Love incubo di Minnesota
Starà fuori altri due mesi

Kevin Love, 24 anni, 18,3 punti e 14 rimbalzi di media nel 12-13. Reuters

Minnesota dovrà inseguire il sogno di centrare i playoff per la prima volta dal 2004 senza il suo uomo simbolo, Kevin Love. Il lungo resterà ai box per le prossime 8-10 settimane a causa della seconda frattura in pochi mesi alla mano destra: verrà operato la settimana prossima e non tornerà in campo prima di metà marzo. L’infortunio di Love è l’ultimo di una lunga serie per i Twolves, guai che minacciano di compromettere un’annata che era cominciata con ambizioni di playoff.

stagione da incubo — Ma è anche l'utlimo capitolo di una stagione da incubo per il campione olimpico al primo anno di un contratto da 62 milioni di dollari. Dopo aver riportato la frattura della mano destra durante la preseason (mentre faceva delle flessioni sulle nocche, n.d.r.), Love è stato costretto a saltare le prime tre settimane di regular season. Il suo rientro è stato più rapido del previsto: Kevin ha giocato per circa un mese poi si è fratturato due ossa della mano destra, quella che usa per tirare, nel match della scorsa settimana contro Denver. "Kevin ci mancherà moltissimo, ma al momento non c’è niente che possiamo fare – ha dichiarato il playmaker Ricky Rubio, prima di scoprire l’esatta entità dell’infortunio di Love -. Dobbiamo solo guardare avanti". Love potrebbe tornare in campo intorno alla metà di marzo, circa un mese prima dell’inizio dei playoff: i Wolves, che al momento hanno un record di 16-15, sono attualmente in nona posizione nella Western Conference, a un posto di distanza dalla qualificazione ai playoff. Dopo aver contribuito alla conquista della medaglia d’oro all’Olimpiade di Londra da parte della nazionale statunitense, Love stava viaggiando a una media di 18.3 punti e 14 rimbalzi ma non è mai stato lo stesso giocatore dello scorso anno, quando si è imposto come la miglior ala grande in circolazione.

fatiche olimpiche — Love ha avuto bisogno di più tempo per recuperare dopo le fatiche dell’Olimpiade, e di conseguenza si è presentato al training camp con la consapevolezza che avrebbe dovuto forzare per tornare ai livelli di forma a cui era abituato. Ma questo percorso si è interrotto nell’ultima fase della preseason, quando Kevin si è infortunato per la prima volta alla mano destra. La frattura non ha comunque reso necessario l’intervento chirurgico e Love è riuscito a rientrare 10 giorni prima del previsto: una volta tornato in quintetto, per Kevin è stato particolarmente difficile ritrovare quella fluidità al tiro che lo aveva trasformato in un vero e proprio problema per le difese avversarie. Prima del nuovo infortunio Love stava tirando con appena il 21.7 % dall’arco e con il 35% dal campo, e la mano destra non gli consentiva di riprendere confidenza con il tiro. "Penso che questa volta Love debba fare tutto nel migliore dei modi, e cercare di recuperare completamente – ha dichiarato il centro Nikola Pekovic -. Probabilmente l’ultima volta che si è infortunato Kevin ha avuto troppa fretta: e anche se non sono un medico, forse il motivo per cui si è fermato di nuovo è perché non era guarito del tutto. Sono sicuro che stavolta guarirà alla perfezione".

minny, quanti infortuni — Poco dopo il suo rientro Love ha suscitato lo sdegno della tifoseria dei Wolves, che in passato lo idolatrava, quando ha rilasciato a Yahoo! Sports alcune dichiarazioni polemiche nei confronti della dirigenza e si è nuovamente lamentato per aver ottenuto un contratto quadriennale, invece del quinquennale che desiderava. Adesso Minnesota dovrà di nuovo fare a meno di Love: in questa stagione i Wolves hanno perso per infortunio anche Brandon Roy, Chase Budinger e Josh Howard, e il loro rendimento è stato rallentato dal graduale rientro di Rubio dopo la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro nel marzo scorso. Il play spagnolo è tornato per cinque partite a metà dicembre ma poi è stato costretto a saltare le successive quattro per dolori alla schiena. Anche Nikola Pekovic, J.J. Barea e Luke Ridnour hanno dovuto fare i conti con infortuni di minore entità: questa serie di problemi fisici ha costretto il coach Rick Adelman ad affrontare quasi tutta la stagione senza la panchina al completo. Di recente persino lo stesso Adelman si è assentato e ha saltato le ultime due partite per motivi personali: al momento non è ancora chiaro quando si riunirà alla squadra. "La Nba non si ferma ad aspettarci – ha dichiarato l’assistente Terry Porter, che sta sostituendo Adelman -. Mi piacerebbe avere la possibilità di fermare tutto, e di modificare il calendario: non dico che non vorrei affrontare certe squadre, mi piacerebbe solo posticipare la data in cui le sfideremo. Ad esempio, avrei preferito giocare a marzo contro Oklahoma City".