Leonard trascina i Raptors a Sacramento. I Sixers centrano la prima vittoria esterna, Mitchell d¨¤ ossigeno ai Jazz. Cade Denver a Memphis: decidono due liberi di Marc Gasol a 4” dalla fine. Grazie ad un Davis imperioso, New Orleans respinge Chicago
I Raptors sono programmati per vincere: il uccesso numero 11 in stagione arriva mandando al tappeto i Kings e godendosi il rientro di Kawhi Leonard, subito trascinatore con 25 punti e 11 rimbalzi. I Sixers, intanto, accennano il primo sorriso lontano dalle mura di casa, passando sul parquet di Indiana grazie a una prova collettiva che mancava da tempo alla squadra di coach Brett Brown. Un super Anthony Davis mostra a tutti cosa serve per essere un 5 volte All-Star e, con 32 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate domina i Bulls e regala il trionfo ai suoi Pelicans. I Jazz si affidano a Donovan Mitchell e stendono i Mavs. Bene Grizzlies e Thunder che, senza Russell Westbrook, passano l’esame Cavaliers. Passi avanti importanti per Knicks e Pistons.
Sacramento Kings-Toronto Raptors 105-114
I Raptors (11-1) sanno solo vincere e battono anche i Sacramento Kings (6-5) grazie ai 25 punti e 11 rimbalzi del rientrante Kawhi Leonard, ottenendo il quinto successo consecutivo. I canadesi sono un collettivo funzionale: Kyle Lowry aggiunge 16 punti e 8 assist, Serge Ibaka griffa la doppia-doppia da 14 punti e 14 rimbalzi, Pascal Siakam continua a crescere (21 punti). Buddy Hield e Willy Cauley-Stein chiudono a 24 punti a testa per i californiani, che giocano tutto sommato una buona partita. Leonard alza il suo livello sul finire del primo tempo, allargando le distanze tra le squadre, con gli ospiti che toccano il +15 con Ibaka (74-59) ad inizio ripresa. Buddy Hield e Cauley-Stein si dannano l’anima per tenere i Kings in partita, ma i Raptors controllano splendidamente l’andamento della partita con Lowry. Bogdan Bogdanovic, al rientro dopo l’operazione al ginocchio, riporta i Kings sul -10 (96-86) con ancora 9’32” da giocare nel quarto periodo, e il pubblico di casa s’infiamma. Ma Leonard e Ibaka spengono gli entusiasmi con due triple in fila (112-102), evitando brutte sorprese nel finale e portando a casa l’ennesima vittoria di questo inizio di stagione.
Sacramento: Hield 24 punti (9/22 dal campo, 3/9 da tre, 3/3 tl), Cauley-Stein 24, Fox 20. Rimbalzi: Cauley-Stein 8. Assist: Shumpert 6
Toronto: Leonard 25 punti (7/17, 2/5 da tre, 9/9 tl), Siakam 21, Lowry 16. Rimbalzi: Ibaka 14. Assist: Lowry 8
I Raptors (11-1) sanno solo vincere e battono anche i Sacramento Kings (6-5) grazie ai 25 punti e 11 rimbalzi del rientrante Kawhi Leonard, ottenendo il quinto successo consecutivo. I canadesi sono un collettivo funzionale: Kyle Lowry aggiunge 16 punti e 8 assist, Serge Ibaka griffa la doppia-doppia da 14 punti e 14 rimbalzi, Pascal Siakam continua a crescere (21 punti). Buddy Hield e Willy Cauley-Stein chiudono a 24 punti a testa per i californiani, che giocano tutto sommato una buona partita. Leonard alza il suo livello sul finire del primo tempo, allargando le distanze tra le squadre, con gli ospiti che toccano il +15 con Ibaka (74-59) ad inizio ripresa. Buddy Hield e Cauley-Stein si dannano l’anima per tenere i Kings in partita, ma i Raptors controllano splendidamente l’andamento della partita con Lowry. Bogdan Bogdanovic, al rientro dopo l’operazione al ginocchio, riporta i Kings sul -10 (96-86) con ancora 9’32” da giocare nel quarto periodo, e il pubblico di casa s’infiamma. Ma Leonard e Ibaka spengono gli entusiasmi con due triple in fila (112-102), evitando brutte sorprese nel finale e portando a casa l’ennesima vittoria di questo inizio di stagione.
