In 16 anni di carriera da extra lusso ha dimostrato di poter reggere il confronto con mostri sacri come Michael Jordan e Kobe Bryant. Non solo, Dwyane Wade ¨¨ la loro naturale evoluzione, ne ha portato i “germi” per sviluppare un nuovo modello di shooting guard: cyber atleta, verticalit¨¤ e potenza per concludere al ferro contro chiunque, un jumper chirurgico, visione di gioco sopraffina e ferocia difensiva da ladro di palloni e stoppatore letale. Il tutto senza dimenticare l’intelligenza, che gli ha permesso di “nascondere” il neo del tiro da 3 punti (un tiro, per¨°, che trovava spesso la retina nei momenti pi¨´ delicati, da vero killer) e di adattare il suo gioco nel momento in cui lo sfacciato atletismo veniva meno, con le ginocchia che iniziavano a scricchiolare. Arrivato nella Lega nel draft del 2003, ha fatto subito capire agli Heat di aver trovato una bandiera. Nei suoi anni migliori (a partire dal 2006 col titolo e premio di Mvp delle Finals) ¨¨ stato inarrestabile, nel periodo dei Big 3 con LeBron James e Chris Bosh un leader capace di fare un passo indietro per mettere squadra e vittorie (2 anelli con LBJ) davanti a tutto. Miami ha perdonato l’anno (e mezzo) sabbatico passato tra Chicago e Cleveland, per riabbracciarlo nel 2018-19 e regalargli il suo “ultimo ballo”. Il minimo per chi ha trasformato South Beach in Wade County…
La classifica
I 21 campioni del XXI secolo: 7¡ã Dwyane Wade, che ha fatto grande Miami
Il simbolo degli Heat nella classifica Gazzetta che elegge i migliori in Nba dal 2000 in poi. A South Beach nessuno ha lasciato il segno come lui
momento clou
¡ªIl miglior momento in carriera Wade l’ha vissuto nel 2006, tra le Finali di Eastern Conference e le Nba Finals. Dwyane accende la modalit¨¤ Flash contro Detroit, sbaragliando la concorrenza in 6 gare con 26 punti di media, regalando a Miami le prime Finals della sua storia. Gli ultimi ostacoli verso il titolo si chiamano Dirk Nowitzki e Dallas Mavericks. Sotto 2-0, Wade cambia la serie e diventa leggenda: 42 punti in gara 3, 36 in gara 4, 43 in gara 5, 36 in gara 6. Risultato: anello al dito da mvp delle Finals.
premi
¡ªTre titoli Nba, Mvp delle Finals nel 2006, miglior realizzatore nel 2008-09, 13 convocazioni all’All Star Game e 8 nomine nei quintetti All-Nba e 3 nei quintetti All-Defense. Senza dimenticare l’oro a Pechino 2008. Prossima fermata? Hall of Fame…
cifre
¡ª16 stagioni totali in Nba (14 e mezzo con Miami), con 1054 partite totali; 23.165 punti in regular season e 3.954 nelle 13 apparizioni ai playoff. Numeri impreziositi dal 48% dal campo e dai 4.933 rimbalzi, 5.701 assist e 1620 palle rubate.
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