A 33 anni con una squadra meno talentuosa rispetto al passato, James ha trascinato i Cavaliers all'ultimo atto di Conference. Tra lui e le Finals ora c'¨¨ solo Boston
Per pazzesco che possa sembrare, considerato quello che ha fatto nella sua incredibile carriera, quella attuale si pu¨° addirittura definire, almeno fino a questo momento, la miglior postseason di LeBron James. A 33 anni e con una squadra decisamente meno talentuosa rispetto al passato "King" James si ¨¨ caricato sulle spalle i Cavaliers nei primi due turni trascinandoli alla finale della Eastern Conference.
CHE NUMERI —
Statistiche spaziali, 34.3 punti, 9 assist e 9.4 rimbalzi di media tirando con il 55% dal campo, canestri della vittoria allo scadere con conclusioni pazzesche (gara-5 contro Indiana e gara-3 con Toronto), compilation di tiri a bersaglio dal quoziente di difficolt¨¤ assurdo (gara-2 con i Raptors) e naturalmente affidabilit¨¤ assoluta nei momenti pi¨´ caldi delle sfide. Senza dimenticare poi i 45 punti nella decisiva gara-7 contro i Pacers. Un LeBron letteralmente immarcabile capace praticamente da solo di eliminare Indiana per poi ricevere finalmente un po’ di supporto a livello offensivo dai compagni nella serie con i Raptors.
ARRIVANO I CELTICS —
Ora il fenomeno di Cleveland si presenta alla sua ottava finale di conference consecutiva con il vento in poppa e la consapevolezza di poter mascherare con le sue performance tutte le lacune degli attuali Cavs. “Poter giocare le partite importanti nella postseason ¨¨ sempre stato il mio obbiettivo - confessa LeBron James - riuscire a fare grandi cose e a lasciare il segno, quello che in pratica sogni quando inizi a giocare a basket. Essere nella condizione di poter arrivare alle Finals per l’ottava volta consecutiva ¨¨ qualcosa di straordinario”. Mai, almeno nelle ultime stagioni, una squadra di LeBron era sembrata cos¨¬ vulnerabile sulla carta a inizio postseason. Ma James ha fatto capire anche questa volta che fino a quando pu¨° dettare legge, a Est, anche senza un grande supporto, domina ancora lui. Ora ci proveranno gli incerottati Celtics a cambiare il finale di quello che sembra l’ennesimo scontato epilogo di stagione, cio¨¨ le Finals con LeBron. Impresa ovviamente per nulla facile. "Boston ¨¨ senza dubbio una delle squadre meglio allenate della Nba - sottolinea "King" James - naturalmente non scopro io la bravura di coach Stevens, un allenatore che riesce a ottenere il massimo da tutti i suoi giocatori". Riuscir¨¤ Brad Stevens a trovare le contromisure per rallentare la corsa di un LeBron assolutamente incandescente in questa postseason? A giudicare da quello che James ha fatto vedere nei primi due turni di postseason l’impresa sembra decisamente complicata…
Simone Sandri
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