NBA
Ben Simmons ¨¨ tornato a Philadelphia. Il caso resta aperto e gli scenari tutti da scoprire, ma intanto il colpo di scena ¨¨ arrivato. Vedremo come il figliol prodigo sar¨¤ accolto in spogliatoio, dopo la parentesi da polemico separato in casa in attesa di una cessione sinora mai arrivata. I 76ers nella notte italiana hanno giocato, battendo Brooklyn. Erano ben sette le partite in programma, ecco il dettaglio.
Ben Simmons. Si ¨¨ presentato anche lui al Wells Fargo Center, non per giocare, ma per effettuare il test Covid. Dopo due settimane da aventiniano, dopo aver perso oltre un milione di dollari da “scioperante”, dopo aver chiesto uno scambio che non ¨¨ mai arrivato e aver fatto trapelare l’intenzione di fare muro contro muro sino a fine stagione, ha fatto improvvisamente retromarcia. Il caso non ¨¨ per forza rientrato. Resta da chiarire come il gruppo di lavoro, allenatori e soprattutto giocatori, lo accoglier¨¤ nella sostanza, oltre la facciata che dovr¨¤ essere quantomeno possibilista. Embiid, il miglior giocatore, ¨¨ sembrato stizzito, nelle sue ultime dichiarazioni. Morey, il primo dirigente, continuer¨¤ a sondare il mercato in cerca di estimatori, ma sinora ha chiesto la luna in cambio dell’australiano e sono scappati tutti. C’era una partita, a Philly. Contro Brooklyn, altra squadra ambiziosa e con un giocatore al centro di un caso, Irving, che a oggi non potrebbe giocare le partite interne perch¨¦ ha deciso di non vaccinarsi contro il Covid. I 76ers hanno vinto, con Embiid in campo solo 8’ e i sostituiti di SImmons, Maxey e Milton, fuori causa, acciaccati. Korkmaz ha segnato 27 punti. Per i Nets, senza Kyrie, 23 punti di Durant e 21 di Harden, appesantito ma pi¨´ centrato rispetto alla sua prima uscita.
Miami ha vinto tutte le 4 le gare di preseason. L’ultima di misura, con Charlotte. Successi che per una squadra reduce da una stagione storta fanno morale e danno fiducia. C’¨¨ da ripristinare la cultura vincente per tornare sui livelli mentali, di fame di successi, dell’exploit ai playoff 2020. Allora gli Heat arrivarono a giocarsi le Finals. Contro gli Hornets mancava Butler, ma la grinta di Lowry e i progressi offensivi di Adebayo sono stati in bella mostra. Curiosit¨¤: erano contro i gemelli Martin, Caleb (Miami) e Cody (Charlotte), entrambi in quintetto. Per gli ospiti, senza Hayward e Rozier, Ball ha sfiorato la tripla doppia: 19 punti, 9 assist e 8 rimbalzi.
New Orleans. I Pelicans, senza Ingram (recuperabile per il debutto di stagione regolare) e Williamson continuano a non metterci mano. Spazzati via da Utah, stavolta. Hanno concesso 127 punti, non proprio l’atteggiamento giusto, come intensit¨¤, per chi si gioca minuti di rotazione in prospettiva. Alexander-Walker tira ogni volta che gli arriva in mano la palla, e con percentuali indegne: 4/13, stavolta.
Toronto-Houston 107-92 (Anunoby /Achiuwa 17, Brooks 15), Miami-Charlotte 104-103 (Adebayo 18, Bridges 22), Philadelphia-Brooklyn 115-104 (Korkmaz 27, Durant 23), Memphis-Detroit 127-92 (Morant 24, Grant/Diallo 13), Utah-New Orleans 127-96 (Gobert 19, Graham 14), Portland-Sacramento 93-107 (Simons 24, Mitchell 20), LA Clippers-Minnesota 100-128 (Kennard 18, Russell 19).
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