Nba
Da Bird a Ginobili: quando il draft diventa un colpaccio
Il conto alla rovescia continua. Ci siamo quasi, al Draft 2019, in programma al Barclays Center di Brooklyn il 20 giugno, nella notte italiana tra gioved¨¬ e venerd¨¬. Prima di catapultarci sulla cronaca, con le ultime indiscrezioni, c’¨¨ tempo per una retrospettiva. Per raccontare i colpi migliori di tutti i tempi, al Draft. Scintille di successi e dinastie. Il Draft non ¨¨ una scienza esatta, comunque. E servono almeno due anni, quelli di durata dei contratti milionari comunque garantiti per le prime 30 chiamate, per avere riscontri attendibili sul valore reale dei prospetti universitari o internazionali. A volte persino l’anno da matricola ¨¨ ingannevole, basti osservare le traiettorie professionali di Tyrekee Evans e Carter Williams, rookie dell’anno rispettivamente nel 2010 e 2014, e ora uno squalificato e l’altro ai margini dell’Nba di prima fascia. Ripercorriamo le migliori chiamate di sempre, ispirazioni per le franchigie che sceglieranno a New York. Avvertenze: non sono citate le prime 5 chiamate perch¨¦ ¨¨ ovvio che abbiano prodotto fenomeni. Qui valutiamo i migliori “furti” di sempre. E a parte la doverosa eccezione per Doctor J, facciamo partire le valutazioni dal 1976, l’anno dell’accorpamento dell’ABA da parte dell’NBA.
NUMERO 6 LARRY BIRD – Larry “legend”, icona dei Boston Celtics, fu scelto con la chiamata n 6 al Draft del 1978. Il resto ¨¨ storia. Uno dei pi¨´ grandi di sempre.
NUMERO 7 STEPH CURRY – Draft 2009. Arrivava dal piccolo college di Davidson, da sottovalutato. Golden State puntando sui di lui ha cambiato la storia del gioco.
NUMERO 8 ROBERT PARISH – Draft 1976. The Chief, il capo, con tante scuse per Aminu, ¨¨ stato un lungo tanto straordinario quanto longevo. Simbolo dei Celtics.
NUMERO 9 DIRK NOWITZKI – Il tedescone viene scelto al Draft 1998. Nemmeno Dallas s’immaginava su cos’avesse messo le mani. Miglior europeo di sempre?
NUMERO 10 PAUL PIERCE – Il Capitano e la Verit¨¤, l’uomo che ha riportato il titolo Nba a Boston. Draft 1998, scelto dopo Dirk…Con Olowokandi numero 1…
NUMERO 11 REGGIE MILLER – Draft 1987. L’emblema del tiratore, prima di Ray Allen e Steph Curry. Simbolo degli Indiana Pacers. Gli sberleffi con Spike Lee…
NUMERO 12 JULIUS ERVING – Lui merita l’eccezione alla regola. Draftato nel 1972, arriva in Nba solo nel 1976. Ma poi lascia un segno indelebile.
NUMERO 13 KOBE BRYANT – Chi preferisce Karl Malone ha le sue ragioni, ma gli preferiamo il Mamba di un’incollatura. Draft 1996. Simbolo senza et¨¤ dei Lakers.
NUMERO 14 CLYDE DREXLER – Draft 1983. Imperversa a Portland, vince a Houston. “The glide” uno dei primi atleti supremi e spettacolari in Nba. NUMERO 15 KAWHI LEONARD – S¨¬, Steve Nash (1996) e Giannis (2013) non sarebbero risposte sbagliate, ma quella giusta (2011) ¨¨ l’Mvp delle Finals 2019.
NUMERO 16 JOHN STOCKTON – Draft 1984. Il primatista per assist/palle rubate Nba di ogni epoca viene scelto da Gonzaga. Point guard vintage: migliorava tutti.
NUMERO 27 DENNIS RODMAN – Il “Verme” viene draftato nel 1986. Rimbalzista irreale, vincente naturale. E si portava in camera Madonna, ai tempi.
NUMERO 28 TONY PARKER – “Pesca” dorata per San Antonio, al Draft 2001. Allora gli Spurs pensavano all’ingaggio di Kidd, poi invece il francesino…
NUMERO 57 MANU GINOBILI – Cosa aggiungere? Difficile ottenere di pi¨´ con meno, per gli Spurs. Manu nel 1999 era gi¨¤ un fenomeno in Italia. Eppure…
MENZIONI D’ONORE
¡ª– Joe Dumars alla 18, Alex English alla 23, Latrell Sprewell alla 24, Toni Kukoc alla 29, Jimmy Butler alla 30, Draymond Green alla 35, Nikola Jokic alla 41, Marc Gasol alla 48, Drazen Petrovic alla 60 e Bill Laimbeer alla 65 sono stati affaroni. Poi c’¨¨ chi ha fatto una super carriera da mai draftato. Su tutti: John Starks, leggenda dei Knicks, e Ben Wallace, mostro sacro Pistons. Perch¨¦ il Draft non ¨¨ una scienza esatta...
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