Sacramento: Hield 24 punti (9/22 dal campo, 3/9 da tre, 3/3 tl), Cauley-Stein 24, Fox 20. Rimbalzi: Cauley-Stein 8. Assist: Shumpert 6
Toronto: Leonard 25 punti (7/17, 2/5 da tre, 9/9 tl), Siakam 21, Lowry 16. Rimbalzi: Ibaka 14. Assist: Lowry 8
Joel Embiid schiaccia incotrastato. Ap
Indiana Pacers-Philadelphia 76ers 94-100
I Sixers (7-5) alzano la testa anche lontano dal parquet amico del Wells Fargo Center e strappano il primo successo in trasferta, passando su una delle dirette avversarie alla vetta della Eastern Conference e lanciando un messaggio importante alla concorrenza. Perch¨¦ contro i Pacers (7-5) ¨¨ arrivata la prestazione di squadra tanto attesa da coach Brett Brown. Joel Embiid (20+10 rimbalzi) non ¨¨ pi¨´ solo: accanto a lui sono arrivate le ottime prove di Ben Simmons, che sfiora la tripla doppia (16 punti, 10 rimbalzi e 8 assist) e soprattutto di Dario Saric. Il croato sembra aver reagito al suo difficile avvio di stagione e si butta alle spalle le avversit¨¤ giocando la sua miglior gara (18 punti e 7 rimbalzi) e ritrovando fiducia nel tiro dall’arco (4/6 da 3), fondamentale per l’economia e le spaziature dell’attacco di Phila. Dall’altra parte sono inutili i 36 punti (season high) di Victor Oladipo per i Pacers, che subiscono una pericolosa imbarcata gi¨¤ in avvio, finendo sotto 19-4 dopo soli 6 minuti. I padroni di casa tornano in carreggiata grazie al solito Oladipo con la cooperazione di Domantas Sabonis (16+11), i due guidano il break di 18-3 che regala il sorpasso (41-36) nella seconda frazione. La gara prende i binari dell’equilibrio fino al 4¡ã periodo, quando i Sixers stringono le viti in difesa e trovano le triple di Shamet (12) e Saric che aprono e coronano il nuovo parziale di 14-4 per il 94-77 a 6’ dalla sirena, divario che Indiana non riesce a recuperare.
Indiana: Oladipo 36 (10/16, 4/14 da 3, 4/6 tl), Sabonis 16, Bogdanovic 13. rimbalzi: Sabonis 11. Assist: Oladipo 7
Philadelphia: Embiid 20 (6/11, 1/5 da 3, 5/6 tl); Saric 18, Simmons 16. Rimbalzi: Embiid, Simmons 10. Assist: Simmons 8
I Sixers (7-5) alzano la testa anche lontano dal parquet amico del Wells Fargo Center e strappano il primo successo in trasferta, passando su una delle dirette avversarie alla vetta della Eastern Conference e lanciando un messaggio importante alla concorrenza. Perch¨¦ contro i Pacers (7-5) ¨¨ arrivata la prestazione di squadra tanto attesa da coach Brett Brown. Joel Embiid (20+10 rimbalzi) non ¨¨ pi¨´ solo: accanto a lui sono arrivate le ottime prove di Ben Simmons, che sfiora la tripla doppia (16 punti, 10 rimbalzi e 8 assist) e soprattutto di Dario Saric. Il croato sembra aver reagito al suo difficile avvio di stagione e si butta alle spalle le avversit¨¤ giocando la sua miglior gara (18 punti e 7 rimbalzi) e ritrovando fiducia nel tiro dall’arco (4/6 da 3), fondamentale per l’economia e le spaziature dell’attacco di Phila. Dall’altra parte sono inutili i 36 punti (season high) di Victor Oladipo per i Pacers, che subiscono una pericolosa imbarcata gi¨¤ in avvio, finendo sotto 19-4 dopo soli 6 minuti. I padroni di casa tornano in carreggiata grazie al solito Oladipo con la cooperazione di Domantas Sabonis (16+11), i due guidano il break di 18-3 che regala il sorpasso (41-36) nella seconda frazione. La gara prende i binari dell’equilibrio fino al 4¡ã periodo, quando i Sixers stringono le viti in difesa e trovano le triple di Shamet (12) e Saric che aprono e coronano il nuovo parziale di 14-4 per il 94-77 a 6’ dalla sirena, divario che Indiana non riesce a recuperare.
