Detroit ferma San Antonio
Successi per Miami e Lakers

Greg Monroe fra Tiago Splitter e Anthony Parker. Ap

Detroit mette fine alla striscia di 11 successi consecutivi di San Antonio. Miami spazza via i Clippers e i Lakers rimontano 20 punti nell’ultimo quarto a Charlotte. Oklahoma City distrugge Phoenix, New York passa in casa di Minnesota con 36 punti di Anthony. Bene anche Washington, New Orleans, Cleveland, Memphis e Houston.

Miami Heat-Los Angeles Clippers 111-89
Quasi perfetti. Miami (33 vinte-14 perse in stagione) spazza via i Clippers (35-17) tirando con un devastante 62,7% nei primi tre periodi e martellando 15/27 dall’arco. James, 43/59 nelle ultime 4 partite (gli Heat le hanno vinte tutte), è una furia da 30 punti di cui 15 nel terzo periodo, in cui i padroni di casa schizzano fino a +32 annichilendo gli uomini di Del Negro. I Clippers, alla quarta sconfitta nelle ultime 11 gare, ritrovano in un colpo solo Paul, Griffin, Billups (prima partita dal 3 dicembre) e Crawford eppure restano in partita solo un quarto, il primo, chiuso sotto 30-29 grazie al 65% al tiro nonostante i problemi di falli di Paul. Poi Miami scappa via: inizia tirando 12/15 nel secondo quarto per il 62-50 al riposo col solo Jordan che prova a tenere i Clippers a contatto. Ne segue il letale parziale di 25-3 chiuso da LeBron a 4’29” dalla terza sirena per l’89-57 che ammazza definitivamente la partita.
Miami: James 30 (5/6 da due, 4/5 da tre, 8/11 tiri liberi), Wade 20, Chalmers 18. Rimbalzi: Lewis 7. Assist: Wade 7.
L.A. Clippers: Jordan 17 (7/11, 3/7 tl), Griffin 13, Crawford 13. Rimbalzi: Jordan 6. Assist: Bledsoe 6.

Houston Rockets-Portland Trail Blazers 118-103
Il prologo. James Harden regala 35 punti ai tifosi di Houston nell’ultima partita casalinga prima dell’All Star Game del prossimo weekend, trascinando i Rockets (28-24) al successo su Portland (25-25) in una partita condotta dall’inizio alla fine. Houston, 52 punti in area contro i 38 dei Blazers, chiude col 59,5% dal campo e centra la quarta vittoria interna consecutiva e l’ottava partita con oltre 100 punti a referto. I Rockets tirano col 65% nel primo tempo, ma Portland resta in partita (62-53) grazie a 19 punti di Aldridge. Gli ospiti provano a rientrare in avvio di ripresa (62-57), ma Harden (10 punti nel periodo) e Patterson rilanciano Houston, che con due liberi di Beverley arriva sul 100-80 all’inizio dell’ultimo quarto e mette in ghiaccio il match.
Houston: Harden 35 (9/11, 4/5, 5/6 tl), Parsons 20, Patterson 16, Lin 16. Rimbalzi: Asik 13. Assist: Harden 11.
Portland: Aldridge 31 (14/23, 3/5 tl), Batum 24, Lillard 18. Rimbalzi: Aldridge 11. Assist: Lillard 6.

Cleveland Cavaliers-Orlando Magic 119-108
Forza quattro. Cleveland (16-34) centra la quarta vittoria consecutiva piegando nella ripresa Orlando (14-36), la cui serie nera è arrivata a 12 sconfitte consecutive. I Cavs risolvono nel secondo tempo una partita che all’intervallo era sul 56 pari, con Irving (terza gara di fila sopra quota 20) e Speights dalla panchina che trascinano i padroni di casa verso la gloria. I Magic, che pure chiudono col 52,3% dal campo, non sfruttano la serata d’oro di Vucevic, che firma il massimo in carriera alla voce punti e la 28ª doppia doppia stagionale. I Cavs scappano con un 10-0 chiuso da una tripla di Ellington a 10’42” dalla fine (90-80), Orlando rientra fino al 104-101 con Vucevic con 4’42” sul cronometro ma 5 punti consecutivi di Irving riportano i Cavs a +10 (111-101) con 1’46” da giocare e chiudono il match.
Cleveland: Irving 24 (8/15, 1/2, 5/7 tl), Speights 18, Thompson 16. Rimbalzi: Irving 6. Assist: Irving 8.
Orlando: Vucevic 25 (12/19, 1/1 tl), Afflalo 23, Nicholson 21. Rimbalzi: Vucevic 13. Assist: Nelson 13.

