Nba, si pu¨° credere nei nuovi Warriors?
Dopo aver chiuso la preseason da imbattuti, i Golden State Warriors hanno iniziato la stagione regolare con un prestigioso e significativo successo per 121-114 allo Staples Center di Los Angeles contro i Lakers di LeBron James, Anthony Davis e Russell Westbrook. Una vittoria sospinta dalla forza del collettivo e da una pallacanestro coerente con i propri principi e finalizzata costantemente alla ricerca della migliore versione di s¨¦ stessa. Siamo ancora all’inizio, certo, ma i Warriors sono sembrati una squadra solida e credibile, pronta per tornare protagonista nella Western Conference, con nuovi protagonisti come Jordan Poole e una panchina profonda e volitiva.
irriconoscibili
¡ªIl debutto in regular season dei Warriors ¨¨ stato un crescendo lento e coinvolgente, dopo un primo tempo complicato sotto molteplici punti di vista, come dichiarato da Coach Kerr in conferenza stampa: “Non eravamo noi nella prima parte di gara, i miei giocatori sembravano irriconoscibili. Abbiamo commesso molti errori e li abbiamo pagati. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio, difeso bene e massimizzato ogni azione in attacco. Questa squadra lotter¨¤ sempre fino in fondo, abbiamo i mezzi per fare bene in questa stagione”. La chiave dei Dubs per vincere la gara ¨¨ stata presentarsi con maggiore lucidit¨¤ mentale e migliori esecuzioni offensive nel finale, sfruttando tutti i giocatori a disposizione, nonostante una serata non particolarmente esaltante del proprio miglior giocatore, Steph Curry.
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curry
¡ªL’ottava tripla doppia della sua carriera (21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist in 36’) non rappresenta certo un ritratto totalmente veritiero della prestazione di Steph Curry, lontano dal fuoco ardente della partita a causa di un pesante 5/21 dal campo (2/8 da tre), che ha reso meno essenziale del solito il suo coinvolgimento ma, allo stesso tempo, ha permesso ai suoi compagni di prendersi la scena e di determinare: “Ho giocato malissimo stasera e tirato in maniera terribile. Se riusciamo a vincere partite del genere, dove siamo in grado di segnare buoni tiri e stare sul pezzo in difesa contro una squadra come i Lakers, non pu¨° che essere di ottimo auspicio per noi”. Un successo che porta soprattutto la firma del supporting cast, ritenuto fondamentale dallo stesso Curry: “Una partita cos¨¬ ci aiuta a costruire fiducia nelle nostre capacit¨¤. Tutti coloro che erano sul parquet hanno contribuito in maniera significativa e questo dice molto sulla nostra profondit¨¤ e sul modo in cui giocheremo in questa stagione. ? una cosa che mi esalta, sono felice di essere 1-0”.
poole e la panchina
¡ªL’uomo del momento in casa Warriors ¨¨ sicuramente Jordan Poole, protagonista allo Staples Center con 20 punti e una prestazione di spessore, tanto da costringere l’allenatore avversario Frank Vogel a cambiare pi¨´ volte il piano difensivo per limitarlo. “? ancora un po’ altalenante ma la cosa importante ¨¨ che si stia guadagnando la sua fiducia - ha detto di lui coach Kerr -. Nell’opening night, in diretta tv nazionale, una partita vista da tutti in cui ¨¨ stato capace di segnare alcuni canestri pazzeschi nel secondo tempo. Noi sappiamo che questo ¨¨ esattamente quello che ¨¨ in grado di fare. Sono davvero felice per lui e per come sta giocando”. I Warriors a Los Angeles, per¨°, non sono stati solamente Curry e Poole. A marcare la differenza ¨¨ stata la panchina con Nemanja Bjelica, il giocatore forse pi¨´ decisivo con i suoi 15 punti, 11 rimbalzi, 4 assist e +20 di plus/minus in 26’, Damion Lee (15 punti) e l’eterno Andre Iguodala, protagonista di 12 punti e di alcune giocate cruciali per i Dubs. Per Iggy, le parole al miele dell’amico Curry: “L’ho visto davvero bene, nei movimenti e ovviamente nella capacit¨¤ di entrare e segnare canestri pesanti. Le sue mani sono ancora strepitose in difesa, per non parlare della sua intelligenza cestistica…”. Golden State, insomma, ha cominciato la sua stagione con personalit¨¤, in attesa del rientro di due giocatori importanti come Klay Thompson e James Wiseman, e non nasconde la sua ambizione di recitare un ruolo di rilievo nello scenario ipercompetitivo della Nba. L’entusiasmo dei Dubs ¨¨ quello dei giorni migliori e il futuro, infortuni permettendo, ¨¨ finalmente tornato nelle loro mani.
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