D'Antoni rinvia il debutto
Ma L.A. travolge Houston

Kobe Bryant va a schiacciare contro Houston. Ap

La notte delle triple doppie. Kobe Bryant trascina i Lakers, ancora orfani di Mike D’Antoni, alla quarta vittoria nelle ultime cinque gare con la sua 18ª gara in carriera con almeno 10 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. Kevin Durant chiude con la sua prima tripla doppia nel successo di Oklahoma City su Golden State. Boston perde male a Detroit, Brooklyn centra la quinta vittoria di fila imponendosi a Sacramento e Philadelphia piega Cleveland.

Los Angeles Lakers-Houston Rockets 119-108 (tabellino)
A Hollywood è di nuovo showtime. Nonostante Mike D’Antoni rinvii ancora il debutto (“Sono un po’ deluso” racconta il coach fermato dai problemi al ginocchio che proverà ad essere in panchina martedì contro Brooklyn), i Lakers (5 vinte-5 perse) sembrano già una delle sue squadre e travolgono Houston (4-6) segnando il massimo di punti stagionali. La quarta vittoria in 5 gare dei gialloviola con il coach ad interim Bernie Bickerstaff matura grazie alla 18ª tripla doppia in carriera di Kobe Bryant (22 punti, 11 rimbalzi, 11 assist, la prima dal novembre 2010), direttore d’orchestra di uno show in cui Dwight Howard infila la quarta doppia doppia di fila, Pau Gasol taglia il traguardo dei 15.000 punti in carriera e i Lakers chiudono con tutti i titolari in doppia cifra. Los Angeles, con Morris ancora playmaker senza gli infortunati Nash e Blake, tira col 60% nei primi tre quarti (in cui infila 98 punti), dando lezioni ai giovani e ambiziosi Rockets (il roster più acerbo dell’Nba con 24 anni di età media), troppo dipendenti dai numeri di James Harden (ben aiutato stavolta da Chandler Parsons) e orfani dei punti dalla panchina dell’infortunato Carlos Delfino per costituire un serio ostacolo alla voglia dei Lakers di dare spettacolo. Houston ci prova solo in avvio, quando infila le prime tre triple tentate e vola sul 11-6. Poi i Lakers cominciano il loro show, vanno a bersaglio in 9 tiri consecutivi e chiudono il primo quarto con un parziale di 16-4 volando sul 40-29 col 74% dal campo. Gli ospiti galleggiano sotto la doppia cifra di svantaggio per buona parte del secondo quarto (al riposo è 68-60 Lakers con 18 punti di Howard), tornano sotto 73-69 con Parsons all’inizio del terzo ma poi incassano un devastante 12-0 ispirato dallo scatenato World Peace (11 punti nel periodo dopo la ripresa) che li fa precipitare nel baratro. I Lakers iniziano l’ultimo periodo da 98-87, sfondano subito quota 100 e mettono al sicuro la partita arrivando sul 109-90 con 8’17” da giocare. E lo Staples Center, che aspetta ancora D’Antoni, si gode la festa.
L.A. Lakers: Howard 28 (11/18 da due, 6/12 tiri liberi), Bryant 22, Gasol 17. Rimbalzi: Howard 13. Assist: Bryant 11.
Houston: Parsons 24 (4/5, 4/5, 4/5 tl), Harden 20, Patterson 14. Rimbalzi: Asik 9. Assist: Lin 10.

Oklahoma City Thunder-Golden State Warriors 119-109 (tabellino)
La prima volta di Kevin Durant. La stella di Oklahoma City, miglior marcatore dell’Nba nelle ultime tre stagioni, aggiunge un’altra tacca al suo impressionante curriculum, mettendo a referto la prima tripla doppia della sua carriera permettendo ai Thunder (8-3) di battere Golden State (5-5) e centrare la seconda vittoria consecutiva. “E’ bello averne finalmente una - racconta KD, che mai in carriera aveva servito così tanti assist -. Mi sono finalmente tolto questo peso dalle spalle”. I Thunder chiudono col massimo di punti stagionali grazie anche alla terza gara sopra quota 30 punti di Russell Westbrook e alla seconda di fila con oltre 20 punti di Kevin Martin, sempre più a suo agio nel ruolo di sesto uomo. Ma Oklahoma concede il 52% dal campo ai Warriors, k.o. dopo due vittorie consecutive. I Thunder inseguono solo quando Thompson segna il primo canestro del match e poi controllano, trascinati dal loro trio delle meraviglie fino al 94-73 di fine terzo quarto. Golden State però piazza un parziale di 25-11 nei primi 6’ del periodo conclusivo tirando 11/15 e riavvicinandosi fino a 105-98. Ibaka e Martin però rimettono in moto Oklahoma, che chiude i conti sul 117-104 a 2’02” dalla fine.
Oklahoma City: Westbrook 30 (10/20, 2/2, 4/5 tl), Durant 25, Martin 23. Rimbalzi: Durant 13. Assist: Durant 10.
Golden State: Curry 22 (5/9, 4/8), Lee 19, Landry 14. Rimbalzi: Lee 10. Assist: Curry 6.

