I Rockets partono per vincere il titolo, dopo aver chiuso col miglior record di regular season grazie alle magie di Harden, alla grinta di Paul e al sistema D'Antoni. I Wolves sono gi¨¤ contenti di essere tornati ai playoff dopo 14 anni...
Per Houston vuole essere l’antipasto, per Minnesota la ciliegina sulla torta. La serie di primo turno della Western Conference che mette di fronte la miglior squadra della stagione regolare i Rockets (65-17) e i Wolves, ottavi nel selvaggio West, ma con un rapporto tra vittorie e sconfitte di tutto rispetto: 47-35. I texani puntano all’anello. Da co-favoriti, con Golden State. I Lupi hanno chiuso una stagione di luci e ombre con la qualificazione - col batticuore post “spareggio” con Denver – ai primi playoff degli ultimi 14 anni. L’ultimo atto di una commedia troppo spesso degli equivoci ¨¨ valsa comunque il lieto fine, ma i titoli di coda rischiano di essere di nuovo tinti di nero, se il “testacoda” con Houston dovesse tradursi in una lezione di pallacanestro. Minny non ha (verosimili) ambizioni di secondo turno, ma deve uscirne in maniera dignitosa per non rovinare tutto sul pi¨´ bello.
houston vince se... —
Se la ricetta della casa - pick&roll e triple, per l’appunto il tallone d’Achille degli avversari – diventa il piatto forte per quattro partite consecutive. Perch¨¦ a quel punto si passa direttamente al conto: 4-0.
minnesota vince se... —
Se Harden si presenta coi baffi invece che con la Barba. Se un big in rosso si fa male. Se Butler si rivela uno di quei pugili che contro avversari pi¨´ forti hanno comunque il colpo da k.o. in canna. Se i playoff, come successo nel recente passato, per Houston sono come un taglio di capelli per Sansone. Se Towns si consacra oltre le statistiche. Minny pu¨° vincerne una. Ma servirebbe una versione dei Lupi che non si vede da almeno un mese
i coach —
Mike D’Antoni ¨¨ l’allenatore dell’anno in carica, tra i candidati per il premio 2018. E’ il basket del presente e quello del futuro: triple, spaziature, quintetti “piccoli”, statistiche avanzate. E buon senso. Sa che il modo universale per vincere ¨¨ valorizzare il talento a disposizione. I Rockets giocano per Harden e Paul. Tom Thibodeau pare il basket del passato, come teme chi ha seguito i Timberwolves con attenzione. Sembra rimasto intrappolato in una macchina del tempo, o in una trasmissione di Espn Classic sull’Nba di fine Anni Novanta. Conta su lealt¨¤ e cuore dei pretoriani, Butler e Gibson, che gli hanno probabilmente salvato il lavoro, all’ultimo respiro. Lui rilancia e va all in sulla scommessa Rose, altro fedelissimo.
Quello tra Clint Capela e Karl-Anthony Towns ¨¨ il duello pi¨´ intrigante della serie. Ap
gli uomini chiave —
Il duello Towns-Capela ¨¨ pi¨´ intrigante di quanto possa sembrare. Towns ha mani fatate, atletismo rimarchevole, un repertorio offensivo versatile e completo. Ma la difesa ¨¨ da brividi come nemmeno il clima di Minneapolis. E fatica nelle rotazioni sia sui rollanti del pick&roll, specie quando ¨¨ preso di mira assieme all’altro “torero” Teague, sia sui tiratori dal perimetro, che specie dagli angoli diventano spesso carnefici dei Wolves. Capela non vede il talento di Towns neppure in cartolina, ma ha un motore superiore, ed ¨¨ perfetto incastro per il gioco di Houston. Non si accettano scommesse su quante volte batter¨¤ KAT in transizione, correndo nord-sud per il campo. E poi difende forte: poco elegante, ma ad alto tasso di testosterone.
gara-1 —
Alle 3 italiane della notte tra domenica e luned¨¬.
pronostico —
Houston, 4-0.
Riccardo Pratesi
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