Perso James, i Cavs vogliono rimanere competitivi puntando su Love come leader, sulla prima scelta Sexton e sulla crescita di Hood (se decider¨¤ di rimanere) ma non mancano le perplessit¨¤ sulla tenuta della squadra che a febbraio potrebbe essere rifondata
L’addio di LeBron ha ovviamente alterato le gerarchie della Eastern Conference e di conseguenza le ambizioni dei Cavaliers. Ci si aspettava un approccio diverso dalla dirigenza dei Cavs post divorzio con il “prescelto”, una ricostruzione totale condita da un tanking scontato. Invece Dan Gilbert ha scelto, per ora (non ¨¨ detto che le cose non possano cambiare prima della trade deadline di febbraio) un’altra via, quella decisamente ambiziosa di una ripartenza mantenendo una certa competitivit¨¤. Obbiettivo non facile nella Nba moderna. Kevin Love, fresco di rinnovo diventer¨¤ l’opzione offensiva numero uno di una squadra che in linea teorica nella mediocrit¨¤ della Eastern Conference alla postseason pu¨° realisticamente puntare a patto che l’interessante rookie Collin Sexton mantenga le promesse. A livello offensivo, in attesa di capire quello che succeder¨¤ con il “restricted free agent” Rodney Hood, la squadra pu¨° dire la sua a Est (sempre in chiave settimo-ottavo posto), i problemi arrivano dalle grandi lacune difensive del roster. PROBABILE QUINTETTO: Hill, Smith, Korver, Love, Thompson RISERVE CHIAVE: Sexton, Clarkson, Nance Jr., Osman, Dekker, Frye. COACH: Tyronn Lue.
cosa e’ cambiato —
Non c’¨¨ pi¨´ LeBron, quindi ¨¨ cambiato praticamente tutto. Ora Cleveland sar¨¤ la squadra di Kevin Love il quale torner¨¤ ad essere il punto focale dell’attacco, in pratica quello che accadeva ai Timberwolves. Sono rimasti (anche per via dei loro contratti davvero complicati) veterani come JR Smith, Tristan Thompson e Kyle Korver ma senza LeBron la loro presenza diventa non facile da gestire, da un punto di vista tecnico, per Tyronn Lue. Ci sar¨¤ spazio per i giocatori pi¨´ giovani a cominciare dal turco Cedi Osman fino, ovviamente, al rookie delle meraviglie Collin Sexton.
OBIETTIVO Ricostruire restando competitivi.
perche’ crederci —
L’attuale roster dei Cavs in linea teorica pu¨° farsi rispettare nella mediocrit¨¤ di una Eastern Conference che, tolte le tre regine e altre due o tre compagini meglio attrezzate, sembra proporre un certo equilibrio. Se Love torner¨¤ a dominare come prima opzione e il rookie Sexton riuscir¨¤ ad avere un impatto importante, la squadra pu¨° competere per un biglietto per i playoff. A patto di trovare una minima quadratura a livello difensivo. Larry Nance Jr., Jordan Clarkson e Rodney Hood (se dovesse, come sembra, rinnovare con i Cavs) dopo gli up and down della loro corta parentesi a Cleveland nella passata stagione potrebbero fare un salto di qualit¨¤ che sarebbe una manna per Lue e per le ambizioni dei Cavaliers perche’ dubitare —
I motivi sono molteplici. In primo luogo non e’ ancora chiara la strategia della dirigenza di Cleveland. Si comincer¨¤ cos¨¬ ma nessuno ¨¨ sicuro che le prospettive rimarranno le stesse a febbraio. In molti, infatti, pensano che l’idea di una ricostruire restando competitivi non sia attuabile per i Cavs, quindi prima della deadline Love potrebbe essere ceduto, in cambio di asset per il futuro, cosi come Korver e magari Thompson (sempre che ci sia qualche GM disposto a sobbarcarsi il suo oneroso contratto). Se anche il roster restasse questo non mancano i punti interrogativi. Love torner¨¤ a dominare come prima opzione offensiva? La transizione al basket Nba di Sexton sar¨¤ davvero cosi indolore? Arriver¨¤ l’atteso salto di qualit¨¤ di Hood (sempre che rifirmi), Nance Jr., Clarkson e Osman? E soprattutto a livello difensivo Lue riuscir¨¤ a trovare una minima quadratura per una squadra che anche nella passata stagione ha fatto decisamente fatica sotto questo punto di vista? Domande legittime che giustificano i dubbi degli scettici sulle reali potenzialit¨¤ dei Cavaliers.
Simone Sandri
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