Nba, Durant inarrestabile. Segna ed è un leader

Kevin Durant, stella di Oklahoma. Reuters

Dopo aver sfoderato una serie infinita di colpi di grandissima classe - dal movimento delle braccia in una tomahawk jam, alle giravolte sul piede perno che culminano in tiri morbidi, dal fade away su una gamba, ai tiri veloci da tre - Kevin Durant non si è mai sentito così vulnerabile come martedì scorso, quando si trovava disteso sul parquet toccandosi l'anca sinistra dolorante mentre LeBron James e gli Heat spazzavano via gli Oklahoma City Thunder con facilità. A 1:41 dal termine di un primo quarto da incubo in cui Oklahoma City era stata schiacciata dalla partenza bruciante degli Heat che si erano portati sul 28-13, Durant ha saltato per prendere un rimbalzo offensivo. Tuttavia, nell'elevazione, Chris Andersen detto "Birdman" lo ha colpito involontariamente. Come se fosse una scena al rallentatore, Durant si è rigirato, ritrovandosi praticamente parallelo al suolo, come sospeso in aria. Poi, a una velocità spaventosamente reale, il suo corpo ha colpito il parquet. Prima si è sentito l'impatto dell'anca, poi il suono dei gomiti e delle ginocchia che colpivano il legno è risuonato in tutta l'arena. Lo staff medico dei Thunder si è subito riversato in campo, mentre la folla inferocita ha cominciato a urlare contro Birdman, chiedendo il fallo a gran voce. I 18.203 presenti hanno trattenuto il fiato vedendo il giocatore simbolo della franchigia con la faccia a terra. Durant si è poi rialzato lentamente, ha portato la mano sinistra all'anca e ha ripreso a camminare. Il giocatore però non si è diretto verso il tunnel degli spogliatoi o verso la panchina, ma è andato direttamente da Scott Brooks a bordocampo e gli ha detto "non sostituirmi".

carisma — Durant ha tirato 2 su 10 nel primo tempo e 10 su 14 nel secondo, segnando 22 dei suoi 40 punti nell'ultimo quarto. Certo, troppo poco e troppo tardi, visto il punteggio finale di 110 a 100 per gli Heat. Tuttavia, Durant, che ha giocato tutta la partita eccetto gli ultimi 28 secondi poiché era uscito per falli, non è mai sparito dalla contesa e non ha permesso ai suoi compagni di sprofondare, lasciando comunque a James e Miami un messaggio per un'eventuale rivincita alle Finali di giugno. E' molto facile dimenticarsi del fatto che Durant ha appena 24 anni, 4 meno di James. La sua creatività e la facilità con cui va a punti continuano a crescere a un ritmo impressionante. Tuttavia, i suoi compagni di squadra, gli avversari, i coach e altri esperti di questo sport sono rimasti colpiti da un altro aspetto di questo giocatore. "Penso che adesso sia ancora più un leader, dice DeShawn Stevenson, guardia degli Atlanta Hawks - Il modo in cui si comporta, i toni che usa quando parla ai suoi compagni squadra, il saperli mettere al posto giusto. Sta diventando sempre più un leader, e questo è evidente. Va a segno con facilità e fa sembrare tutto davvero semplice, e adesso lo vedremo sempre più nel suo ruolo di guida".

bravo ragazzo — Durant è approdato in Nba a 19 anni, presentandosi come un ragazzo gentile e rispettoso con un sorriso coinvolgente come la sua personalità. Adesso è un uomo gentile e rispettoso, che legge libri e frasi motivazionali prima delle partite, che si è impegnato a lungo termine con una squadra in un mercato piccolo e che è rimasto sempre quello di un tempo. E' una persona gradevole perché dà sempre l'impressione di essere simpatico e felice in maniera genuina, come se le aspettative su di lui non avessero alcun peso, come se non vivesse conflitti interni o controversie da lui create che spesso sembrano schiacciare altri atleti di alto livello. Sembra essere così a proprio agio nei suoi panni che sarebbe perfetto in pubblicità come quella della Dove. E forse è per questo che, negli spot in cui appare, Durant cerca sempre di apparire un pelo più duro. La campagna pubblicitaria della Nike vorrebbe darci a bere che "KD non è poi così simpatico".

Kevin Durant con Russell Westbrook, compagno coi Thunder. Afp

nella storia — Durant - che viaggia a una media di 29.2 punti, 7.4 rimbalzi e 4.4 assist a partita - rischia di diventare il sesto giocatore nella storia dell'Nba a entrare nel club del 50-40-90, cioè chiudere una stagione col 50% al tiro, 40% da tre e 90% dalla lunetta. A 29 partite dalla fine, il giocatore viaggia rispettivamente a 51.9%, 42.7% e 90.7%. Durant ha inoltre un leggero vantaggio su Carmelo Anthony (28.6 punti a partita) per il titolo di miglior realizzatore. Se dovesse vincere il quarto titolo consecutivo alla sesta stagione, allora davanti a lui ci sarebbero soltanto Wilt Chamberlain e Michael Jordan, i quali sono stati migliori realizzatori per sette volte di fila. Come ha fatto notare Darnell Mayberry del The Oklahoman, se Durant riuscisse a centrare entrambi questi obiettivi e se i Thunder chiudessero la stagione col miglior record dell'Nba, il giocatore sarebbe il primo nella storia a superare i tre traguardi in un'unica stagione. "Sto continuando a migliorare e a imparare - dice Durant -. Posso ancora crescere e migliorare. Non credo di aver ancora dato il meglio di me stesso".

tiratore letale — Durant - la cui altezza ufficiale di 206 cm fa venire dei grattacapi ai suoi avversari che giurano di credere che sia alto almeno 6-7 cm in più - è un tiratore letale dal perimetro che può tirare sopra chi lo marca o usare la sua agilità per andare a canestro. "E' alto 215 cm e ha un'apertura alare impressionante - dice Shawn Marion, ala dei Mavericks -. Almeno io sono alto 201 cm. Quando ci sono giocatori più bassi a marcarlo, se fossi in lui andrei in post, visto che non riescono a stoppare i suoi tiri. Inoltre, per le sue misure, è estremamente atletico, ed è comunque più veloce di chiunque giochi nel suo ruolo". Durant è così alto, così giovane e talentuoso che è difficile paragonarlo ad altri giocatori; addirittura le leggende di questo sport non sanno come classificarlo. Dominique Wilkins, che combinava grandi doti atletiche a una completezza in attacco che lo ha fatto arrivare all'undicesimo posto della classifica dei migliori realizzatori della storia dell'Nba, ha già incluso Durant tra i grandi del basket per due motivi. "Il primo è che Durant è sempre più un leader - dice Wilkins -. Il secondo è che ha un talento incredibile, e forse incredibile è dir poco, per quanto riguarda la creatività e l'andare a canestro. Non ho mai visto un ragazzo alto 211-212 cm, se questa è la sua altezza, perché non si sa mai quanto sia alto davvero, segnare con questa facilità dal perimetro. E' il miglior giocatore che abbia mai visto con quel fisico nel segnare quanto fa lui. E' davvero completo". E sembra davvero crescere sempre di più.