Greg Monroe, a destra, si difende da Chris Wilcox. Ap

Detroit Pistons-Boston Celtics 103-83 (tabellino)
Applausi per Detroit. I Pistons (2-9) centrano la prima vittoria casalinga della stagione infilzando Boston (6-5), alla quarta partita in cinque giorni. “Volevamo approfittare della loro stanchezza - ha ammesso coach Lawrence Frank -, ma abbiamo vinto questa partita solo perché siamo rimasti concentrati in difesa”. Trascinati da Greg Monroe, i Pistons hanno concesso ai Celtics solo un 4/17 da tre, tenendo gli avversari sotto quota 85 punti per la seconda volta in stagione (in entrambi i casi è arrivato un successo). L’unica nota positiva per Boston è che Rajon Rondo ha prolungato a 34 partite la sua striscia di gare con almeno 10 assist: è la terza più lunga della storia (Magic Johnson arrivò a 46 tra il 1983 e il 1984). Ma i Celtics sono finiti k.o. per la seconda volta in tre match concedendo a Detroit di tirare col 54,5% dal campo. Gli ospiti chiudono il primo quarto avanti 25-23 tirando 10/16, poi la loro mira si inceppa e Detroit, che pure perde troppi palloni (8 nel solo secondo periodo) sorpassa andando al riposo avanti 48-43. Maxiell trascina i Pistons sul 59-45 a metà terzo periodo e il vantaggio dei padroni di casa si dilata progressivamente senza che Boston riesca ad opporsi.
Detroit: Monroe 20 (8/11, 4/5 tl), Maxiell 15, Stuckey 14. Rimbalzi: Monroe 13. Assist: Bynum 5, Stuckey 5.
Boston: Sullinger 16 (7/12, 2/2 tl), Garnett 15, Pierce 13. Rimbalzi: Sullinger 5, Wilcox 5. Assist: Rondo 10.

Sacramento Kings-Brooklyn Nets 90-99 (tabellino)
Lo show del rinnegato. Andray Blatche, scaricato via amnesty in estate da Washington, infila 22 punti sbagliando solo uno dei 12 tiri presi dal campo e a Sacramento trascina Brooklyn (6-2) alla quinta vittoria di fila. “Credo sia la prima volta nella mia carriera che gioco in una squadra che vince 5 gare positive - racconta sarcastico il 26enne che ha giocato 7 stagioni con Washington -. E’ bello essere in una squadra che ha una buona possibilità di vincere ogni partita”. Se Brooklyn, che non partiva così bene dal 2002-03, passa in casa dei Kings (2-8) il merito è soprattutto della panchina, che produce 52 punti tirando 21/30 dal campo. Sacramento, sempre più abbandonata dal suo pubblico (11956 spettatori hanno assistito al match coi Nets, giocato alle 15 ora locale, confermando che i Kings sono la franchigia meno vista della lega), si arrende per la quinta gara di fila nonostante i 29 punti (23 nella ripresa) di DeMarcus Cousins e i 15 rimbalzi offensivi catturati. Sacramento parte meglio (16-8), ma i Nets raddrizzano la situazione con Blatche (9/9 nel primo tempo) e vanno al riposo avanti 54-42. I Kings rientrano due volte fino a -2 (l’ultima sul 76-74 a 9’20” dalla fine), ma Brooks ispira un parziale di 13-2 che mette Brooklyn al sicuro.
Sacramento: Cousins 29 (11/20, 1/1, 4/6 tl), Evans 21, Thornton 12. Rimbalzi: Thompson 8. Assist: Thomas 4.
Brooklyn: Blatche 22 (11/12), Williams 14, Lopez 13, Watson 13. Rimbalzi: Humphries 10. Assist: Williams 10.

Jrue Holiday contro Alonzo Gee. Reuters

Philadelphia 76ers-Cleveland Cavaliers 86-79 (tabellino)
Gran finale. Philadelphia (6-4) chiude con 6/9 dal campo e un parziale di 13-8 negli ultimi 4’50”, trascinata da Evan Turner e Spencer Hawes, piegando la resistenza di Cleveland (2-8) e mettendo le mani sulla quinta vittoria nelle ultime sette esibizioni, buona per dimenticare che Andrew Bynum resterà ancora ai box perché si è infortunato al ginocchio sinistro giocando a bowling. I Sixers limitano gli avversari a 3/11 dal campo nel finale, allungando dal 73-71 fino a un margine di sicurezza di 9 punti (84-75) sigillato da Turner, alla seconda miglior gara stagionale (e col massimo in carriera alla voce assist, 9). I Cavs perdono la 6ª gara consecutiva nonostante la quinta doppia doppia stagionale di Anderson Varejao e i progressi di Tristan Thompson (seconda doppia doppia di fila), ma chiudono col 35,7% dal campo (pesa il 5/20 da tre) traditi dal backcourt che finora aveva prodotto più punti in Nba. Kyrie Irving e Dion Waiters viaggiavano a 39,1 punti in coppia, ma contro quella che è diventata la miglior difesa della lega (90,1 punti a gara, superati Indiana e Minnesota) si fermano a 14 punti e 6/27 in coppia. “Ho tentato tiri che normalmente metto, ma stavolta non sono entrati” ha spiegato il rookie uscito da Syracuse.
Philadelphia: Turner 19 (7/10, 1/2, 2/2 tl), Holiday 14, Hawes 14. Rimbalzi: Richardson 9, Hawes 9. Assist: Turner 9, Holiday 9.
Cleveland: Gee 17 (6/8, 0/3, 5/5 tl), Varejao 14, Thompson 14. Rimbalzi: Varejao 15. Assist: Irving 4.