L’anello ¨¨ stata un’emozione forte, il punto pi¨´ insolito di una giornata strana. Giannis Antetokounmpo si ¨¨ emozionato quando il commissioner gli ha consegnato il simbolo del trionfo Nba, quando ha visto la felicit¨¤ negli occhi del fratello Thanasis, dei compagni di squadra dei Milwaukee Bucks. Ha pure dovuto combattere le lacrime quando la strana si ¨¨ radunata sulla linea dei tiri liberi e ha guardato il banner di campioni Nba 2021 arrampicarsi lentamente sul soffitto del Fiserv Forum. “? stato uno dei momenti pi¨´ belli, qualcosa che nessuno ci toglier¨¤ mai - ha raccontato -. Anche se torner¨¤ qui nel 2055, ci sar¨¤ quel banner e quello di cui sono stato parte. ? bello avere un anello, bello far parte della storia, ma...”.
La star
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In quel ma sta tutta la magia di Giannis, quello che lo rende l’mvp delle Finals in carica, il leader della squadra che si ¨¨ messa l’anello al dito. Quel ma sono i 32 punti, 14 rimbalzi e 7 assist con cui Antetokounmpo ha dominato la prima partita del 2021-22 Nba, quella in cui Milwaukee ha steso Brooklyn con una superiorit¨¤ netta che ha fatto capire ai campioni di partire di nuovo davanti a tutti. “Era la prima partita dell’anno, avevamo addosso energia e tanta eccitazione - ha proseguito il greco -. Non se siamo meglio dello scorso anno o se siamo peggio, lo vedremo nel corso della stagione. Quello che abbiamo fatto ¨¨ bello, ma dobbiamo continuare a migliorare perch¨¦ nessuno si ricorder¨¤ di quello che abbiamo fatto in questa prima partita. Dobbiamo continuare a costruire buone abitudini”.
Questione di testa, prima di tutto. Quella che ha permesso a Giannis di fare il definitivo salto di qualit¨¤ ed entrare con questo anello nell’Olimpo Nba ben pi¨´ che con le due stagioni da mvp. Quella che vuole inculcare alla squadra. “Prima di vincere l’anello ¨¨ normale che ci sia pressione, che tu senta di dover dimostrare chi sei come giocatore e come squadra - dice Giannis -. ? facile pensare che quando hai vinto la pressione se ne va, che non devi preoccuparti di altro. Ma ¨¨ falso, perch¨¦ se sei competitivo vuoi continuare a vincere e cominci nella tua testa a cercarti nuove sfide, per ritrovare quella pressione che ti motiva, quella che ti permette di rendere al tuo meglio. Noi siamo i Milwaukee Bucks: c’¨¨ tanta gente l¨¤ fuori che ancora dubita di noi, di quello che abbiamo fatto per arrivare fino a qui e dell’idea che possiamo ripeterci. Noi dobbiamo continuare a migliorare, a credere in noi stessi, a metterci come obiettivo quello di crescre come gruppo. E come squadra, dobbiamo trovarci una nuova sfida”.
la sfida
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Giannis la sua nuova sfida l’ha gi¨¤ trovata. L’ha dimostrato in una prima partita straordinaria, in cui ha giocato come se l’anello fosse ancora da conquistare e non al suo dito. “Voglio testare i miei limiti, capire dove posso arrivare - spiega deciso -. Sono orgoglioso di me stesso, dei miei compagni, della mia squadra e di quello che ho fatto (compreso essere entrato nella squadra dei migliori 75 della storia, ndr). Ma non sarei qui senza il duro lavoro, senza il voler sempre mettere alla prova i miei limiti. A 18 anni lavoravo pi¨´ duramente di tutti ed ¨¨ quello che mi ha permesso di arrivare fino a qui. L’ho capito e voglio continuare a farlo, voglio continuare a mettermi alla prova, a capire quali sono i miei limiti”. In campo, per ora, non li ha ancora trovati. E sembra ben lontano dal raggiungerli.
