Jason Kidd, 40 anni, ha giocato 1391 partite in Nba. Ap

Dal campo alla panchina in 10 giorni. Jason Kidd, che il 2 giugno era un giocatore dei New York Knicks, da oggi è il nuovo head coach dei Brooklyn Nets. L'annuncio è stato dato dalla stessa franchigia di proprietà di Mikhail Prokhorov (il miliardario russo che dovrà rinunciare ai suoi propositi di diventare il sindaco di Mosca), che con l'ex play si è accordata per un contratto triennale. "Essere scelto come head coach dei Nets è un'opportunità incredibile - ha detto il 40enne Kidd, veterano di 1391 partite Nba -. E' un ruolo per cui ho studiato a lungo nei miei giorni da giocatore. Le squadre vincenti sono costruite su preparazione, altruismo e disponibilità. Ed è così che voglio allenare questa squadra. Sono veramente eccitato per questa nuova fase della mia carriera".

Il saluto dei Nets a Kidd: "Ciao coach! J.Kidd torna dove deve stare". brooklynnets.com

LA SCELTA DEI NETS — Kidd ha deciso di smettere di giocare il primo sabato di giugno. Il secondo ha bussato alla porta dei Nets offrendosi come allenatore. Lunedì il colloquio, in cui ha impressionato la dirigenza dei Nets per la sua voglia di mettersi in gioco e il suo carisma. Mercoledì l'annuncio, dopo un colloquio di 5 ore tra la dirigenza di Brooklyn e Brian Shaw, il richiestissimo assistente di Indiana che fino all'entrata in scena di Kidd era il favorito numero uno e che era sbarcato a Brooklyn sul jet privato di Prokhorov. Ma il miliardario russo ormai si era fatto conquistare da Kidd: "Ha il fuoco nelle vene ed è quello che ci serve, oltre a una lunga e leggendaria storia con i Nets e la città di New York - sono le parole di Prokhorov scritte nel comunicato ufficiale con cui i Nets hanno annunciato la nomina di Kidd -. Come giocatore ha ottenuto tutto quello che i Nets desiderano. E sono certo che da allenatore ci porterà a quegli stessi obiettivi". Il riferimento di Prokhorov è ovviamente al titolo Nba, che Kidd ha vinto nel 2011 con Dallas dopo averlo sfiorato per due volte con i Nets (k.o. nelle Finals 2002 e 2003) e che il miliardario russo ha promesso entro tre anni a Brooklyn. Con Kidd in panchina, un futuro hall of famer che fino a 10 giorni fa era una delle incognite dei New York Knicks e che non ha nessuna esperienza da allenatore, conta di riuscirci.