I Rockets spediscono Melo a Chicago, un parcheggio temporaneo in attesa che il 34enne reduce dai fallimenti di Houston e Oklahoma City trovi una squadra pronta a dargli l’ultima chance della carriera
Nell’estate 2014 Chicago aveva preparato un’accoglienza in grande stile per Carmelo Anthony, il free agent pi¨´ ambito. United Center vestito a festa, con scritte di benvenuto per Melo e la sua famiglia. I Bulls credevano davvero di avercela fatta, di aver preso quel realizzatore che mancava loro per colmare il gap con le grandi della Eastern Conference. Solo che Anthony fin¨¬ per scegliere i soldi e rimanere a New York per un quinquennale da 124 milioni di dollari. Cinque anni dopo, i Bulls hanno finalmente preso Melo. Stavolta niente accoglienza trionfale, niente sogni di gloria. Carmelo a Chicago non metter¨¤ nemmeno piede: verr¨¤ tagliato, libero di cercarsi una nuova squadra in cui dimostrare che a 34 anni non ¨¨ ancora finito.
Carmelo Anthony, 34 anni, ha giocato solo 10 partite con Houston. Ap
la trade —
Melo a Chicago ¨¨ solo un parcheggio. I Bulls, che assorbiranno il contratto del 34enne che ha segnato 25.551 punti in carriera, hanno fatto un favore a Houston, dove Carmelo ¨¨ rimasto in naftalina per gli ultimi due mesi, una volta capito che la grande scommessa estiva di rilanciarsi ai Rockets di Mike D’Antoni non funzionava n¨¦ per lui n¨¦ per la squadra. Scambiandolo, i texani risparmiano 2,6 milioni di dollari in luxury tax. E per ringraziare i Bulls hanno spedito a Chicago anche i soldi che la franchigia della Windy City deve dare a Carmelo, che in estate aveva firmato con Houston un contratto al minimo salariale. I Rockets intanto hanno preso Kenneth Faried, il lungo che serviva loro dopo l’infortunio che ha tolto di mezzo Clint Capela per le prossime 4-6 settimane. Liberare spazio per The Manimal cedendo Melo era la prima opzione, ma Houston non ¨¨ riuscita ad imbastire la trade in tempo e ha tagliato James Nunnally, pronto ad essere ripreso con un contratto di 10 giorni ora che Anthony ha cambiato aria.
voglia di riscatto —
Melo non mette piede su un parquet Nba dall’8 novembre, dalla sconfitta dei Rockets a Oklahoma City, la fermata 2017-18 della sua carriera che ne ha mostrato l’inesorabile declino. Anthony per¨° non ha nessuna intenzione di smettere, anzi ha voglia di dimostrare di avere ancora qualcosa da dare, nonostante sia alla 16? stagione in carriera. Si sta allenando, cercando di rimettersi in forma dopo la delusione di Houston, dove ha giocato appena 10 parite a 13,4 punti di media (col 40,5 % dal campo) prima di capire che nei Rockets in difficolt¨¤ di inizio stagione per lui non c’era pi¨´ spazio. Da due mesi aspetta l’occasione giusta, una squadra magari con voglia di puntare ai playoff che abbia bisogno di uno come lui, che nonostante tutto, nonostante i fallimenti di Oklahoma City e Houston, non ha perso l’istinto naturale per il canestro. Melo potrebbe aspettare anche la fine del mercato, il prossimo 7 febbraio, prima di scegliere la sua prossima squadra. I Lakers del suo amico LeBron James restano una possibilit¨¤, come Philadelphia che ha tanto bisogno di rinforzare la panchina, o una delle tante squadre a cui un realizzatore affidabile dalla second unit farebbe veramente comodo. Anthony aspetta, sapendo di dover fare la scelta giusta: a 34 anni ¨¨ quasi fuori dall’Nba. Quella che sta cercando disperatamente da due mesi sar¨¤ la sua ultima occasione.
Davide Chinellato
© RIPRODUZIONE RISERVATA