I verdetti di due settimane di mercato estivo, con Golden State bicampione in carica che ha aumentato la distanza dalle rivali
Due settimane e l’Nba ¨¨ stravolta. Non irriconoscibile, ma decisamente diversa rispetto a quando la free agency ¨¨ iniziata. Un esempio? LeBron James adesso gioca nella Western Conference. Ecco le sentenze del mercato, aspettando gli ultimi botti (Kawhi Leonard, Carmelo Anthony, Clint Capela e le decisioni sul futuro di Manu Ginobili e Dwyane Wade).
Kevin Durant e Steph Curry, ancora colonne dei Warriors. Epa
warriors ancora i pi¨´ forti —
Golden State ¨¨ sempre pi¨´ la squadra da battere. Con DeMarcus Cousins i bicampioni in carica si sono addirittura rinforzati, prendendo l’unico tipo di giocatore che mancava nel loro incredibile arsenale di talento. Vero che Boogie torner¨¤ nel 2019, ma la sua voglia di riscatto unit¨¤ alla capacit¨¤ dello spogliatoio di Golden State di redimere casi umani (JaVale McGee ha vinto due titoli e Nick Young ha superato la paura dei delfini con un anello) sono garanzia di successo. E non ¨¨ che le rivali, Houston in testa, si siano avvicinate...
lakers di lebron non da titolo —
LeBron James non ha trasformato i Lakers in una squadra da titolo. Certo, aver firmato il pi¨´ forte del pianeta permette ai gialloviola di fare un enorme passo avanti verso il ritorno alla rispettabilit¨¤ iniziato quando Magic Johnson ¨¨ stato nominato presidente, ma Golden State e il meglio che l’Nba ha da offrire resta ancora lontano. La novit¨¤ rispetto al passato ¨¨ che King James ha firmato un quadriennale: segno che i Lakers per lui sono un progetto a lungo termine, non un esperimento da rivedere di anno in anno, assicurandosi che rimanga competitivo, come sono state le ultime quattro stagioni a Cleveland
LeBron James, 33 anni, nuova stella dei Lakers. Epa
l’ovest fa paura, l’est... —
La differenza tra le due conference ¨¨ abissale, ormai dannosa. Il trasloco di LeBron a Los Angeles ha tolto all’Est quel macigno che permetteva che la bilancia rimasse quasi in equilibrio. Adesso pende decisamente verso Ovest, dove si fa fatica a stilare i 12 per l’All Star Game senza lasciare fuori fenomeni potenzialmente da mvp. Nella Eastern Conference invece si fa fatica a scegliere il migliore... per mancanza di candidati (Giannis Antetokounmpo? Joel Embiid? Kyrie Irving?). Ma non aspettatevi un passaggio ai playoff col formato 1-16 tanto presto: l’Nba sta monitorando, ma cambiare la postseason (aggiungendo molti pi¨´ viaggi in un momento in cui la Association mette il riposo dei giocatori al primo posto) significa cambiare il calendario della regular season. E non ¨¨ semplice.
la maledizione dei restricted —
Non ¨¨ un buon momento storico per essere restricted free agent. Chiedete a Clint Capela e Marcus Smart per conferma: sono ancora sul mercato. E’ questione di regolamento: le squadre che li hanno avuti nei primi anni di carriera giocano al ribasso, consapevoli che possono tenere i giocatori pareggiando qualsiasi offerta e che le squadre eventualmente interessate devono tenere il proprio cap bloccato per 48 ore. E cos¨¬ le richieste dei giocatori restano inascoltate: Capela vorrebbe 25 milioni l’anno e Houston gliene ha offerti 15; Smart non ha ancora parlato con Boston e non trova nessuno che gli faccia un’offerta attorno ai 15 milioni l’anno che pensa di meritare. Jabari Parker ¨¨ l’unico che ha cambiato squadra (biennale da 40 milioni con Chicago solo dopo che Milwaukee ha deciso di lasciarlo andare); Aaron Gordon l’eccezione che conferma la regola: quadriennale da 84 milioni con i Magic concordato al via del mercato. C’¨¨ qualcosa da cambiare?
aspettando il 2019 —
Niente spese pazze, perch¨¦ il 2019 sar¨¤ una free agency troppo ghiotta per farsi trovare impreparati. Gli stessi Lakers, piazzato il colpo pi¨´ importante dell’estate, hanno circondato LeBron con guerrieri che lo scorteranno per un anno, tenendosi lo spazio per poter offrire un massimo salariale a partire dal primo luglio 2019. Sul mercato ci saranno, potenzialmente, Kevin Durant, Kawhi Leonard, Klay Thompson, DeMarcus Cousins, Marc Gasol, Jimmy Butler e tanti altri. Meglio risparmiare e farsi trovare pronti...
Davide Chinellato
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