Gli Spurs vincono in rimonta grazia alle prova di Belinelli, migliore marcatore della squadra di coach Popovich. Lo sloveno incanta ancora ma alla fine deve arrendersi. Gallinari spento e Clips in crisi: i Jazz dilagano a Los Angeles
DALLAS-SAN ANTONIO 101-105
Non basta il solito Doncic, San Antonio nonostante una partenza da incubo raddrizza il match nella ripresa grazie alla produzione fondamentale di Marco Belinelli per poi vincerlo nel finale. L’azzurro rientra dopo aver saltato la sfida con gli Hornets a causa di un problema al ginocchio sinistro e firma 17 punti, chiudendo il match come miglior marcatore della squadra ospite. Luka Doncic invece griffa l’ennesima prestazione da applausi e per la quinta gara consecutiva mette e a referto almeno 25 punti, l’ultimo rookie a produrre una striscia del genere ¨¨ stato un certo Steph Curry (nel 2010). Dallas parte alla grande. Eccellente movimento di palla, con Doncic a dettare legge, e pioggia di triple. Gli Spurs non riescono a trovare risposte difensive e vanno in tilt. Matthews e Kleber con i loro canestri pesanti spingono i Mavs al parziale di 12-0 che li porta sul 23-4, a interrompere il dominio di Dallas ci pensa Beli con la sua solita tripla in equilibrio precario, San Antonio prova ad alzare la testa ma Dallas tiene botta e chiude il primo quarto avanti 30-25 dopo aver tirato con 7/11 dalla lunga distanza.
difesa e misure —
Nella seconda frazione la difesa degli Spurs prende finalmente le misure. In attacco Gay e Mills fanno quanto basta per tenere gli ospiti in scia, Dallas comunque al riposo e’ avanti 56-45. Nel terzo quarto la musica cambia. San Antonio esce con il piglio giusto dagli spogliatoi e con la produzione di Rudy Gay riprende i Mavs. Doncic e l’eterno Dirk Nowitzki per¨° riaccendono l’attacco di Dallas nei minuti finali della frazione ma ci pensano Beli e Mills a rispondere a dovere. Il layup dell’azzurro in apertura di quarto periodo cos¨¬ pareggia i conti (80-80). Inizia un altro match con l’intensit¨¤ che sale in maniera esponenziale. San Antonio prova a piazzare il break decisivo e arriva al +6 a 5’34’’ dalla sirena, due canestri di Doncic e uno splendido assist dello sloveno chiuso dalla schiacciata di Jordan per¨° permettono ai Mavs di riagganciare gli ospiti. Ci pensa Bertans dalla lunga distanza a 1’41’’ dalla fine del match a riportare definitivamente in vantaggio gli Spurs, i liberi di Marco Belinelli nei secondi finali poi sigillano il successo per la squadra di Gregg Popovich.
DALLAS: Doncic 25 (7/12, 3/9, 2/2 tl), Matthews 13, Finney-Smith 12. Rimbalzi: Jordan 9. Assist: Doncic 8.
SAN ANTONIO: BELINELLI 17 (2/3, 3/8, 4/4 tl) con 2 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero, 1 turnover in 23’57’’. Gay 14 (6/11, 2/2tl), DeRozan 14 (6/13, 2/2 tl), Mills 14 (1/3, 4/10). Rimbalzi: Poeltl 7. Assist: DeRozan 9.
LA CLIPPERS-UTAH 109 -129
I Clippers (24-20) cadono ancora in casa per mano dei Jazz (25-21) e registrano la quarta sconfitta consecutiva, sesta delle ultime nove, che apre ufficialmente la crisi. Preoccupante il linguaggio del corpo degli uomini di Rivers prigionieri di una crisi tecnica da cui sembrano non riescano ad uscire. La squadra che aveva sorpreso tutti a inizio stagione per energia e forza del collettivo sembra una lontana parente con tanta confusione in campo e anche in panchina dove il coaching staff non riesce a trovare soluzioni limitandosi a ridurre le rotazioni.
problemi clips —
Era una partita fondamentale per le ambizioni Clippers con Utah che si presenta reduce da quattro vittorie consecutive e in un gran momento di forma. Non pu¨° esserci avversario peggiore in questo momento per gli uomini di Rivers che sembrano aver perso la brillantezza atletica dei primi mesi di stagioni e pagano le debolezze sotto canestro. Gli incubi si materializzano subito in un primo quarto dominato dagli uomini di Snyder (31-22 Utah) che comandano il ritmo e hanno troppa facilit¨¤ a prendere il tiro desiderato ogni azione. La gara si accende nella seconda frazione con parziale e contro parziale immediato: Utah scappa a pi¨´ tredici con Korver preciso dalla distanza ma la premiata ditta Harrell Williams ricuce lo strappo attaccando in pick n roll con efficacia il pitturato (41-41 a 4’23”). Gallinari viene colpevolmente ignorato in attacco, non coinvolto fin dall’inizio senza motivo, e il giocatore italiano perde ritmo in un primo tempo dove segna solo una tripla su cinque tiri e in generale non riesce ad entrare in partita. All’intervallo i Clippers sono sotto 56-49 con Harris/Gallinari che combinano 2/11 dal campo e Mitchell (14 punti) e Gobert (10 rimbalzi) protagonisti.
dominio jazz —
Il terzo quarto ¨¨ un copione gi¨¤ visto che si ripete con drammatica puntualit¨¤ nelle ultime quattro partite con i Clips che alla prima spallata affondano e non hanno la forza di reagire. Cos¨¬, quando Mitchell segna in penetrazione il massimo vantaggio (72-57 a 6’15” terza frazione) sullo Staples cala il silenzio che ¨¨ pi¨´ che altro rassegnazione. A complicare i piani di LA ¨¨ la serata no di Gallinari (2/9 nel secondo tempo) e una generale difficolt¨¤ nell’attaccare l’area dove Gobert domina in lungo e largo (23+22) e con la sua presenza disturba ogni tentativo al ferro risultando decisivo. Il resto lo fanno Mitchell e la difesa Jazz che chiude ogni linea frustrando il gioco avversario e spegnendo l’energia di Williams. E’ una gara senza storia, Utah chiude a pi¨´ sedici la penultima frazione (88-72) e controlla agevolmente gli ultimi dodici minuti portando a casa con autorit¨¤ una partita mai in dubbio e pi¨´ semplice del previsto. I Jazz, che da qui alla fine della regolar season hanno un calendario semplice, si candidano con prepotenza ad entrare nelle prime quattro a ovest con un gruppo profondo e di grande talento dove Mitchell ¨¨ il perfetto finalizzatore.
LA CLIPPERS: GALLINARI 9 (1/8 da due, 2/6 da tre, 1/2 tl, 4 rimb, 1 assist in 34’04”), Williams 23, Harris 17. Rimbalzi: Harrell 7. Assist: Williams 6 UTAH: Mitchell 28 (10/17 da due, 0/5 da tre, 8/8 tl), Crowder 23, Gobert 23. Rimbalzi: Gobert 22. Assist: Ingles 8
Sandri-Pisani
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