Tra i rookie la matricola della Grande Mela ¨¨ stato il migliore. Numeri da giocatore completo: 21.3 punti (quarto nel torneo), 6.5 rimbalzi e 2-3 assist. L'impatto di Ayton rendono i Suns una delle squadre pi¨´ interessanti da seguire. Sexton riporter¨¤ il sorriso a Clevend dopo l'addio di LeBron?
Calato il sipario sulla Summer League di Las Vegas ¨¨ tempo di tirare le prime somme, soprattutto per quanto riguarda i rookie che stanno per salire sul parquet della Lega, da ottobre in poi. Da Kevin Knox, il migliore visto in Nevada, a DeAndre Ayton e Collin Sexton, ecco le sentenze dell’antipasto estivo di basket Nba.
ottimismo —
Kevin Knox ha portato una ventata d’ottimismo in casa Knicks. Tra i rookie che hanno invaso i parquet Nba, e la matricola della Grande Mela ¨¨ stato il migliore, il primo della sua classe. I numeri della sua Summer League sono di tutto rispetto: 21.3 punti (quarto nel torneo), 6.5 rimbalzi e 2-3 assist, numeri che parlano di un giocatore completo, capace di volare al ferro grazie all’esuberanza atletica, senza tralasciare la buona mano dalla media/lunga distanza e la visione di gioco. Ha faticato solo in chiave efficienza (35% dal campo di media), ma, soprattutto quando la carta d’identit¨¤ recita 18 anni, l’estate Las Vegas ¨¨ fatta per prendere fiducia e identit¨¤, prima dell’impatto con la Regular Season. E' lui l’MVP delle matricole.
suns —
L’arrivo e l’impatto di Ayton rendono i Suns una delle squadre pi¨´ interessanti da seguire durante la stagione. La prima scelta assoluta all’ultimo Draft ha dimostrato di essere il pezzo pregiato che serviva per completare il puzzle di Phoenix: in casa Suns mancava un lungo, e un lungo ¨¨ arrivato. Forte, fortissimo fisicamente, a tratti dominante come nella sfida con Mo Bamba dei Magic. I 14.5 punti (col 60% al tiro) e i 10 rimbalzi a uscita registrati a Las Vegas sono un ottimo indizio, ma ¨¨ obbligatorio sospendere il giudizio fino a ottobre, quando il rookie da Arizona condivider¨¤ il parquet con Devin Booker e Josh Jackson, il nucleo giovanissimo che fa sognare Phoenix.
the day after... lebron —
Dopo l’addio di James a Cleveland si respira un’aria da film catastrofico. A portare un po' di speranza ci ha pensato Collin Sexton. La matricola da Alabama ¨¨ la prima pietra nel processo di rifondazione di casa Cavs. In Summer League ha gi¨¤ mostrato di essere un “young bull”: fisicit¨¤, carattere e manopola dell’intensit¨¤ sempre puntata sul massimo. Collin, per¨°, non ¨¨ solo energia. La qualit¨¤ offensiva c’¨¨ e si ¨¨ gi¨¤ vista, a partire dai suoi ottimi numeri: 19.6 punti, 3.6 rimbalzi e 3.4 assist, il tutto impreziosito da un innato talento ad attaccare l’area. ? tra i debuttanti pi¨´ pronti a scontrarsi con la realt¨¤ dei pro’. Cleveland incrocia le dita.
alti e bassi —
Trae Young rimane un oggetto misterioso. Ha fatto tantissima fatica, a partire dalla Summer League di Utah, alzando leggermente l’asticella una volta arrivato a Las Vegas, pur con un problema al quadricipite. Il suo impatto con il torneo principale dell’estate Nba non ¨¨ stato sempre dei migliori, prima di prendere quota nella super prestazione “curryana” nel match contro Chicago, chiusa con 24 punti e il 7/13 dall’arco dei 3 punti. Non solo bassi dunque, ma i punti di domanda rimangono: perch¨¦ Young ha sofferto di fronte a “cagnacci” alla Grayson Allen e si ¨¨ mostrato debole nell’attaccare l’area. Fisicamente sembra lontano dall’impatto immediato in Nba.
bob —
Si chiama Robert Williams ed ¨¨ lui la storia di questa estate, una storia dal vago sapore tragicomico. Il rookie dei Celtics, chiamata numero 27 all’ultimo Draft, non ha iniziato la sua avventura in casa Stevens-Ainge nel migliore dei modi: si ¨¨ addormentato prima della sua conference call di presentazione coi media, ha perso l’aereo direzione Las Vegas, il primo allenamento pre-torneo e il portafoglio, innumerevoli volte. La sua esperienza in Nevada ¨¨ durata solo 7’, prima di lasciare per una contusione al ginocchio. Eppure, Boston ha bisogno di lui, delle sue qualit¨¤ da rim protector e della sua verticalit¨¤ su entrambi i lati del campo. Deve fare reset e ricominciare, l’ambiente Celtics pu¨° aiutarlo a "mettere la testa a posto" e tirare fuori tutto il potenziale.
Andrea Grazioli
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