LeBron James contro Dwight Howard: con entrambi al massimo, chi vincerebbe il premio di miglior difensore dell'anno?

LeBron James, 28 anni, e Dwight Howard, 27. Afp

steve aschburner — NBA.com
Howard avrebbe la meglio per varie ragioni, nessuna delle quali toglierebbe nulla all'abilità o alla versatilità difensiva di James. Ma la difesa di un lungo, ovvero la protezione del ferro, vale di più della difesa di qualunque giocatore sul perimetro (per quanto le stoppate arroganti di James non siano trascurabili). Poi, nel corso degli anni il DPOY è stato per lo più un premio dato in maniera ufficiosa ad un lungo. Soprattutto un Howard in piena forma, anche solo in una metà del campo, sarebbe un'ottima notizia considerate le sue due ultime stagioni, e attirerebbe molta attenzione sulla sua nuova squadra e la sua nuova città. Ah, e un'altra cosa: LeBron vince già tutto il resto che conta.

fran blinebury — Nba.com
Se Howard ritorna alla forma che aveva a Orlando e stoppa con costanza vicino a canestro nel bel mezzo della difesa di Houston e fa decollare i Rockets verso gli strati alti della difesa di squadra, probabilmente ad ovest saranno in terza o quarta posizione per i playoff e lui verrà votato.

jeff caplan — Nba.com
Dwight. Il lungo vince sempre. Si guardi solo ai vincitori del premio degli ultimi 20 anni e si provi a trovare uno che non sia centro o ala forte. Ron Artest vinse nel 2004 e Gary Payton nel 1996. La scorsa stagione Marc Gasol, lungo di Memphis, ebbe la meglio su LeBron James e sul compagno di squadra Tony Allen. In un testa a testa, imbucate il trofeo destinazione “centro”.

scott howard-cooper — Nba.com
Dipenderà da cos'altro succede intorno a loro, e probabilmente da cosa succede all'attacco di Miami e di Houston. Parte del successo di James e Howard si misurerà nelle statistiche di squadra. Ci sarà una grossa differenza nell'attribuzione del merito, se Miami resta a questi livelli o perde il passo, per esempio, un po' come Howard riceverà maggiori encomi se i Rockets faranno un passo avanti nella regular season.

john schuhmann — Nba.com
Molti e diversi fattori incidono. LeBron sarebbe il migliore difensore, ma i centri che mettono l'area al sicuro e proteggono il ferro possono avere un maggiore impatto sulla difesa della loro squadra. Ma LeBron è meno sostituibile di Dwight (e avrebbe un maggiore minutaggio), finché Omer Asik resterà coi Rockets. Inoltre, LeBron è più importante per il sistema difensivo degli Heat (nel raddoppiare e poi tornare sul proprio uomo) di quanto un'ala piccola media sia in altri sistemi di gioco. Ma se Dwight riesce a portare i Rockets dalla sedicesima posizione in efficienza difensiva alla quinta o sesta, questo diventerebbe sicuramente un argomento convincente. Per cui... chiedetemelo di nuovo alla fine della stagione, dopo che ho visto i numeri.

sekou smith — Nba.com
Dico Dwight perché penso che in questo aspetto sia più uno specialista e perché è più portato a concentrarsi su quella parte del gioco di chiunque altro. LeBron chiaramente è capace di fare qualunque cosa si prefigga di fare. E penso che sia un difensore molto più versatile, in quanto in una data partita può difendere in tutti e cinque i ruoli. Tuttavia, un Dwight che sia in forma, motivato e concentrato in difesa è il mostro in grado di proteggere il ferro e cambiare le sorti di una partita che abbiamo visto ad Orlando qualche stagione fa. Questo è il tipo di giocatore a cui si possono aggregare difensori individuali nella media e così formare una compagine difensiva stellare (basta chiedere a Stan Van Gundy).

lang whitaker — Nba.com’s All Ball blog
Dwight. Per quanto versatile e potente possa essere LeBron, con la sua abilità di difendere praticamente in ogni parte del campo, continuo a pensare che un Dwight in forma sia il difensore più dominante della lega. Lui infatti non solo può fare la guardia ai tabelloni su entrambi i lati del campo e bloccare abbastanza tiri da comparire tra i massimi stoppatori della lega, ma la sua presenza basta a sopperire ad ogni sorta di inefficienza difensiva dei suoi compagni in quasi ogni possesso di palla. Sono convinto che nelle statistiche di Schuhmann ci sia la prova di quello che dico. Anche così, sceglierei LeBron come migliore giocatore totale, ma un lungo che domini è uno spettacolo rarissimo di questi tempi.

stefanos triantafyllos — Nba Grecia
LeBron è una macchina in difesa, l'unico giocatore sul pianeta Terra che può difendere tanto su una guardia quanto su un centro senza batter ciglio. Ma, la difesa va a braccetto con la posizione numero 5. Stoppare, prendere rimbalzi, mettere il corpo sulla linea e una mano in alto per tentare una deviazione sono i compiti normali di un lungo. Si gioca a basket in modo che l'uomo nel mezzo sia il pilastro della difesa, pertanto la mia risposta deve essere Dwight Howard, un giocatore che quando è aggressivo può cambiare la partita unicamente grazie alla sua presenza difensiva.

davide chinellato — Nba Italia/Gazzetta
Dico LeBron. Sì, Dwight, se al top, è una macchina da stoppate e una presenza intimidatoria sotto canestro, ma LeBron può marcare praticamente qualunque giocatore e cancellarlo dal gioco. Quello che fece all'allora MVP Derrick Rose nella semifinale a Est 2011 è ancora fresco nella memoria di tutti. E se Howard è un grande difensore solo sotto canestro, LeBron può inseguire il suo avversario per tutto il campo.

karan madhok — Nba India
Nessuno dei due. Per quanto (3 volte DPOY) e LeBron (5 volte nel miglior quintetto difensivo) siano difensori in grado di cambiare le sorti di un incontro, ci si aspetta che entrambi giochino in ruoli più avanzati nelle rispettive squadre, senza concentrarsi unicamente sulla difesa, e le loro energie - soprattutto nel caso di LeBron – dovranno essere dedicate anche allo svolgimento di altri compiti sul campo. La mia previsione è che Defensive Player of the Year sarà qualcuno che penserà unicamente a terrorizzare gli avversari nella propria metà campo e fungerà da cerniera all'interno di una difesa tradizionalmente valida: Joakim Noah dei Bulls. Noah sarà la punta di lancia degli schemi difensivi che sono il marchio di fabbrica di coach Thibodeau e sarà ricompensato per questo alla fine dell'anno.