Dalle sfide con Stojakovic al cambio di ritmo: ecco come e perch¨¦ i Kings si sono trasformati da team in ricostruzione a candidata alla postseason. “Abbiamo talento, possiamo fare qualcosa di speciale”
Per un giocatore iper competitivo come De’Aaron Fox, l’occasione era troppo ghiotta: sfidare Peja Stojakovic in una gara da tre punti. “Lo facciamo spesso, io e Buddy, dopo gli allenamenti. Ma vince sempre lui: evidentemente ¨¨ ancora il miglior tiratore da tre di Sacramento”. Per come stanno giocando i Kings quest’anno, uno come Stojakovic che in carriera ha tirato col 40,1% da tre farebbe molto pi¨´ comodo in campo che dietro una scrivania. Perch¨¦ nel cambio di pelle di Sacramento, da squadra in ricostruzione a candidata ai playoff, il tiro da tre e il cambio di ritmo hanno avuto un ruolo fondamentale. “E’ uno stile di gioco che si adatta meglio alle caratteristiche del nostro roster” racconta Buddy Hield, il miglior realizzatore stagionale dei Kings con 20,5 punti a gara, che alla ripresa sfideranno i Warriors da noni della Western Conference, con un sogno playoff da accarezzare per le prossime 25 partite.
De’Aaron Fox e Buddy Hield, le colonne dei nuovi Kings. Afp
cambio di pelle —
Sacramento ¨¨ una delle sorprese del 2018-19. E’ arrivata alla pausa per l’All Star Game con un record di 30 vinte e 27 perse, positivo per la prima volta dal 2005. Un clamoroso passo avanti per una squadra che non fa i playoff dal 2006 e che pareva destinata ad un altro anno anonimo, con l’aggravante di aver passato Luka Doncic con la seconda chiamata al draft. Prima dello sloveno, il g.m. Vlade Divac a giugno con la numero 2 assoluta ha chiamato Marvin Bagley III, pur partendo dalla panchina uno dei protagonisti della svolta di Sacramento: “Nessuno credeva in noi, e dimostrare a tutti che si sbagliavano ¨¨ parte del nostro divertimento - ha raccontato il rookie all’All Star Game —. Abbiamo tanto talento, vogliamo dimostrare quello che abbiamo. Non vedo l’ora di finire quello che abbiamo cominciato”. Per Sacramento, giurano in coro Bagley, Fox, Hield e Bogdan Bogdanovic, la rivoluzione ¨¨ cominciata al training camp. “Il ritmo con cui giochiamo ha cambiato tutto - spiega Fox, point guard da 7,2 assist a gara e candidato al premio di pi¨´ migliorato dell’anno -. Coach Joerger non aveva mai giocato in questo modo a Memphis, ma fin da inizio stagione ci ha chiesto di correre, di creare pi¨´ possessi possibili, di tirare da tre decisamente di pi¨´. Lo scorso anno tiravamo abbastanza bene ma eravamo tra gli ultimi per triple tentate a gara . Volevamo cambiare il nostro modo di giocare: lo abbiamo fatto fin da inizio anno e direi che lo abbiamo fatto piuttosto bene”. I Kings quest’anno sono quarti per ritmo, e pur essendo nella media sia per triple tentate che realizzate sono passati da 9 a 11,4 tiri da fuori a bersaglio, incrementando da 24 a 30,2 il numero di quelle tentate. Migliorando anche la percentuale, dal 37,5% del 2017-18 al 37,8% del 2018-19.
playoff —
Uno stile, a velocit¨¤ folle (“Proviamo a far stancare gli avversari e corriamo tanto” ha detto Bogdanovic), che ha portato all’esplosione di Fox e Hield, alla conferma di Bogdanovic, a dare a Sacramento l’entusiasmo che in citt¨¤ mancava da anni. E a trasformare i Kings in una squadra da playoff. Divac qualche tempo fa ha detto che la postseason non ¨¨ fondamentale nel processo di crescita della squadra, ma l’arrivo di Harrison Barnes nel mercato delle trade fa pensare il contrario. Anche perch¨¦ Sacramento, ora che ¨¨ vicina all’obiettivo, non ha nessuna voglia di fermarsi. “Non sono sorpreso da quello che stiamo facendo - attacca Hield -. Una volta capito come sfruttare al meglio le caratteristiche di questa squadra non avevo dubbi sul nostro rendimento”. “Abbiamo una grande chance di fare i playoff - rilancia Bagley -. Siamo una squadra di talento, possiamo fare qualcosa di speciale”. La strada per la postseason ¨¨ in salita, perch¨¦ il calendario ¨¨ difficile e dietro i Lakers premono. Ma per la prima volta da anni Sacramento ha una vera chance di interrompere il digiuno da playoff pi¨´ lungo che l’Nba conosca.
Davide Chinellato
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