Minnesota Timberwolves-New York Knicks 94-100
Dodici punti di Carmelo Anthony, ancora sopra quota 30, da metà quarto periodo in poi riaccendono i Knicks, con le spalle al muro sull'87-76 casalngo a 7'16'' dalla fine. Negli ultimi cinque minuti, New York costruisce un parziale di 17-5 stringendo in difesa e approfittando degli errori di Williams, Rubio, Barea e Cunningham, portandola a casa nell'ultimo giro di lancette con due stoppate di Chandler: prima a 23'' dalla fine sul jumper di Ridnour (che voleva fallo) per il possibile +1 casalingo, poi - dopo un provvidenziale gioco da tre punti di JR Smith - su un'entrata di Rubio, prima che Felton fissi dalla lunetta il punteggio finale. Minnesota, alla quattordicesima sconfitta in 16 gare e ancora senza Kirilenko, oltre a Love e Budinger, di erano retti sulla serata super di Rubio (doppia doppia) innescando i compagni ma anche mettendosi in proprio, autore oltretutto dell'unica tripla su 13 tentativi dei Wolves (0/6 Williams): per quanto sotto media, l'8/26 da oltre l'arco dà indubbiamente qualcosa in più ai Knicks, che ripartono dopo l'unica sconfitta nelle ultime sette partite, a Washington.
Minnesota: Ridnour 20 (9/13, 0/2, 2/2 tl), Williams 19, Rubio 18, Pekovic 16. Rimbalzi: Pekovic 11. Assist: Rubio 11.
New York: Anthony 36 (11/17, 2/9, 8/9 tl), Smith 15, Felton Stoudemire e Novak 11. Rimbalzi: Anthony 9. Assist: tre con 4.

Kobe Bryant, decisivo nel successo Lakers a Charlotte. Reuters

Charlotte Bobcats-Los Angeles Lakers 93-100
Crollati anche a -20 a metà terzo quarto, i Lakers sopravvivono alla traferta sul campo della peggior franchigia Nba con un 49-22 negli ultimi 17' che ribalta la gara. E la firma, immancabile, è quella di Kobe Bryant, arrabbiato per come hanno giocato i suoi: per la prima volta in stagione era andato al riposo senza aver segnato (con soli due tiri), prima di una ripresa da 20 punti, di cui 14 nel quarto periodo con tre canestri dal post basso, quando le ritrovate triple gialloviola hanno disincentivato i raddoppi dei Bobcats sulla stella californiana. In campo in otto con la seconda gara di Howard (4/7) dopo l'assenza per i perduranti problemi alla spalla, i Lakers erano andati giù 71-51 a metà quarto periodo sotto i colpi di Mullens e Henderson, nel giorno in cui Charlotte ritrovava Kidd-Gilchrist (1/5 e 3 perse ma anche 10 rimbalzi, di cui tre in attacco, e due recuperi in 25') dopo la botta alla testa di cinque giorni fa. I californiani erano rientrati sotto la doppia cifra di margine già con un 13-2 in 3' a fine terzo quarto, cui hanno agginto poi un 11-2 in 6' nell'ultimo quarto con un paio di canesti di Kobe ma anche Jamison per mettere la testa avanti 83-84 a 4'46'' dalla fine. Alla sesta sconfitta di fila, e numero 14 in 16 gare, i Bobcats si condannano con un solo canestro negli ultimi tre minuti: una tripla di Meeks (4/4 da oltre l'arco alla fine) per il vantaggio ospite 91-92 prima che Bryant firmi da solo l'8-0 con cui si chiude la partita. E' la settima vittoria in nove partite per i Lakers, che chiudono domani a Miami un giro di trasferte che fin qui li ha visti vincere quattro volte su sei.
Charlotte: Mullens 20 (7/14, 1/4, 3/3 tl), Henderson 20 (8/16, 0/1, 4/6 tl), Walker 18, Sessions 12. Rimbalzi: Mullens 12. Assist: Walker 8.
LA Lakers: Bryant 20 (6/13, 0/2, 8/8 tl), Clark e Nash 17, Meeks 14, Howard 12, World Peace 11. Rimbalzi: Howard 11. Assist: Bryant 8.

Atlanta Hawks-New Orleans Hornets 100-111
La prima tripla doppia in carriera di Greivis Vasquez, il ''solito'' Gordon e le triple di Anderson (4/7 nel 9/16 di squadra) danno agli Hornets benzina per fare il colpo sul campo di Atlanta, alla terza sconfitta in quattro gare (la seconda in casa) in mezzo a voci di mercato. Azzoppati dai soli 16 punti nel terzo quarto da 5/16 e 4 perse, anche sotto 79-93 in una ripresa da 61 punti per New Orleans, gli Hawks erano rientrati fino a -5 con un 10-1 con le triple di Smith e Korver e anche 94-98 a tre minuti e mezzo dalla fine con un'entrata di Horford (chiuderà con 4/11, come il dirimpettaio rookie Anthony Davis). Qui una tripla di Anderson restituisce subito al mittente il tentativo di rientro casalingo dei padroni di casa, piagati dalle troppe perse (Teague e Smith 10 in coppia sulle 17 di squadra) buttando via la giornata da 13/24 di squadra (4/6 di Teague e tre a testa con Korver e Smith). Atlanta resta in partita fino al -5 a 2'45'' dalla fine quando una sequenza di quattro errori al tiro, con Smith (due volte), Teague e Horford dà a Vasquez (anche innescando un buon Lopez) e Gordon la possibilità di chiudere i giochi. Per gli Hornets è il secondo successo di fila dopo aver perso sei delle sette precedenti partite.
Atlanta: Smith 23 (6/14, 3/5, 2/2 tl), Teague 21, Korver 17, Horford 12. Rimbalzi: Smith e Horford 6. Assist: Teague 9.
New Orleans: Gordon 27 (9/17, 1/2, 6/6 tl), Vasquez 21, Anderson 17, Lopez 17. Rimbalzi: Vasquez 11. Assist: Vasquez 12.

