Shaq sicuro: “Kobe Bryant e Michael Jordan avevano la stessa mentalit¨¤”
Shaquille O’Neal ha un’opinione precisa su chi sia il miglior giocatore di tutti i tempi: Michael Jordan, quello rivisto in The Last Dance. Ma nel discorso sul goat, sul migliore di sempre, secondo lui manca un nome: Kobe Bryant, con cui ha condiviso i suoi 3 anelli dell’era Lakers. “Sento questi discorsi su Jordan o LeBron, su chi sia il migliore: secondo me il nome di Kobe deve essere inserito nella conversazione”.
mentalit¨¤
¡ªQuestione di testa, anche. “Kobe aveva praticamente la stessa mentalit¨¤ di Michael - dice sicuro Shaq a Espn -. Io ovviamente non ho giocato con Michael, ma guardando da vicino Kobe, guardandolo vincere titoli, guardando come si comportava il campo e come pretendeva il pallone all’ultimo secondo, posso dire che avevano la stessa testa. Diceva sempre questo: ‘conosciamo tutti i giocatori che ci ha preceduto e abbiamo preso qualcosina da loro’. Io voglio essere cattivo come Patrick Young, giocare sotto canestro come David Robinson, dominare come Wilt Chamberlain. L’unica differenza tra lui e gli altri ¨¨ che Kobe aveva il numero di telefono e un rapporto personale con tutti loro, mentre il resto di noi doveva accontentarsi di emularli per quello che vedeva fare loro”. Shaq non ne parla, ma Bryant considerava Jordan la sua musa. E MJ considerava Kobe un fratello minore. E il rapporto tra i due, analizzato dall’inizio della quinta puntata di The Last Dance, ¨¨ parte integrante del successo del Mamba. “Tutto quello che ho vinto lo devo a lui: non avrei vinto 5 anelli senza la sua guida e i suoi consigli” dice Bryant di Jordan nella docu-serie
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The Last Dance
¡ªShaq non era tra i protagonisti di The Last Dance, se non brevemente come avversario dei Bulls ai playoff nel 1994-95, la stagione del ritorno di MJ dopo il baseball, e nella stagione successiva. Ma l’ultimo grande centro che l’Nba abbia visto ¨¨ comunque rimasto affascinato da quello che ha visto nel documentario portato in Italia da Netflix, che l’ha coprodotto con Espn, Nba e Jordan Brand. “Quello che mi ha colpito ¨¨ la determinazione di essere il migliore, il comportamento con cui giocava. Non ricordo l’episodio in cui MJ l’ha detto, ma gli ho sentito dire che visto che i tifosi pagavano per vederlo era suo obbligo giocare ad alto livello. Giocavo con la stesa determinazione, vedendo le famiglie che affollavano le arene per vedermi, i pap¨¤ con i figli che avevano un cartello con su scritto Shaq. Penso sia un grande documentario: vederlo mi ha riportato agli Anni 90 e mi ha ricordato quell’epoca”. O’Neal svela anche un piccolo rimpianto: “Avrei voluto giocare contro Larry Bird e Magic Johnson, contro Kareem Abdul-Jabbar e gli altri di quegli anni. Ma sono riuscito a giocare contro il miglior giocatore di sempre”.
Gasport
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