Dimostrazione di forza sia per San Antonio che per Indiana nelle prime due gare della domenica di playoff Nba. Gli Spurs schiacciano i Lakers con lo show dei loro Big Three, Paul George trascina con una tripla doppia i Pacers al netto successo su Atlanta.

Paul George (a destra) protagonista della vittoria di Indiana. Reuters

(3) Indiana Pacers-(6) Atlanta Hawks 107-90
1-0 nella serie
Senza grossi problemi i Pacers si sbarazzano degli Hawks in gara-1, dando una chiara dimostrazione di superiorità. Indiana mette sei giocatori a referto in doppia cifra e si gode la tripla doppia di Paul George. Incoraggiante l’inizio degli ospiti che fanno male ai Pacers dal perimetro nei primi minuti del match. Roy Hibbert fatica a carburare ma buon per Indiana la squadra di casa trova i canestri di George Hill e Paul George. I Pacers con l’andare dei minuti riescono a imporre la loro pallacanestro e prima della fine del primo quarto, arrivano al vantaggio in doppia cifra. George in particolare sembra decisamente ispirato. Al Horford prova a fare la voce grossa e con 10 punti nei primi sei minuti del secondo quarto quantomeno tiene gli Hawks in partita. Atlanta torna al -4, nel finale però la squadra di casa accelera e va negli spogliatoi all’intervallo avanti 58-50 dopo aver disputato un primo tempo davvero buono, soprattutto da un punto di vista offensivo.

hibbert in cattedra — Ad inizio ripresa si sveglia anche Hibbert e per gli Hawks sono guai seri. Il centro di Indiana si mette a produrre nella zona pitturata, i Pacers poi attaccano il canestro con decisione e si guadagnano liberi in serie. Il match così si incanala sui binari preferiti dai padroni di casa che scappano al +17. Indiana però, nonostante una chiara supremazia, non riesce a sferrare il colpo del ko. Gli Hawks in un modo o nell’altro restano in partita e all’inizio dell’ultimo quarto provano a rovinare i piani dei Pacers. Petro e Harris avvicinano gli Hawks e riportano Atlanta al -8. I rimbalzi offensivi di un attivissimo Tyler Hansbrough perà regalano a Indiana diverse opportunità e i padroni di casa così riprendono in mano le redini del match. Bastano le giocate di David West e Lance Stephenson a chiudere ogni discorso e a far calare il sipario sul timido tentativo di rimonta del deludenti Hawks.
Indiana: George 23 (3/8, 0/5), Hill 18, Hibbert 16. Rimbalzi: George 11. Assist: George 12
Atlanta: Teague 21 (5/12, 2/2), Smith 15. Rimbalzi: Smith 8. Assist: Teague 7.

Tony Parker, 30 anni, il cervello degli Spurs. Reuters

(2) San Antonio Spurs-(7) Los Angeles Lakers 91-79
1-0 nella serie
Una buona difesa non basta ai Lakers che rallentano gli Spurs per buona parte di match ma poi devono arrendersi alle accelerazioni di Tony Parker e Manu Ginobili. San Antonio a tratti appare vulnerabile, ma quando cambia marcia la compagine di LA non riesce a tenere il suo ritmo. Steve Nash, ancora lontano dalla miglior condizione, stringe i denti e Mike D’Antoni lo fa partire in quintetto in un inedito backcourt con Steve Blake. La squadra di LA fa parecchia fatica in attacco fin dalle prime battute ma quantomeno difende con orgoglio e una certa disciplina. Gli Spurs così devono sudare per trovare ritmo in attacco ma a metà della prima frazione provano ad accelerare grazie alle giocate della vecchia guardia, Ginobili, Duncan e Parker. La squadra di casa piazza un parziale di 11-2 e arriva al vantaggio in doppia cifra. La mobilità di Nash e’ chiaramente limitata, la truppa di Mike D’Antoni però torna sotto all’inizio del secondo quarto con la produzione di Dwight Howard. Pau Gasol, invece, fa tutto bene (alcuni assist al bacio e rimbalzi in serie) ma i suoi problemi al tiro limitano la fluidità dell’attacco, già non trascendentale, della compagine californiana. I Lakers, comunque, rispondono segnando otto punti consecutivi ma San Antonio allunga nel finale e chiude un primo tempo intenso avanti 45-37.

reazione lakers — Le risposte in attacco per i Lakers non arrivano nemmeno all’inizio del terzo quarto ma per quanto possa sembrare strano la squadra di LA riesce a restare in partita grazie alla propria difesa. Di colpo Los Angeles trova canestri importanti dal perimetro e la truppa di Mike D’Antoni così spaventa il rumorosissimo pubblico dell’ AT&T Center tornando al -4. Tim Duncan si mette a lavorare nella zona pitturata ma a spaccare la partita ci pensa il recuperato Manu Ginobili. L’argentino firma otto punti fondamentali negli ultimi 90’’ del terzo quarto e regala alla squadra di casa un confortevole +13 al termine della terza frazione. Con tutti i oro problemi in attacco i Lakers comunque provano a giocarsela fino alla fine. Un paio di canestri di Gasol riportano LA al -9, Parker e Leonard però li allontanano subito. I titolo di coda partono a 4’05’’ dalla sirena quando Matt Bonner dalla lunga distanza porta San Antonio al +16. I Lakers finiscono la benzina e si mettono a pensare a gara-2.
San Antonio: Parker 18, Ginobili 18, Duncan 17. Rimbalzi: Leonard 11, Duncan 10. Assist: Parker 8.
L.A. Lakers: Howard 20 (8/12), Nash, Gasol 16. Rimbalzi: Gasol 16, Howard 15. Assist: Gasol 6.