La free agency è passata talmente in fretta che starle dietro è stato difficile. Ma ha cambiato profondamente il volto e gli equilibri della Nba che inciderà a fondo sul 2013-14. Questo è il quarto dei 6 articoli, uno per Division, con cui vi porteremo alla scoperta della nuova Nba. Dopo la Atlantic, la Northwest e la Southeast. proseguiamo con la Pacific Division.

VOTA: CHI VINCERA' LA PACIFIC DIVISION 2013/14?

Stephen Curry, play di Golden State. LaPresse

GOLDEN STATE — Era già una delle squadre più entusiasmanti della Lega: talento, corsa, gioventù e facilità nel fare canestro. Ed esce dal mercato rafforzata, nonostante il sogno Dwight Howard non si sia concretizzato. Andre Iguodala, il colpo di mercato, va a dare solidità difensiva a una squadra che ha sempre amato fare un canestro in più degli avversari piuttosto che prenderne uno in meno. Unico neo: toglierà un po' di spazio a Harrison Barnes. Preziosi per la panchina gli innesti di Marreese Speights, Toney Douglas e in misura minore Jermaine O'Neal. Proprio sotto canestro le maggiori incognite. Lee, nonostante la franchigia abbia pensato di disfarsi del suo pesante contratto, è una certezza. Ma Bogut e O'Neal hanno spesso problemi fisici. Forse per i massimi livelli manca qualcosina, ma ci faranno divertire.

Chris Paul sorride sotto gli occhi di Ryan Hollins. Ap

LOS ANGELES CLIPPERS — Il rinnovo faraonico di Chris Paul (107 milioni per 5 anni), l'arrivo di un super coach come Doc Rivers e di due esterni importanti come J.J. Redick e Jared Dudley, oltre che di Darren Collison per far rifiatare CP3. Non è poco. Se ne è andato Bledsoe, sacrificio doloroso molto più di Butler ma inevitabile. Un ottimo mercato basterà per lottare per l'anello? La squadra è indubbiamente cresciuta, aggiungendo tiro e difesa. Ma molto dipenderà dal rendimento dei lunghi. Di DeAndre Jordan si conoscono pregi e difetti. Il vero ago della bilancia sarà Blake Griffin, che al terzo anno di Nba non è migliorato quanto ci si attendeva dopo un'annata da rookie folgorante e non è ancora una certezza assoluta. Playoff certi, ma la concorrenza a ovest sarà terrificante e arrivare fino in fondo sarà tut'altro che scontato.

LOS ANGELES lakERS — Si è detto e scritto moltissimo sulla squadra di Mike D'Antoni. La mancata conferma di Howard l'ha oggettivamente indebolita e un monte salari comunque alto per il prossimo anno ha impedito di fare grandi mosse. La testa è già alla prossima free-agency, che sarà più allettante di una cena intima con la Sharon Stone del primo Basic Instinct. LeBron James già ora è più di un pensiero, ma i gialloviola, che hanno solo Nash con un ingaggio pesante dopo la prossima stagione, avranno spazio per 2 super freeagent. E se Kobe, che sta lavorando come un matto, tornasse in forma dall'infortunio...Ma intanto resta una stagione da giocare. In cui sarà dura fare i playoff. Chris Kaman, Nick Young e Wes Johnson sono tre buoni innesti presi a costi più che sostenibili. Gasol da 5 nel sistema D'Antoni potrebbe fare una stagione pazzesca, ma la post-season resta molto incerta.

PHOENIX SUNS — Basteranno gli innesti di Caron Butler e Eric Bledsoe, arrivati dai Clippers nell'ambito della cessione di Dudley, per restituire ai Suns un posto nella parte nobile della Western Conference? Difficile. La squadra è abbastanza giovane e con un buon potenziale. I vari Dragic, Gortat e Scola sono buoni giocatori e Bledsoe ha il talento per imporsi ai massimi livelli. Resta poco tempo a Micheal Beasley per togliersi di dosso l'etichettà di grande talento che si è perso. Curiosità per vedere i progressi dei due Morris. Ma sarà un problema andare sopra il 50% di vittorie a Ovest e soprattutto arrivare ai playoff.

Greivis Vasquez, passato a Sacramento. Ap

SACRAMENTO KINGS — Il mercato della franchigia è ruotato intorno alla decisione di lasciar andare Tyreke Evans. L'offerta dei New Orleans Pelicans non è stata pareggiata e sempre dagli ex Hornets è arrivato Greivis Vasquez, giocatore molto cresciuto nell'ultima stagione. Carl Landry è uno dei lunghi più sottovalutati della Lega e darà molto. Mbah a Moute aggiunge difesa e rimbalzi. Il talento non manca con Isaiah Thomas, Marcus Thornton, guardia con un gran senso del canestro, e DeMarcus Cousins, centro dalle grosse potenzialità fisiche e tecniche ma con una testa che rischia di comprometterne la carriera. Il rookie Ben McLemore, in crescita dopo un inizio di Summer League modesto, è da valutare a certi livelli. La lacuna più evidente nel roster è nel ruolo di ala piccola: nessuno tra Outlaw, Salmons e Patterson è lontanamente all'altezza di una squadra ambiziosa. Playoff comunque molto complicati.