Lo spagnolo sbarcato nella citt¨¤ di Elvis nel 2001 ha lasciato un ricordo indelebile portando Memphis ai playoff per la prima volta nella sua storia. Nonostante un doloroso addio
Pau Gasol, oggi 38 anni, a Memphis tra il 2001 e il 2008. Ap
Mani da pianista, piedi da ballerino e portamento da elegantissimo torero. Se si potesse fare un approfondito esame ai raggi X a Pau Gasol, dal suo verdetto “medico” uscirebbero tutte le qualit¨¤ di cui, nel 2001, si sono innamorati i Memphis Grizzlies. Un giocatore capace di cambiare le sorti di una franchigia, facendo conoscere ai tifosi per la prima volta nella loro storia le glorie della postseason, al posto del relax della vacanza anticipata. Un rapporto che, per¨°, si ¨¨ interrotto nel bel mezzo della stagione 2007-08, quando Pau ha preso la via di Los Angeles, sponda Lakers, per lasciare spazio al “fratellino” Marc. Ma il doloroso divorzio non ¨¨ stato sufficiente a spezzare l’amore tra il genio di Barcellona e i Grizzlies: perch¨¦, anche oggi, a distanza di 10 anni ¨¨ ancora Pau il Gasol pi¨´ rappresentativo della franchigia della citt¨¤ di Elvis.
l’inizio —
Sulle Ramblas di Barcellona Gasol ¨¨ considerato un prodigio e un figlio prodigo. Nato e cresciuto in citt¨¤, Pau, debutta nella Liga spagnola nel 1999 a 19 anni, portando la canotta blaugrana. Bastano 2 anni per farsi conoscere anche oltreoceano. Nel 2001 arriva la chiamata dalla Nba: via draft, scelto alla numero 3 da Atlanta ma spedito la stessa sera via trade a Memphis. ? qui che la favola di Pau ha inizio. La sua prima stagione ¨¨ da incorniciare, almeno a livello personale. Il suo impatto ¨¨ enorme, il migliore dell’intera sua classe di rookie: 17.6 punti, 8.9 rimbalzi, 2.7 assist e 2.1 stoppate di media in 36.7 minuti gli valgono la nomina di matricola dell’anno, per la prima volta nella storia della Lega assegnata a un giocatore straniero.
momento top —
L’anno della definitiva consacrazione individuale di Pau arriva nel 2006. I numeri delle sue prestazioni personali si impennano: per la prima volta in carriera lo spagnolo supera i 20 punti di media (20.4), il tutto impreziosito da 8.9 rimbalzi e 4.6 assist (career high), a dimostrazione delle sue infinite dote offensive. Il sigillo ufficiale sulla sua stagione arriva a febbraio, con la sua prima convocazione per l’All-Star Game. Ora Pau ¨¨ ufficialmente nell’Olimpo delle superstar della Lega. I suoi Grizzlies, intanto, continuano a beneficiare dell’effetto Gasol: dopo aver regalato loro il primissimo viaggio in postseason della storia della franchigia nel 2004, Pau continua a fare da trascinatore, centrando la terza partecipazione consecutiva ai playoff. Purtroppo per Memphis, per¨°, questo coincider¨¤ con la terza eliminazione consecutiva al 1¡ã turno, senza nemmeno una gara vinta. l’addio —
La fine ¨¨ lenta e dolorosa. Qualcosa si rompe al termine della super stagione del 2006. Prima del rapporto coi Grizzlies, per¨°, a fare crack ¨¨ la mano di Pau. Durante il Mondiale con la sua Spagna Gasol si frattura il quinto metatarso della mano destra ed ¨¨ costretto a rimanere fuori per le prime 22 gare del 2006-07. I Grizzlies, senza di lui, affondano e l’allora g.m. Chris Wallace capisce che ¨¨ necessaria una rivoluzione: la mette in atto il primo febbraio 2008, quando Pau prende la via dei Lakers in una trade che coinvolge Kwame Brown, Javaris Critterton, Aaron McKie e i diritti di Marc Gasol (in quel momento ancora in Spagna), oltre a quelli per scelte al primo giro del Draft dal 2008 al 2010. Pau ai Lakers, assieme a Kobe Bryant, metter¨¤ 2 anelli da campione al dito.
i numeri —
In 6 stagioni e mezzo a Memphis Gasol iscrive il suo nome nella leggenda infilando 8966 punti (18.8 di media), strappando 4096 rimbalzi (8.6) e regalando 1473 assist (3.2).
trionfi —
Pochi, quelli in maglia Grizzlies. Rookie dell’anno nel 2001-02, All-Star nel 2006 e 3 apparizioni ai playoff 2004, 2005 e 2006 senza vincere nemmeno una partita. La gloria, Pau, la conoscer¨¤ in maglia Lakers…
Andrea Grazioli
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