Derrick Rose, 25 anni, prima scelta assoluta nel draft 2008. Ap

Derrick Rose è rimasto a riposo per un dolore a un ginocchio nell'esordio sudamericano dell'Nba a Rio De Janeiro, dove i Chicago Bulls hanno battuto i Washington Wizards 83-81. Quello arrivato a poche ore dalla palla a due per la delusione dei 13.635 spettatori dell'HSBC Arena è uno stop in via del tutto precauzionale, come tanti altri, ma ovviamente il precedente della telenovela sul suo rientro non avvenuto la scorsa primavera ha già fatto scattare critiche e speculazioni su questa decisione. A fermare Rose è stato un lieve dolore al ginocchio sinistro, quello operato. “E' solo la terza partita di preseason – ha detto a riguardo il vicepresidente dei Bulls, John Paxson -, sappiamo che non c'è alcun problema strutturale di cui preoccuparsi ma abbiamo preferito agire con molta prudenza. L'avremmo fatto con chiunque altro”. Solo giovedì Rose aveva confidato di sentirsi bene e in forma, rinfrancato dalle due buone uscite con Indiana e Memphis (13 punti in 20' in entrambe le gare). Mercoledì allo United Center c'è Detroit: il suo recupero andrà valutato giorno per giorno.

ci pensa Taj Gibson — A dispetto del risultato finale, Chicago (priva anche di Noah per un problema all'inguine) ha praticamente sempre avuto il controllo di una partita bruttina, con qualche giocata da highlights ma dalle basse percentuali: a guidare i Bulls sono stati l'ottimo Taj Gibson di questo inizio di preseason, 18 punti con percorso netto nel primo tempo (5/5), e Luol Deng (14), mentre il rookie Marquis Teague non ha ripagato la fiducia concessagli da Thibodeau in assenza di Rose. Nei Wizards tanta discontinuità: male John Wall (1/9 al tiro e 4 perse), non sono bastate le fiammate di Bradley Beal (16), Martell Webster (15) e nemmeno l'ultima del rookie Glen Rice jr., 10 punti uscendo dalla panchina portando anche temporaneamente Washington in vantaggio. Non memorabile nemmeno la serata del brasiliano Nenè, 5 punti e 6 rimbalzi ma soprattutto tanti fischi per il suo rifiuto alla Nazionale verdeoro.

Blake Griffin, 24 anni, è legato ai Clippers fino al 2018. Ap

travolgenti Clippers — Chi i problemi al ginocchio li ha invece superati in tempo è Blake Griffin, regolarmente in campo a Salt Lake City nella seconda vittoria in preseason dei Clippers di Doc Rivers. E nel travolgente 106-74 a Utah l'ex coach dei Celtics può pescare tante note positive, a partire da un'altra prova sontuosa del nuovo leader difensivo, DeAndre Jordan: per lui 14 punti e 7 rimbalzi ma soprattutto 6 stoppate, tutte in un primo tempo dove Los Angeles aveva già messo venti lunghezze tra sé e Utah. Bene tutto il reparto lunghi, con Griffin che nei 12 punti vi ha messo anche tre piazzati dai sei metri ed un Mullens da un punto al minuto (15 in 15'), ed impeccabile la regia della coppia Paul-Collison, 20 assist in due con la complicità della difesa dei Jazz. Corbin dovrà lavorare parecchio, specie sulla transizione difensiva, per evitare di subire certe percentuali: vedi gli 11 canestri da sotto concessi in un 1° tempo dove i Clippers avevano già assistito 18 dei 22 canestri realizzati, o l'11/22 da tre punti che ha messo le ali alla squadra di Rivers. E nella magra serata di Utah, c'è anche la beffa dell'infortunio al rookie Trey Burke, che nel 2° quarto è uscito con l'indice della mano destra fratturato. Da salvare solo il redivivo Jefferson, 13 punti e 8 rimbalzi, e un John Lucas III che piace per tiro e intraprendenza.