San Antonio domina Chicago
Per Belinelli solo 6 punti

Marco Belinelli marcato stretto da Nando De Colo. Afp

Seminario di pallacanestro, in cattedra gli Spurs. San Antonio (41-12) domina Chicago (30-21) 103-89 con una prova di rara pulizia ai due estremi del campo. Alla faccia di quelli che in sala stampa ironizzavano sulla scelta di Popovich di tenere a riposo Ginobili e Parker, oltre all’infortunato Duncan. Parole a vuoto, mentre quello che doveva essere un dominio dei Bulls diventava un monologo degli Spurs, a riprova del fatto che il sistema dei texani è efficiente a prescindere dalle individualità che vi giocano. Senza le stelle, c’è stato spazio per Kahwi Leonard, massimo in carriera a quota 26 punti, oltre che per Nando De Colo, inventore di assist micidiali nel finale. Malino, invece, Marco Belinelli, trascinato nella confusione offensiva della squadra dopo un buon inizio.

lezione — Nel primo tempo gli Spurs mettono in pratica un clinic di rara perfezione, controllando il gioco con facilità impressionante. La differenza, dal punto di vista tattico, la fanno i quintetti agili con Diaw o Bonner in ala forte, che costringono uno dei lunghi di Chicago a scorazzare sul perimetro. Ne escono tiri facili per tutti, con Leonard e Gary Neal nelle vesti di castigatori (23 in coppia alla pausa con 4 errori al tiro). Dall’altra, i Bulls non hanno la pazienza offensiva per restituire il favore e commettono scelte affrettate, perdendo il controllo del ritmo. E così San Antonio si stacca nel secondo quarto, con un 14-2 di parziale che porta gli Spurs sul +12 (51-39) poco prima della pausa. Le statistiche dell’intervallo sono sfacciate: Bulls 11 perse e 5 assist. Spurs 1 persa e 12 assist.

fuoco di paglia — Chicago si desta sul finire del terzo quarto. Come spesso accaduto in stagione, la scossa arriva da Nate Robinson, che si accende all’improvviso e con 11 punti nella frazione ispira la reazione dei compagni. Una sua tripla vale il -7 (60-53) e cambia il ritmo della gara. Chicago inizia ad allungare la difesa e a far sentire il fisico, negando a San Antonio i tiri puliti della prima metà di gara. Quando una schiacciata di Gibson riporta i padroni di casa a -1 in apertura di quarto periodo (76-75), sembra tutto pronto per un finale in volata. Ma è solo un’illusione. San Antonio riprende a macinare attacco eseguendo alla perfezione, mentre i Bulls altrettando rapidamente si spengono. Un canestro di Leonard regala il nuovo +11 (89-78) e chiude la saracinesca sulla serata.

non beli — Non è stata purtroppo una serata da ricordare per Marco Belinelli. Dentro a fine primo quarto, Marco inizia bene, con 2 assist in due possessi comandando la regia del pick and roll. Seguono schiacciata in contropiede e tripla in transizione, nel momento migliore di Chicago. Peccato che si esaurisca tutto lì. A mano a mano che San Antonio prende il controllo delle operazioni, Beli si perde nella confusione offensiva di tutta la squadra. “Serata da dimenticare per me e per la squadra, ci hanno dominato dall’inizio alla fine” è il suo commento a fine partita, con i piedi ancora immersi nel ghiaccio. “La caviglia dà ancora un po’ fastidio, ma mi sentivo bene. La pausa dell’All Star Game mi permetterà di recuperare completamente”.

Chicago Bulls-San Antonio Spurs 89-103

Chicago: Belinelli 6 (1/3 da 2, 1/3 da 3, 1/2 tl) 2 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero, 1 stoppata, 2 perse in 19’), Robinson 20, Hamilton 16, Boozer 14. Rimbalzi: Noah 14, Deng 11. Assist: Robinson 7.
San Antonio: Leonard 26, Green 18, Neal 16. Rimbalzi: Green 6, Spitter 5. Assist: de Colo 7.