I Rockets sferrano l'attacco ai campioni con Paul, Harden e soprattutto Capela: i Warriors non sembrano avere un lungo con cui rispondergli. Ma nessuno ha tanto talento come Kerr nei primi 5
Houston un primo obiettivo l’ha gi¨¤ centrato: si presenta alla sfida con Golden State, con le Finals in palio, come avversaria legittima. Era difficile immaginarlo, dopo l’eliminazione con San Antonio (Leonard k.o.) durante gli scorsi playoff. Allora il General Manager Morey corse ai ripari, e in estate arriv¨° in Texas Chris Paul. Che ha cambiato i risultati e le prospettive dei Rockets, che si presentano alla finale di conference a Ovest col vantaggio campo, frutto della miglior stagione regolare della loro storia di franchigia. Di contorno, rinforzi che hanno fatto la differenza soprattutto in difesa: Tucker, il cattivo della squadra dopo l’addio a Beverley, e Mbah a Moute. Giocatori di sistema, certo, ma perfetti in quello dei texani perch¨¦ duttili, capaci di “cambiare” su quasi tutti gli avversari e in attacco di non rifiutare un tiro “aperto” da 3 punti. Oh, tutto bello, ma ora arriva la verifica pi¨´ probante: quella dei campioni. Che in stagione regolare sono andati a velocit¨¤ di crociera, nella Baia. Pigri come solo le squadre con la pancia piena di successi sanno diventare, penalizzati dall’infortunio di Curry. Appena sono cominciati i playoff, per¨°, i californiani hanno cambiato marcia. E recuperato Steph. Sono una macchina da punti tre le pi¨´ micidiali della storia, con la forza dell’esperienza vincente dalla loro parte. Sulla carta, non solo s’affrontano le due migliori squadre Nba, ma rivali separati da un margine minimo. Golden State vanta il miglior attacco playoff per punti segnati, 110.3 a partita. Houston ¨¨ terza (109.5), dietro a New Orleans. Difesa: Houston (100.1) per punti concessi ¨¨ seconda dietro a Indiana e davanti a Golden State (101.6).
HOUSTON VINCE SE —
Se Capela fa pagare mancanza di un lungo (Green lo ¨¨ di posizione, non di centimetri) del suo livello ai Warriors. Se la panchina texana, che ha pi¨´ punti nella mani dell’avversaria, il cui realizzatore migliore ¨¨ Cook, pi¨´ GLeague che Nba, fa la differenza col terzetto Gordon, Anderson e Green, e persino con Johnson che nel 2017 elimin¨° Paul dai playoff. Se i Rockets mettono in fila 4 gare in cui esondano dal perimetro. Il 46% dei loro tiri in post season ¨¨ da 3 punti: 18.3 a partita rispetto ai 9.3 dei rivali (Curry rientrato di rincorsa).
GOLDEN STATE VINCE SE —
Se gli Hamptons Five giocano da fenomeni sui due lati del campo. Nessuno ha cinque giocatori di questo livello. Se Golden State fa pagare a Harden i limiti difensivi, gli fa spendere energie nella sua met¨¤ campo. Il Barba ai playoff ¨¨ secondo per usage dietro solo a Westbrook: rischia di finire spremuto con la palla in mano, incatenato a pick&roll e isolamenti. I Warriors muovono la palla di pi¨´, primi per canestri assistiti, e con ritmo maggiore. Vinceranno se gli spettri del passato assalgono Harden e Paul. Il Barba ai playoff ha toppato le Finals con OKC ed ¨¨ crollato mentalmente contro San Antonio 12 mesi fa. Al disastro nel finale di gara 5 ha fatto seguito una gara 6 da incubo: 10 punti, 2/11, 6 palle perse. Paul non era mai arrivato a una finale di Conference. Dodici mesi fa ha avuto pure lui i suoi problemi: in gara 7 contro Utah 6/19 dal campo, 1/7 da 3 punti. L’eliminazione che gli ha fatto salutare Los Angeles.
I COACH —
Kerr e D’Antoni sono anzitutto persone brillanti e di buon senso. Kerr ¨¨ stato General Manager di coach D’Antoni a Phoenix e ne ha sottolineato i meriti da antesignano del gioco contemporaneo Nba. Entrambi sanno, da ex giocatori, che la scorciatoia per vincere ¨¨ mettere le stelle nelle condizioni di gioco pi¨´ favorevoli. D’Antoni deve ricordarsi della panchina, Kerr trovare nel cast di supporto un lungo che limiti Capela.
GLI UOMINI CHIAVE —
Green e chiunque si alterni con lui nella marcatura su Capela (forse Looney, ma West, Bell e McGee sono in lizza). Se poi da 3 punti tira come ha fatto con New Orleans (40%) il game/set/match s’avvicina, per i californiani. Gordon ha tirato col 34% sinora in post season. Ma ¨¨ capace di serate incandescenti dal perimetro. Sarebbe il momento giusto per esibirle…
PRONOSTICO —
4-2 Golden State.
Riccardo Pratesi
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