Indiana: Oladipo 36 (10/16, 4/14 da 3, 4/6 tl), Sabonis 16, Bogdanovic 13. rimbalzi: Sabonis 11. Assist: Oladipo 7
Philadelphia: Embiid 20 (6/11, 1/5 da 3, 5/6 tl); Saric 18, Simmons 16. Rimbalzi: Embiid, Simmons 10. Assist: Simmons 8
Utah Jazz-Dallas Mavericks 117-102
Il rientro di Donovan Mitchell fa bene ai Jazz (5-6) che tornano al successo dopo una striscia negativa lunga 4 partite. La stellina di coach Snyder si fa subito trascinatore in attacco chiudendo con 23 punti e 7 assist e stravincendo il duello con Dennis Smith Jr (14), incapace, quest’ultimo, di dare il giusto contributo alla causa dei suoi Mavericks (3-8), ai quali non bastano neppure i 24 punti di un ottimo Luka Doncic. Tutto facile, o quasi, per Utah. I padroni di casa giocano un 1¡ã tempo che sfiora la perfezione su entrambi i lati del campo: il break di 24-5 fa da ponte tra il 1¡ã e 2¡ã periodo e stordisce i Mavs che affondano fino al -24 e arrivano al riposo lungo sul 68-45. I texani nella ripresa provano a ricalibrare il loro attacco, troppo prevedibile e incerto (25 palle perse che regalano 31 punti ai Jazz) nei primi 24 minuti. I risultati arrivano nella prima parte della quarta frazione, quando Jalen Brunson infila i canestri del nuovo -9. Utah si fa passare i brividi con la risposta firmata da Jae Crowder, Mitchell e Derrick Favors per il 114-98 a 1’40” dalla fine che chiude i conti.
Utah: Mitchell 23 (6/9, 3/8 da 3, 2/2 tl), Burks 18, Gobert 17. Rimbalzi: Gobert 10. Assist: Rubio 12
Dallas: Doncic 24 (4/10, 3/4 da 3, 7/7 tl), Barnes 14, Matthews 13. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Matthews 4
Il rientro di Donovan Mitchell fa bene ai Jazz (5-6) che tornano al successo dopo una striscia negativa lunga 4 partite. La stellina di coach Snyder si fa subito trascinatore in attacco chiudendo con 23 punti e 7 assist e stravincendo il duello con Dennis Smith Jr (14), incapace, quest’ultimo, di dare il giusto contributo alla causa dei suoi Mavericks (3-8), ai quali non bastano neppure i 24 punti di un ottimo Luka Doncic. Tutto facile, o quasi, per Utah. I padroni di casa giocano un 1¡ã tempo che sfiora la perfezione su entrambi i lati del campo: il break di 24-5 fa da ponte tra il 1¡ã e 2¡ã periodo e stordisce i Mavs che affondano fino al -24 e arrivano al riposo lungo sul 68-45. I texani nella ripresa provano a ricalibrare il loro attacco, troppo prevedibile e incerto (25 palle perse che regalano 31 punti ai Jazz) nei primi 24 minuti. I risultati arrivano nella prima parte della quarta frazione, quando Jalen Brunson infila i canestri del nuovo -9. Utah si fa passare i brividi con la risposta firmata da Jae Crowder, Mitchell e Derrick Favors per il 114-98 a 1’40” dalla fine che chiude i conti.
Utah: Mitchell 23 (6/9, 3/8 da 3, 2/2 tl), Burks 18, Gobert 17. Rimbalzi: Gobert 10. Assist: Rubio 12
Dallas: Doncic 24 (4/10, 3/4 da 3, 7/7 tl), Barnes 14, Matthews 13. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Matthews 4
Memphis Grizzlies-Denver Nuggets 89-87
Battuta d’arresto per i Nuggets (9-2) che cadono sul campo dei Grizzlies (6-4) grazie al fondamentale Marc Gasol, che con 20 punti e 12 rimbalzi e soprattutto i due liberi decisivi a 4.6 secondi dal termine, permette ai suoi di tornare al successo dopo due sconfitte consecutive. Gli ospiti registrano un’altra prova sottotono di Nikola Jokic, che chiude con 4 punti, 7 rimbalzi e 4 assist e con un solo tentativo dal campo: troppo poco. La difesa continua a dimostrarsi molto solida, incredibilmente migliorata rispetto alla scorsa stagione, ma senza il faro offensivo tutto l’attacco di coach Malone perde di luminosit¨¤, segnando appena 87 punti (minimo stagionale). Gary Harris (20 punti) e Jamal Murray (15+7 assist) ci provano, ma i Grizzlies stanno bene in campo e nonostante quale palla persa di troppo toccano il +8 in avvio di ripresa (59-51) grazie a Kyle Anderson. Un’altra delle novit¨¤ stagionali dei Nuggets, la panchina, assorbe lo strappo, con Trey Lyles prezioso nel tenere a contatto i suoi, ma Gasol ¨¨ splendido sui due lati del campo e i Grizzlies lo seguono, con Mike Conley che mette un tiro fondamentale nonostante la pessima partita per dare ai suoi il +4 (87-83) a 40” dal termine. Lyles e Murray ricuciono nuovamente lo svantaggio, ma Gasol ¨¨ glaciale dalla lunetta: i Nuggets avrebbero la possibilit¨¤ addirittura di vincere, ma la tripla di Jokic (nel suo unico tiro in partita) finisce lunga sul secondo ferro, cos¨¬ come il tentativo di Murray su rimbalzo.
