Mercato, che succede da qui all'8 febbraio? Murray, LaVine, Wiggins...ecco i nomi caldi

Nelle prossime tre settimane sono attesi importanti movimenti: ci sono anche giocatori di primo livello al centro delle trattative

Siakam e Anunoby già piazzati. Murray, LaVine, Hield, Grant e Wiggins ancora da piazzare. Il mercato Nba entra nel vivo. La scadenza del mercato invernale degli scambi è prevista per l’8 febbraio, ci aspettano 20 giorni di voci incessanti e trattative, di sogni infranti e a lieto fine per tanti tifosi. Questa finestra di mercato è soprattutto una toppa che prova a mettere chi ha sbagliato quella estiva. Oppure l’occasione last minute per le squadre “da corsa”, quella di mettere le mani sull’ultima tessera di un puzzle immaginato vincente. Ecco la cinquina dei nomi più richiesti tra quelli che potrebbero cambiare maglia. Ottimi giocatori, non fenomeni, ma talenti ai quali un cambio di scenario potrebbe far cambiare marcia e tirar fuori il meglio. Perché l’Nba è una lega in cui ci sono pochi campioni che brillano di luce propria, e poi tanti, tantissimi giocatori il cui rendimento dipende da città, franchigia, allenatore, sistema di gioco e fiducia percepita, come rendimento.?

DEJOUNTE MURRAY (Guardia, Atlanta Hawks)

27 anni, al picco di carriera. I numeri individuali sono buoni: 21 punti e 4.8 rimbalzi e assist per partita, tirando col oltre il 50% da 2 punti e col 39.4% da 3 punti. Non sono buoni i numeri di squadra, però: Atlanta è 17-23 di record, un disastro rispetto alle aspettative di franchigia. Murray è sul mercato. Chi lo prende eredita un’estensione quadriennale di contratto che parte dal 1 luglio 2024, da 120 milioni di dollari complessivi. Lo cercano in parecchi: Lakers, 76ers, Warriors, Heat, Knicks. Porta difesa, soprattutto per atletismo, sul perimetro, sa fare tutto benino, anche se nulla benissimo. Non è un uomo franchigia, ma da terzo miglior giocatore di una squadra di qualità può fare la differenza.?

ZACH LAVINE (Guardia, Chicago Bulls)

28 anni, nel pieno della maturità sportiva. I numeri personali sono deludenti rispetto alle attese, ma restano notevoli: 19.5 punti, 5.2 rimbalzi e 3.9 assist, tira col 45.2% dal campo. I Bulls si sono arresi all’evidenza: di fianco a DeRozan non funziona, i due sono doppioni, sostanzialmente. Lo cederebbero volentieri e lui cambierebbe squadra volentieri. Ha 138 milioni di dollari garantiti per i prossimi 3 anni, comunque. Parecchi per un giocatore che non ha ancora mai vinto una serie playoff in carriera. Ma è spettacolare come stile di gioco, fa vendere scarpe e magliette. Conta. Si vocifera i Lakers siano interessati, se non altro perché come agente lui ha Klutch, i cui legami con LeBron sono palesi.?

BUDDY HIELD (Guardia, Indiana Pacers)

31enne, i glory days di Oklahoma University sono un ricordo sbiadito, però non è ancora vecchio. I suoi numeri stagionali sono i peggiori di carriera, a parte l’anno da matricola Nba. 12.7 punti, 3.2 rimbalzi, 2.6 assist. Però tira col 38% da 3 punti e ha fama di super tiratore, e questo conta nell’Nba del 2024, basata sulle spaziature offensive. Ha il contratto in scadenza, da 18.6 milioni di dollari. Per cui viene via dall’Indiana per due euro bucati o poco più. Chi cerca un tiratore deve solo mettersi in fila e prendere il numerino, o meglio il numero dei Pacers. Però legga bene le avvertenze: può funzionare solo con difensori di perimetro vicini, altrimenti diventa una tassa su quella metà campo.?

JERAMI GRANT (Ala, Portland Trail Blazers)

?29 anni, trenta a marzo. I numeri individuali sono ghiotti, ma ingannevoli. 21.4 punti per partita tirando col 46% dal campo, con oltre il 41% dalla lunga distanza. Ma è solo la punta di un iceberg: la sua squadra, Portland, è 11 vinte e 29 perse, penultimo record della Western Conference. A Rip City ha dimostrato di non “spostare” nulla a livello di risultati, da riferimento offensivo. Ma da terza/quarta opzione d’attacco darebbe una grossa mano altrove. Solo che ci sono 132 milioni garantiti nel suo contratto quadriennale. Qualcuno si prenderà il rischio, qualcun altro “passerà” considerandolo un azzardo.?

ANDREW WIGGINS (Ala, Golden State Warriors)

Menzione d’onore per Tyus Jones, il regista dei Washington Wizards in scadenza di contratto, primo in Nba nel rapporto assist/palle perse. Un’occasione per tutti, almeno nell’immediato. Ma nello scegliere come completare la cinquina di nomi di mercato conta il sangue blu di Wiggins, scelta n.1 del Draft 2014 e campione Nba due stagioni fa, decisivo per i Dubs. Compirà 29 anni in febbraio, in teoria l’età giusta. Il problema è capire quanto “fuoco” gli sia rimasto dentro. Una delle delusioni più grosse della pessima stagione dei Warriors, sinora. Appena 12 punti per partita, 4.2 rimbalzi. Ha fatto avanti e indietro tra quintetto iniziale a panchina per Coach Kerr. Tira col 42.2% dal campo, la percentuale più bassa di carriera. Però resta atleta superbo che può segnare dalla media distanza, attaccando il canestro e in post basso. E difendere su tanti avversari. Il problema è l’agonismo, la voglia di vincere. Se la ritrova, torna a splendere. Chicago e Portland potrebbero scommetterci come contropartita di LaVine o Grant.?