti altri eventi, non viene data. Questo dispiace molto: pi¨´ che ingegnarsi un settore intero, credo sia un problema di istituzioni che si devono muovere per trovare una soluzione. Le soluzioni ci sono, si possono mettere in piedi. Il settore dello spettacolo ¨¨ particolare perch¨¦ il problema non ¨¨ solo la ripartenza. Il settore ¨¨ stato dimenticato da anni, non ¨¨ mai stato riformato seriamente dagli Anni Quaranta e di conseguenza non ¨¨ mai stato mappato il settore. Ad oggi ¨¨ anche difficile dire quante persone ci lavorano, motivo per il quale durante il lockdown i lavoratori sono stati fermi un anno e mezzo e molti di loro non hanno ricevuto aiuti statali perch¨¦ lo Stato non riusciva ad identificarli come lavoratori dello spettacolo. Quindi serve un lavoro di riforma enorme. E per farlo ci vogliono tanti, tanti soldi”.
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