Memphis: Gasol 20 punti (6/13, 1/2da tre, 7/7 tl), Jackson 20, Anderson 14. Rimbalzi: Gasol 12. Assist: Conley 8
Denver: Harris 20 (6/16 dal campo, 3/6, 5/6 tl), Lyles 16, Murray 15. Rimbalzi: Lyles 9. Assist: Murray 7
Battuta d’arresto per i Nuggets (9-2) che cadono sul campo dei Grizzlies (6-4) grazie al fondamentale Marc Gasol, che con 20 punti e 12 rimbalzi e soprattutto i due liberi decisivi a 4.6 secondi dal termine, permette ai suoi di tornare al successo dopo due sconfitte consecutive. Gli ospiti registrano un’altra prova sottotono di Nikola Jokic, che chiude con 4 punti, 7 rimbalzi e 4 assist e con un solo tentativo dal campo: troppo poco. La difesa continua a dimostrarsi molto solida, incredibilmente migliorata rispetto alla scorsa stagione, ma senza il faro offensivo tutto l’attacco di coach Malone perde di luminosit¨¤, segnando appena 87 punti (minimo stagionale). Gary Harris (20 punti) e Jamal Murray (15+7 assist) ci provano, ma i Grizzlies stanno bene in campo e nonostante quale palla persa di troppo toccano il +8 in avvio di ripresa (59-51) grazie a Kyle Anderson. Un’altra delle novit¨¤ stagionali dei Nuggets, la panchina, assorbe lo strappo, con Trey Lyles prezioso nel tenere a contatto i suoi, ma Gasol ¨¨ splendido sui due lati del campo e i Grizzlies lo seguono, con Mike Conley che mette un tiro fondamentale nonostante la pessima partita per dare ai suoi il +4 (87-83) a 40” dal termine. Lyles e Murray ricuciono nuovamente lo svantaggio, ma Gasol ¨¨ glaciale dalla lunetta: i Nuggets avrebbero la possibilit¨¤ addirittura di vincere, ma la tripla di Jokic (nel suo unico tiro in partita) finisce lunga sul secondo ferro, cos¨¬ come il tentativo di Murray su rimbalzo.
Memphis: Gasol 20 punti (6/13, 1/2da tre, 7/7 tl), Jackson 20, Anderson 14. Rimbalzi: Gasol 12. Assist: Conley 8
Denver: Harris 20 (6/16 dal campo, 3/6, 5/6 tl), Lyles 16, Murray 15. Rimbalzi: Lyles 9. Assist: Murray 7
New Orleans Pelicans-Chicago Bulls 107-98
Ci sono notti in cui Anthony Davis ¨¨ semplicemente inarrestabile. Quella appena passata ne ¨¨ un esempio. Il 5 volte All-Star prende per mano i suoi Pelicans (5-6) e li accompagna alla vittoria casalinga sui Bulls (3-9) chiudendo con un tabellino da 32 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate. Numeri che raccontano di una presenza totale sul parquet che ha sbaragliato la concorrenza avversaria nonostante la buona prova collettiva dei Bulls, con Zach LaVine (22) e Jabari Parker (20+13) a fare da leader. Ma non ¨¨ bastato. I Pelicans schiacciano il piede sull’acceleratore nel 2¡ã periodo, arrivando alla sirena in vantaggio 58-50. Il meglio arriva nel 3¡ã quarto, coi canestri di Jrue Holiday (17) e Davis a scrivere il massimo +18 sul tabellone. Chicago torna in scia negli ultimi 3’ di gara, toccando il nuovo -6 (94-100). La rimonta per¨° ¨¨ facilmente vanificata dalla risposta di Holiday e Julius Randle per 105-95 a soli 25” dalla sirena che chiude la striscia di 6 sconfitte consecutive.
