Dimenticatevi la New Orleans di Anthony Davis. Squadra ai margini, disfunzionale e aggrappata a un gigante troppo solo. Con AD in partenza destinazione Lakers, i Pelicans volteranno pagina grazie a Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart e 3 prime scelte, le contropartite in arrivo da Los Angeles. Un gruppo a cui presto si unir¨¤ anche Zion Williamson, quasi certamente il fenomeno per cui NOLA spender¨¤ la prima chiamata assoluta al draft di gioved¨¬. Nella Big Easy qualcosa sta per cambiare: il football e i Saints sono la religione, ma questi Pels sembrano destinati a prendersi un nuovo posto nel cuore della citt¨¤…
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Dall’inferno al paradiso, i nuovi Pelicans vogliono volare senza Davis
Con AD ai Lakers, i Pelicans volteranno pagina grazie a Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart e 3 prime scelte, le contropartite in arrivo da Los Angeles. Un gruppo a cui presto si unir¨¤ anche Zion Williamson
Inferno
¡ª140 giorni: tanti ne sono passati dal fatidico 28 gennaio, quando Anthony Davis ha fatto sapere al mondo intero di voler abbandonare New Orleans chiedendo ufficialmente di essere ceduto via trade. I Pelicans, da quel momento, hanno sfiorato il baratro: un piccolo mercato che stava per perdere la sua superstar. Ma, nel momento pi¨´ buio, ecco arrivare il riscatto, in perfetta linea con l’epica USA. Il primo passo per uscire dalla crisi ¨¨ stato quello di firmare David Griffin come nuovo plenipotenziario. Mossa audace e, come vuole il detto, accompagnata dal colpo di fortuna in Lottery che ha regalato la prima chiamata assoluta al draft. Un pacco dal quale uscir¨¤ quasi sicuramente il fenomenale Zion Williamson. Al resto, ovviamente, ci ha pensato il lavoro di Griffin che non ¨¨ riuscito trattenere Davis ma ¨¨ stato capace di ottenere in cambio Lonzo Ball, Brandon Ingram, Josh Hart e 3 scelte al primo giro del Draft (tra cui la 4 del 2019). Esattamente quello che serviva: giocatori giovani ma gi¨¤ pronti a dare un importante contributo e una sfilza di prospetti per assicurarsi un futuro brillante.
Purgatorio
¡ªI Pelicans sono ancora un cantiere aperto, ma il gruppo degli ex gialloviola che approder¨¤ presto a New Orleans getter¨¤ delle solide basi per il futuro. Brandon Ingram, superati i problemi di salute (dopo un’operazione al torace che ha permesso di rimuovere i coaguli di sangue nel braccio), pu¨° riprendere il lavoro da dove lo aveva lasciato lo scorso 3 marzo, momento dello stop. Il 21 enne ex Duke ha qualit¨¤ d’¨¦lite che gli hanno permesso di viaggiare a 18.3 punti e 5.1 punti a uscita la scorsa stagione, da secondo violino dei Lakers di LeBron James. Lonzo Ball si affiancher¨¤ a Jrue Holiday per dare vita a un backcourt energico e molto rognoso in difesa. La spina dorsale dei nuovi Pelicans si completer¨¤ al draft di gioved¨¬, quando metteranno il cappellino in testa a Zion Williamson, gi¨¤ fenomeno mondiale e giocatore-unicorno dalla selvaggia forza fisica e. Un mix perfetto per il gioco veloce e all’avanguardia di coach Alvin Gentry, che potr¨¤ contare anche su Josh Hart, giocatore tutto duttilit¨¤ e funzionalit¨¤.
Paradiso
¡ªManca ancora qualcosa per il definitivo rilancio di New Orleans. La dirigenza deve innanzitutto sciogliere il nodo relativo a Julius Randle, che ha rifiutato la player option da 9 milioni e tester¨¤ la free agency in cerca di un nuovo contratto per monetizzare dopo la miglior stagione in carriera (21.4 punti e 8.7 rimbalzi a partita). L’obiettivo numero 2 ¨¨ trovare un vero lungo da affiancare a Williamson e dei tiratori: la coppia Ball-Holiday, infatti, ¨¨ tanto elettrizzante quanto limitata dall’arco, cosa che manderebbe in tilt le spaziature di coach Gentry. I Pelicans, per¨°, si sono regalati anche una buona dose di flessibilit¨¤, soprattutto perch¨¦ Ball e Ingram hanno ancora i rispettivi contratti da rookie e le future prime scelte possono far gola a tanti, in chiave trade. Insomma, a New Orleans ovunque si guardi c’¨¨ speranza: i Pels sembrano davvero pronti a spiccare il volo. Destinazione playoff…
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