La curiosità era tanta per il debutto in preseason dei Brooklyn Nets, che rappresentava anche la prima volta di Jason Kidd come capo allenatore. Mancava Deron Williams, a causa di un infortunio alla caviglia destra, ma poter vedere Paul Pierce e Kevin Garnett con la canotta dei Nets era un motivo più che valido per andare al Verizon Center di Washington.

Jason Kidd osserva con Kevin Garnett e Deron Williams i suoi Nets. Reuters

esordio kidd — "Strano vedere Kidd a bordocampo, con un vestito anziché la tenuta da gioco, a chiamare gli schemi per noi", ha scherzato KG a fine gara. Proprio Pierce ha firmato il primo canestro della partita, con uno dei suoi classici tiri in sospensione, ma Kidd ha optato per un minutaggio ridotto alle sue stelle: appena 12 minuti a testa per Pierce, Garnett, Joe Johnson e Brook Lopez, ovvero 4/5 del quintetto iniziale (il playmaker era Shaun Livingston). Lopez, peraltro, in questo piccolo lasso di tempo è riuscito a mettere insieme 15 punti con 6/7 al tiro, senza catturare però alcun rimbalzo. I padroni di casa (con l'ex milanese Pops Mensah-Bonsu, in campo 9' per 2 punti e 3 rimbalzi) hanno invece optato per una rotazione un pochino più veritiera, a partire dai 30 minuti concessi a John Wall (16 punti con 5/14, 8 assist, 5 rimbalzi), ma anche qui l top scorrer ha avuto bisogno di relativamente poco tempo a disposizione: il brasiliano Nene, infatti, è partito in quintetto ma ha impiegato appena 22' per segnare i suoi 19 punti con 8/11 al tiro.

I Nets hanno avuto il loro momento migliore in avvio di terzo periodo, con un parziale di 17-4 costruito grazie a 7 punti di Alan Anderson e 5 di Andrei Kirilenko (11 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi per lui), che hanno permesso a Brooklyn di toccare il +13, ma Washington è rapidamente rientrata e ci è voluto un supplementare (agguantato da 2 punti di Glen Rice Jr.) per decidere il destino di questa gara. Nei 5' aggiuntivi sono stati i 7 punti di Mason Plumlee a costruire il vantaggio decisivo per i Nets (108-101 a 35 secondi dalla fine), amministrato poi da Teletovic dalla lunetta (111-106 il finale). Kidd, dunque, festeggia il suo esordio in panchina con una vittoria. Non tutto è stato perfetto, a partire dalle 24 palle perse, "ma molte altre squadre nella NBA si conoscono già molto meglio, i giocatori sono stati assieme diverse stagioni, noi siamo indietro da questo punto di vista", ha ammesso Kidd, consapevole del molto lavoro che si ritrova davanti.

Kobe Bryant a bordocampo nella gara dei Lakers. Usa today

lakers, c'è bryant — Nella notte da segnalare anche la partita tra Lakers e Nuggets: gialloviola vincenti 90-88 con 16 punti di Steve Blake e 14 di Pau Gasol, ma l'attenzione di tutti è ovviamente rivolta altrove. A bordocampo, infatti, c'era anche Kobe Bryant, rientrato dal suo viaggio in Germania dove si è sottoposto a trattamenti nel quadro del suo recupero dall'infortunio al tendine d'Achille. "Sto lavorando duro e migliorando, ma devo rimettermi in forma. Sono stato seduto per troppo tempo ormai, ora è tempo di alzarsi e darsi una mossa. Mi sento bene, penso di essere avanti rispetto ai tempi di recupero stabiliti. L'ultimo passo sarà quello di recuperare l'esplosività e la resistenza a livello muscolare", ha detto il 35enne Bryant in una intervista televisiva da bordocampo.

okc ok a manchester — Sempre restando tra i protagonisti della Western Conference, Kevin Durant e gli Oklahoma City Thunder si sono imposti per 103-99 contro i Philadelphia 76ers, in una gara giocata a Manchester, ultima sede europea della preseason Nba. Reggie Jackson, con i suoi 29 punti, 8 assist e 6 rimbalzi, ha rubato la scena per una sera al tre volte top scorrer Nba, ma Durant ha messo la sua firma nel terzo quarto. Lì, infatti, ha segnato 14 dei suoi 21 punti, compresa la tripla del +9 (83-74) che era anche il risultato al 36'. Poi di nuovo equilibrio, e proprio Jackson ha deciso la gara con un 6/6 ai liberi nel finale, festeggiato dal pubblico inglese (pochi spazi vuoti nell'arena da 21mila posti).

rombo pistons — Senza Gigi Datome, invece, i Pistons si sono facilmente imposti sul Maccabi Haifa (91-69), portando sei uomini in doppia cifra: davanti a tutti Andre Drummond (17 punti, 9 rimbalzi e 3 stoppate in 25'), bene anche Brandon Jennings con 15 punti e 5 assist in 23', così come l'altra faccia nuova Josh Smith, che ha chiuso con 12 punti con 4/7 al tiro, 6 rimbalzi e 3 assist. Gara che ha avuto poca storia nonostante il 39% al tiro dei Pistons (con 5/26 da tre), che dopo aver chiuso il terzo quarto sul +40 (80-40) hanno deciso di rilassarsi.