New Orleans: Davis 32 (11/20, 2/4 da 3, 4/7 tl), Holiday 17, Johnson, Randle 12. Rimbalzi: Mirotic/Davis 15. Assist: Holiday 9
Chicago: LaVine 22 (7/21, 2/5 da 3, 2/2 tl), Parker 20, Carter Jr/Holiday 17; Rimbalzi: Parker 13. Assist: LaVine 4
Ci sono notti in cui Anthony Davis ¨¨ semplicemente inarrestabile. Quella appena passata ne ¨¨ un esempio. Il 5 volte All-Star prende per mano i suoi Pelicans (5-6) e li accompagna alla vittoria casalinga sui Bulls (3-9) chiudendo con un tabellino da 32 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate. Numeri che raccontano di una presenza totale sul parquet che ha sbaragliato la concorrenza avversaria nonostante la buona prova collettiva dei Bulls, con Zach LaVine (22) e Jabari Parker (20+13) a fare da leader. Ma non ¨¨ bastato. I Pelicans schiacciano il piede sull’acceleratore nel 2¡ã periodo, arrivando alla sirena in vantaggio 58-50. Il meglio arriva nel 3¡ã quarto, coi canestri di Jrue Holiday (17) e Davis a scrivere il massimo +18 sul tabellone. Chicago torna in scia negli ultimi 3’ di gara, toccando il nuovo -6 (94-100). La rimonta per¨° ¨¨ facilmente vanificata dalla risposta di Holiday e Julius Randle per 105-95 a soli 25” dalla sirena che chiude la striscia di 6 sconfitte consecutive.
New Orleans: Davis 32 (11/20, 2/4 da 3, 4/7 tl), Holiday 17, Johnson, Randle 12. Rimbalzi: Mirotic/Davis 15. Assist: Holiday 9
Chicago: LaVine 22 (7/21, 2/5 da 3, 2/2 tl), Parker 20, Carter Jr/Holiday 17; Rimbalzi: Parker 13. Assist: LaVine 4
Cleveland Cavaliers-Oklahoma City Thunder 86-95
Sesta vittoria in fila per i Thunder (6-4) che passano sul campo dei Cavs (1-10) nonostante una prestazione abbastanza sottotono. Senza Russell Westbrook, ai box per la caviglia malconcia, tutta la squadra ne risente e soprattutto nella met¨¤ campo offensiva il gioco si fa stagnante. Dennis Schr?der realizza 28 punti (senza un assist), mentre Paul George (18) e Steven Adams (9+13 rimbalzi) aggiungono solidit¨¤. I Cavs si confermano la squadra pi¨´ in difficolt¨¤ della lega ma quantomeno hanno il merito di provarci, con Colin Sexton miglior realizzatore con 15 punti. Dopo un avvio equilibrato i Thunder riescono a prendere le distanze sul finire di primo tempo, con un parziale di 17-0 continuato anche all’inizio del terzo quarto e caratterizzato dalla tripla sulla sirena dell’intervallo di George (48-40) e dal gioco da tre punti di Schr?der (54-40). I Cavs giocano male ma ci mettono orgoglio e riescono a tenere aperta la contesa, sfruttando le debolezze dei Thunder, e grazie alle triple di JR Smith e Kyle Korver riescono addirittura a rimettersi avanti (80-78) a 7’02” dalla sirena finale. Seppure arrancando i Thunder riescono a togliersi dagli impicci grazie ai gregari che con una tripla di Alex Abrines e un tap-in decisivo di Jerami Grant (89-84) riescono a rimettere le cose a posto portando a casa una fondamentale vittoria.
