Il 32enne azzurro ha raccontato come ha detto s¨¬ agli Spurs: la telefonata alle prime luci dell’alba, il confronto con fratelli e fidanzata. Ecco cosa ¨¨ successo il primo luglio a San Giovanni in Persiceto
Le 6 del mattino non sono l’ora migliore per suonare alla porta di qualcuno. Nemmeno se si tratta di tuo fratello minore. Enrico Belinelli per¨° sa di dover insistere: Marco non ha risposto al telefono, alla chiamata che decider¨¤ il suo futuro. Sono le prime ore di domenica primo luglio: mentre San Giovanni in Persiceto dorme, l’unico giocatore italiano ad aver mai vinto un titolo Nba deve decidere se tornare a casa. Non nel paese alle porte di Bologna dove ¨¨ cresciuto e che lo venera come il suo figlio prediletto, ma in quella che considera la sua casa dall’altra parte dell’oceano: a San Antonio.
Gregg Popovich con Marco Belinelli: il rapporto tra i due ¨¨ strettissimo. Epa
la prima notte di free agencY —
Belinelli ¨¨ arrivato preparato alla free agency, la sua prima estiva in 3 anni. La sua priorit¨¤ alla vigilia ¨¨ tornare a Philadelphia, ma il 32enne azzurro sa bene che i Sixers hanno bisogno di tempo per decidere se richiamarlo perch¨¦ hanno un sogno chiamato LeBron James. Beli passa sabato pomeriggio al telefono con il suo agente Sam Goldfeder e il fratello Umberto, che lavora per lui a Los Angeles: si parla di mercato, di scenari, di possibilit¨¤ e di come comportarsi. L’opzione Philadelphia ¨¨ sul tavolo, ma Marco sa che ci sono tante squadre pronte a bussare alla sua porta. E sa bene che questo pu¨° essere un mercato strano, con poche squadre che hanno soldi da investire. Lui ¨¨ rimasto nella sua Sangio: le telefonate passano prima per Sam e Umberto, che poi ne discutono con Marco e il resto del Beli Team. “L’importante ¨¨ non prendere una decisione affrettata” aveva raccontato qualche giorno prima dell’inizio del mercato. “Probabilmente si sapr¨¤ qualcosa luned¨¬” gli dicono l’agente e il fratello. Anche per questo Marco, quando alle 6 del mattino italiane comincia la free agency, non risponde al cellulare.
gli spurs —
Il telefono ¨¨ acceso, come sempre durante il mercato. Ma silenzioso, visto che sono appena spuntate le prime luci dell’alba. E Marco non risponde, nemmeno ad una telefonata cos¨¬ importante. A farsi avanti sono gli Spurs, probabilmente l’unica squadra a cui Belinelli non pu¨° dire di no. Perch¨¦ San Antonio ¨¨ casa, non solo perch¨¦ gli ha regalato quell’anello Nba che custodisce gelosamente in casa. Beli alla corte di Popovich ha vissuto due anni fondamentali, e col coach-santone che ha forgiato Tim Duncan, Manu Ginobili e Tony Parker ha costruito un rapporto come quello che c’¨¨ tra un padre e un figlio. Il feeling ¨¨ forte anche se Marco se n’¨¨ andato nel 2015: Pop lo ha sempre elogiato, ¨¨ persino venuto a vederlo la scorsa estate in Nazionale. L’offerta ¨¨ importante: due anni a 12 milioni di dollari.
Belinelli ha giocato a San Antonio tra il 2013 e il 2015. Afp
la decision —
Marco sa che la proposta ¨¨ buona. Ma ¨¨ anche la prima notte di mercato: dire s¨¬ adesso potrebbe precludere opportunit¨¤ importanti. Questi sono gli Spurs per¨°: tornare a San Antonio vuol dire tornare a casa. Sam e Umberto sono quelli che al telefono portano la proposta. Enrico e Martina, la fidanzata di Marco, gli altri membri del Beli Team. L’ultima parola per¨° se la tiene il giocatore. Meglio aspettare? La realt¨¤ ¨¨ che Beli sa bene che ¨¨ impossibile dire no a San Antonio. Perch¨¦ del mondo Spurs conosce tutto: citt¨¤, ambiente, compagni, Popovich, Messina. La scelta ¨¨ semplice, il s¨¬ arriva prima del rintocco della prima ora di free agency. Marco Belinelli ¨¨ tornato a casa.
Davide Chinellato
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