Wundedirk si appresta a disputare la sua 21¡ã stagione pro’, tutte con la maglia dei Mavs.Il suo “fade away” entra di diritto tra i gesti tecnici che hanno segnato un’epoca
Il fluido palleggio di “Mr. Logo” Jerry West, il volo a gambe aperte di Michael Jordan, la potenza della schiacciata di Shaquille O’Neal. Tra questi emblemi del basket Nba entra di diritto anche il fade away di Dirk Nowitzki, rigorosamente con ginocchio destro alzato a protezione e pallone rilasciato da altezze e angolature che l’hanno reso un’arma letale per gli avversari. Un gesto tecnico che verr¨¤ tramandato ai posteri, assieme al racconto della sua incredibile carriera. Un tedesco partito da Wurzburg e arrivato alla conquista di Dallas e del Texas, terra religiosamente devota al football, al patriottismo e in odore di America Latina, l¨¬ a un passo. Dirk, per¨°, supera lo shock culturale e, a suon di canestri, conquista tutti, riuscendo un un’impresa titanica: apre e, contemporaneamente, complica la strada degli europei in trasferta cestistica negli USA. Perch¨¦ se grazie a Nowitzki la credibilit¨¤ del basket d’Europa cresce anche oltreoceano, per colpa di Dirk l’asticella della qualit¨¤ si alza vertiginosamente, costringendo cos¨¬ ogni figlio del Vecchio Continente a fare i conti con lui. L’ultima sfida che lo attende, mentre sta per aprirsi il sipario sulla sua stagione numero 21 in maglia Mavericks, ¨¨ quella del mentore. A Dallas ¨¨ approdato il figliol prodigo sloveno Luka Doncic, al quale, WunderDirk, prover¨¤ a passare gli ingredienti della sua ricetta segreta: quella del miglior europeo di tutti i tempi.
l’inizio —
Dopo 4 anni passati al DJK Wurzburg, squadra della sua citt¨¤ natale, Nowitzki approda al Draft Nba del 1998. Una scommessa: perch¨¦ il bagaglio d’esperienza, fin l¨¬, conteneva solamente 4 stagioni di basket di seconda divisione tedesca. Non proprio un sigillo di qualit¨¤. Eppure il potenziale c’¨¨ tutto. Il primo ad accorgersene ¨¨ Don Nelson. Per avere Dirk, l’allora allenatore dei Mavs, imbastisce una trade con Milwaukee (che lo aveva selezionato alla numero 9). Il sogno si avvera: Dirk ¨¨ al servizio di Nelson, che inizia a plasmarne il talento. Il primo anno tra i pro’ non ¨¨ entusiasmante: 8.2 punti (40.5% dal campo), 3.4 rimbalzi a uscita. Durante il 2¡ã anno, per¨°, cambia tutto: 17.5 punti, 6.5 rimbalzi e 2.5 assist a partita. La favola di WunderDirk ha ufficialmente inizio…
momento top —
Davanti a una carriera come quella di Nowtizki ¨¨ d’obbligo usare il plurale. I momenti al top sono 2. il primo, in ordine di importanza, ¨¨ ovviamente quello del titolo nel 2011, strappato agli Heat di LeBron James e Dwyane Wade. Gioca un basket stellare: 26 punti e 9.7 rimbalzi di media che gli valgono il premio di MVP delle Finals. Per il secondo bisogna tornare indietro fino al 2007. Grazie a una Regular Season da 24.6 punti (col 50% al tiro), 8.9 rimbalzi e 3.4 assist ad uscita Dirk diventa il primo europeo di sempre a vincere il titolo di MVP della stagione.
l’addio —
Per l’addio ripassate tra almeno un anno. Il suo 21esimo coi Mavs, a frantumare l’ennesimo record: mai nessun atleta aveva disputato pi¨´ di 20 stagioni con la stessa canotta. Ma guai ad aspettarsi un farewell tour: Dirk ha annunciato che, se soddisfatto dalle sue prestazioni, la porta per la 22esima stagione rimane aperta…
i numeri —
Il tabellino personale in carriera recita 21.2 punti (col 47.2% dal campo), 7.7 rimbalzi e 2.5 assist. Nel novembre del 2014 il suo fade away gli permette di superare i 26.946 punti di Hakeem Olajuwon e diventare il miglior marcatore straniero ogni epoca. Dopo aver passato la leggenda dei Rockets la sua voglia di accarezzare la retina non si ¨¨ fermata. Oggi i punti totali realizzati in carriera sono 31.187, 6¡ã ogni epoca, con il 5¡ã posto di Wilt Chamberlain (31.419) nel mirino.
trionfi —
13 volte All-Star, 12 volte All-Nba, uno dei pi¨´ grandi realizzatori e giocatori di sempre. Il titolo nel 2011 contro la corazzata di South Beach di James-Wade e Bosh rimane il capolavoro pi¨´ grande, assieme all’MVP nel 2007.
Andrea Grazioli
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