Celtics, ecco i soprannomi
Sono tutti targati Garnett

Kevin Ganett (sin) incita i com

Jared Sullinger è "Sully". Dionte Christmas è "Temple", dal nome dell’università che ha frequentato, e Kevin Garnett ha dichiarato che il soprannome di Fab Melo è "Melo", perché "preferisco non chiamare una persona Fab (diminituvi in inglese di favoloso ndt)". È tempo di soprannomi per i rookie dei Boston Celtics, gentile omaggio di un uomo noto lui stesso come "KG" o "The Big Ticket": Garnett ha voluto chiarire che lo fa solo per essere affettuoso, e non perché sente la necessità di imparare i nomi dei suoi nuovi compagni, come succede a molti veterani sia nel basket sia negli altri sport. "Scegliere un soprannome per i miei compagni è il mio modo di stabilire un legame con loro: il fatto di non chiamarli per nome non è certo una mancanza di rispetto. Ci sono giocatori come me che non rivolgono nemmeno la parola ai rookie". Il roster dei Celtics è ricco di giocatori esperti che stanno invecchiando e la squadra fa ancora molto affidamento su Garnett e Paul Pierce, oltre che sui nuovi acquisti Jason Terry e Jason Collins. Ma la leadership sta passando al 26enne playmaker Rajon Rondo e il gruppo di rookie di quest’anno potrebbe essere il più efficace dal 2004, quando lo stesso Doc Rivers era al suo primo anno sulla panchina dei Celtics.

Dionte Christmas alla Fan Zone di Milano. Ap

happy christmas — Sullinger e Melo sono stati scelti al primo giro del draft, mentre Kris Joseph è stato scelto al secondo giro. (Christmas ha spiegato che Garnett ha soprannominato Joseph "Shawn", "perché gli ricorda un suo conoscente che ha lo stesso nome di battesimo"). "Spesso Kevin mi chiama solo "`Young'un - ha spiegato Sullinger -. Se si pensa che Garnett è uno dei dinosauri della Nba, credo che questo soprannome sia molto positivo per me". Christmas è stato scelto nel 2009 dai Philadelphia 76ers, poi ha giocato in Europa nelle ultime tre stagioni: per questo sarebbe particolarmente soddisfatto di essere chiamato con il suo soprannome da Garnett o dagli altri giocatori dei Celtics quando, dopo gli ultimi tagli, il roster prenderà una fisionomia definitiva. "Il fatto che Kevin mi prenda in considerazione come compagno di squadra e che mostri interesse nei miei confronti è un segno di umiltà da parte sua", ha ammesso Christmas.

Sullinger in azione contro l'EA7. Ciam/Cast

veterani — Anche Sullinger sta facendo tesoro del tempo trascorso con il suo nuovo mentore: come ha spiegato il tecnico Doc Rivers, Garnett sta allenando i lunghi ai margini del training camp della squadra. L’mvp 2004 della Nba sta trasmettendo i suoi insegnamenti a Sullinger e Collins, oltre che ai confermati Chris Wilcox e Brandon Bass: "Ho sempre avuto una predilezione per i veterani: servono a dare un insegnamento positivo ai giovani sull’etica lavorativa da tenere e a far capire loro che devono sapersi guadagnare quello che hanno, senza disperdere il loro potenziale". I Celtics sono rientrati a Boston dopo le amichevoli giocate a Milano e Istanbul e stanotte scenderanno in campo a Hartford, nel Connecticut, contro i New York Knicks per il loro primo test contro un avversario Nba. Sullinger sta cercando di imparare la lezione: "Quando sei un rookie, devi sempre mostrare rispetto nei confronti dei veterani. Devi entrare nello spogliatoio cercando di parlare poco e di pensare solo a giocare a basket".