I Rockets rispondono alla brutta sconfitta di gara-1 di queste finali a Ovest con una prova di grande personalit¨¤, trascinati da Harden, Gordon e Tucker
I Rockets rispondono con personalit¨¤ alle critiche arrivate dopo la brutta prestazione offerta in gara-1 e nel secondo match della serie dominano i Warriors, lanciando un chiaro messaggio alla Nba: considerare Golden State gi¨¤ alle Finals ¨¨ alquanto prematuro. La squadra texana gioca una partita devastante a livello offensivo, limita le troppi “iso” di gara-1, fa girare il pallone con intelligenza in attacco e soprattutto trova un contributo importante da parte di giocatori complementari, Gordon e Tucker su tutti. Golden State per una sera veste i panni dei Cavaliers con un solo giocatore, Durant, che si carica sulle spalle l’attacco senza ricevere collaborazione da parte dei compagni, e difende senza la giusta intensit¨¤ e disciplina. I Rockets accelerano nel finale del primo quarto per poi prendere il controllo della gara nella seconda frazione. La produzione di un eccellente Gordon dalla panchina fa la differenza, ma anche Tucker e Ariza danno un contributo fondamentale alla causa.
la partita —
Si capisce fin dalla prime battute che rallentare Kevin Durant sar¨¤ un’impresa per la squadra texana. KD trova il canestro con troppa facilit¨¤, i Rockets per¨° in attacco mostrano subito una pallacanestro diversa rispetto a gara-1. Meno uno contro uno, pi¨´ movimento di palla con conseguenti buoni tiri. Harden si fa sentire e con l’ingresso di Gordon il match cambia. Houston, aiutata dai tanti turnover di Golden State (ben sette nel primo quarto), piazza un parziale di 10-0 e prende possesso del match. I Rockets tengono il piede sull’acceleratore anche nel secondo periodo. Arrivano i punti di PJ Tucker, e piovono le triple, anche dall’alto quoziente di difficolt¨¤, di Ariza, Gordon e Harden, dall’altra parte il solo Durant prova a tenere li i Warriors. Curry e Thompson faticano, Houston cos¨¬ arriva all’intervallo avanti di 14 lunghezze. I Rockets mettono quattro giocatori a referto in doppia cifra nel primo tempo, i Warriors il solo Durant. Chi aspetta la risposta di Golden State nel terzo quarto resta deluso. KD prova da solo a risolvere i problemi dei Warriors ma non basta. Gli sprazzi di Curry (che alla fine chiude con 1/8 dalla lunga distanza) sono poca cosa, dall’altra parte Tucker e Harden continuano a fare male alla distratta difesa dei campioni in carica. Houston allunga, tocca il +19 nel finale del terzo periodo e prova a dare la spallata decisiva al match. Cinque punti di Curry a inizio quarto periodo sembrano poter dare speranze ai Warriors che rientrano al -11 a 8’17’’ dalla sirena, Houston per¨° risponde con personalit¨¤, segna 11 punti consecutivi e torna a distanza di sicurezza. Il pi¨´ e’ fatto, Steve Kerr alza le braccia e a 5’18’’ dalla fine toglie i suoi titolari dando ufficialmente inizio al garbage time.
Houston: Harden, Gordon 27, Tucker 22, Ariza 19, Paul 16. Rimbalzi: Capela, Harden 10. Assist: Paul, Ariza 6.
Golden State: Durant 38 (10/15, 3/7), Curry 16. Rimbalzi: Curry 7. Assist: Curry 7.
Houston: Harden, Gordon 27, Tucker 22, Ariza 19, Paul 16. Rimbalzi: Capela, Harden 10. Assist: Paul, Ariza 6.
Golden State: Durant 38 (10/15, 3/7), Curry 16. Rimbalzi: Curry 7. Assist: Curry 7.
Simone Sandri
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