Oklahoma City Thunder-Phoenix Suns 127-96
I Thunder (38-12) regolano i Suns (17-34) con una seconda metà di gara sontuosa, senza il bisogno di un Kevin Durant sopra le righe (aveva iniziato alla grande, con 4/4 da tre nel primo quarto) nel momento del break. Gli ospiti reggono per 24', ispirati dai 16 punti di Goran Dragic nel primo quarto (ultimo vantaggio Suns sul 48-46 firmato Beasley a 1'31 dall'intervallo). Nel terzo quarto cambia tutto: Oklahoma City mette a segno un parziale di 21-0 in circa 5', chiuso da Russell Westbrook (81-55 a 3'25). La partita vera finisce qui, negli ultimi minuti c'è spazio per le seconde linee.
Oklahoma City: Durant 21 (1/6, 4/5, 7/7 tl), Sefolosha 18, Perkins e Westbrook 17, Martin 16. Rimbalzi: Perkins 9. Assist: Westbrook 6.
Phoenix: Beasley 25 (7/12, 3/4, 2/2 tl), Dragic 19, O'Neal 12. Rimbalzi: Beasley 7. Assist: Dragic 6.

Washington Wizards- Brooklyn Nets 89-74
"Senza infortuni, questa squadra oggi sarebbe tra le prime quattro a Est. Guardare la classifica fa male". Così Chris Singleton a fine partita, commentando la vittoria della sua Washington (14-35) su Brooklyn (29-21). I padroni di casa mettono le mani sul match nel secondo quarto: Martell Webster segna la tripla del 45-24 con 2'49 da giocare prima dell'intervallo, chiudendo un parzialone di 24-4. I Nets proveranno a rientrare, riuscendo a riavvicinarsi fino a -9 sul finire del terzo quarto, ma Washington controlla bene e porta a casa l'ottava vittoria nelle ultime nove gare in casa (terza consecutiva).
Washington: Nene 20 (9/13, 2/2 tl), Webster 16, Wall 15. Rimbalzi: Nene 11. Assist: Wall 9.
Brooklyn: Williams 20 (4/14, 3/6, 3/4 tl), Johnson 14, Lopez 13. Rimbalzi: Evans 13. Assist: Williams 5.

Detroit Pistons-San Antonio Spurs 119-109
I Pistons (19-32) ottengono una vittoria di spessore contro degli Spurs (39-12) sempre privi di Tim Duncan e Manu Ginobili ma reduci da undici vittorie consecutive. I padroni di casa infilano 6 triple nel secondo quarto (la metà delle quali di Charlie Villanueva) prendendosi un vantaggio di 21 punti a 1'42 dall'intervallo (65-44 firmato da Kyle Singler), dominando la gara da ogni punto di vista. I texani usano anche loro le triple, per tenare la rimonta (2 di Green e 1 di Leonard in meno di 3'), tornando sul -7 con 4'47 da giocare (108-101). Oltre che da un gigantesco Greg Monroe, la risposta dei Pistons arriva ancora da fuori: le triple di Knight e Villanueva mettono al sicuro il risultato (116-105 a 2' dalla sirena).
Detroit: Monroe 26 (9/16, 8/10 tl), Knight 24, Villanueva 21, Singler 14, Stuckey 11. Rimbalzi: Monroe 16. Assist: Calderon 8.
San Antonio: Parker 31 (10/16, 11/12 tl), Leonard 16, Green 15, Splitter 10. Rimbalzi: Blair 10. Assist: Parker 8.

Memphis Grizzlies-Golden State Warriors 99-93
I Grizzlies (31-18) interrompono la loro serie di due sconfitte consecutive in una partita dai due volti: nella seconda metà di gara (parziale 36-37 per gli ospiti) si segnano quasi gli stessi punti del solo secondo quarto (31-32 per Golden State). Stephen Curry segna l'ultimo vantaggio per i Warriors (30-20), con la tripla dell'86-83 a 8'10 dalla fine. Qui Memphis si appoggia a Marc Gasol, che segna 6 punti nel parziale di 15-4 che decide la partita (98-90 a 33 secondi dalla sirena).
Memphis: Gasol 20 (9/14, 2/2 tl), Allen 17, Randolph 16, Bayless 14, Daye 12. Rimbalzi: Randolph 12. Assist: Conley 10.
Golden State: Curry 32 (7/13, 4/9, 6/6 tl), Lee 26, Thompson 9. Rimbalzi: Barnes 7. Assist: Curry 8.