Nba, i 21 campioni del XXI secolo: 19, Tracy McGrady
Palpebra perennemente semi chiusa, che lascia trapelare uno sguardo, all’apparenza poco “sveglio”, andamento dinoccolato, felpato, quando si apprestava a entrare nelle arene Nba per prepararsi alle partite. Poi, indossati canotta e pantaloncini, la svolta. Tracy McGrady si trasformava in un felino: bellezza tecnica pi¨´ unica che rara, istinto da killer e un arsenale potenzialmente infinito, dono elargito in gran parte da madre natura, che gli ha regalato un fisico perfetto per il basket. Lo stesso basket scoperto tardi, solo al liceo, quando si trasfer¨¬ dalla Florida al North Carolina e non ebbe la possibilit¨¤ di continuare a giocare a baseball, il suo vero primo amore. Ma Tracy scopr¨¬ presto di avere una naturale predisposizione per la palla a spicchi, mentre la Nba cap¨¬ (a partire dal 1997, anno del suo ingresso tra i pro’) di avere per le mani un fenomeno. Dagli anni a Toronto, al fianco al cugino Vince Carter, passati a capire come diventare una stella, fino alle consacrazioni a Orlando e Houston, prima del crack al ginocchio che l’ha costretto a giocare su una gamba sola a New York e Atlanta, nella fase crepuscolare della carriera, chiusa ufficialmente nel 2012 e resa immortale nel 2017, grazie all’ingresso nell’olimpo della Hall of Fame.
MOMENTO CLOU – C’¨¨ un momento che si ¨¨ indissolubilmente legato all’immagine di McGrady: i 13 punti segnati in 35 secondi che hanno ribaltato le sorti della gara del 9 dicembre 2004 tra i suoi Rockets e i San Antonio Spurs. Qui c’¨¨ tutto T-Mac: partita difficile, poi il lampo, la naturale superiorit¨¤ su tutto e tutti e, ovviamente, la sua magica capacit¨¤ di fare canestro. A ripetizione. Il match sembrava ormai in ghiaccio, con gli Speroni 76-68 a 35” dalla fine e i tifosi dei Rockets gi¨¤ indirizzati verso l’uscita del palazzetto. Ma nessuno fece i conti con Tracy: 4 triple e 1 tiro libero lo consegnarono alla leggenda. Risultato finale: 81-80 per Houston…
PREMI – Tanti riconoscimenti per T-Mac ma tutti a livello individuale. Inizia nel 2001, quando viene nominato giocatore pi¨´ migliorato alla prima stagione coi Magic. A Orlando vince anche per 2 volte consecutive il premio di miglior realizzatore, nel 2003 (grazie ai 32.1 punti di media a partita) e nel 2004 (con 28 a uscita). McGrady chiude la sua carriera con 7 convocazioni all’All-Star Game, 7 nomine nei quintetti All-Nba e l’ingresso nella Hall of Fame. Manca solo il titolo…
NUMERI – 938 gare giocate in 15 stagioni, 19.6 punti di media in carriera (18.381 totali) assieme a 5.6 rimbalzi e 4.4 assist
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