Cleveland: Sexton 15 punti (7/14 dal campo, 1/2da tre), Smith 13, Hood/Clarkson 11. Rimbalzi: Thompson 15. Assist: Clarkson 8
Oklahoma City: Schr?der 28 (11/19, 0/3, 6/8 tl), George 18, Grant 12; Rimbalzi: Adams 13; Assist: Felton/Ferguson/Adams/George 2
Sesta vittoria in fila per i Thunder (6-4) che passano sul campo dei Cavs (1-10) nonostante una prestazione abbastanza sottotono. Senza Russell Westbrook, ai box per la caviglia malconcia, tutta la squadra ne risente e soprattutto nella met¨¤ campo offensiva il gioco si fa stagnante. Dennis Schr?der realizza 28 punti (senza un assist), mentre Paul George (18) e Steven Adams (9+13 rimbalzi) aggiungono solidit¨¤. I Cavs si confermano la squadra pi¨´ in difficolt¨¤ della lega ma quantomeno hanno il merito di provarci, con Colin Sexton miglior realizzatore con 15 punti. Dopo un avvio equilibrato i Thunder riescono a prendere le distanze sul finire di primo tempo, con un parziale di 17-0 continuato anche all’inizio del terzo quarto e caratterizzato dalla tripla sulla sirena dell’intervallo di George (48-40) e dal gioco da tre punti di Schr?der (54-40). I Cavs giocano male ma ci mettono orgoglio e riescono a tenere aperta la contesa, sfruttando le debolezze dei Thunder, e grazie alle triple di JR Smith e Kyle Korver riescono addirittura a rimettersi avanti (80-78) a 7’02” dalla sirena finale. Seppure arrancando i Thunder riescono a togliersi dagli impicci grazie ai gregari che con una tripla di Alex Abrines e un tap-in decisivo di Jerami Grant (89-84) riescono a rimettere le cose a posto portando a casa una fondamentale vittoria.
Cleveland: Sexton 15 punti (7/14 dal campo, 1/2da tre), Smith 13, Hood/Clarkson 11. Rimbalzi: Thompson 15. Assist: Clarkson 8
Oklahoma City: Schr?der 28 (11/19, 0/3, 6/8 tl), George 18, Grant 12; Rimbalzi: Adams 13; Assist: Felton/Ferguson/Adams/George 2
Atlanta Hawks-New York Knicks 107-112
Vittoria importante per I Knicks (4-8) che provano a raddrizzare le sorti del loro avvio stagionale dopo le 2 sconfitte consecutive. Decisivi, ancora una volta, gli apporti di Enes Kanter (17+11 rimbalzi) e, soprattutto, di Tim Hardaway Jr. vera e propria spina nel fianco degli Hawks (3-8). Il leader offensivo dei newyorkesi sale in cattedra nel 2¡ã tempo quando mette a referto 27 dei suoi 34 punti totali prendendo per mano i suoi e trascinandoli fino al massimo +16, toccato nel corso della terza frazione. I padroni di casa tentano il tutto per tutto negli ultimi 12 minuti: a lanciare il tentativo di rimonta tocca a Trae Young e Taurean Prince che aprono e coronano il break che riporta del -4 (98-94) a 3’40” dalla fine. A far calare il sipario ci pensano i punti di Hardaway e del rookie Allonzo Trier (16) che tengono i Knicks sul +6 con 50” sul cronometro.
Atlanta: Spellman 18 (3/6, 3/5 da 3, 3/3 tl), Bazemore, Prince 16. Rimbalzi: Spellman 10. Assist: Young 8
New York: Hardaway 34 (6/11, 2/11 da 3, 16/20 tl), Kanter 17, Trier 16. Rimbalzi: Vonleh 13. Assist: Ntilikina/ Dotson/ Mudiay 3
Vittoria importante per I Knicks (4-8) che provano a raddrizzare le sorti del loro avvio stagionale dopo le 2 sconfitte consecutive. Decisivi, ancora una volta, gli apporti di Enes Kanter (17+11 rimbalzi) e, soprattutto, di Tim Hardaway Jr. vera e propria spina nel fianco degli Hawks (3-8). Il leader offensivo dei newyorkesi sale in cattedra nel 2¡ã tempo quando mette a referto 27 dei suoi 34 punti totali prendendo per mano i suoi e trascinandoli fino al massimo +16, toccato nel corso della terza frazione. I padroni di casa tentano il tutto per tutto negli ultimi 12 minuti: a lanciare il tentativo di rimonta tocca a Trae Young e Taurean Prince che aprono e coronano il break che riporta del -4 (98-94) a 3’40” dalla fine. A far calare il sipario ci pensano i punti di Hardaway e del rookie Allonzo Trier (16) che tengono i Knicks sul +6 con 50” sul cronometro.
Atlanta: Spellman 18 (3/6, 3/5 da 3, 3/3 tl), Bazemore, Prince 16. Rimbalzi: Spellman 10. Assist: Young 8
New York: Hardaway 34 (6/11, 2/11 da 3, 16/20 tl), Kanter 17, Trier 16. Rimbalzi: Vonleh 13. Assist: Ntilikina/ Dotson/ Mudiay 3
Orlando Magic-Detroit Pistons 96-103
Tornano al successo i Pistons (5-5) che interrompono la striscia da cinque sconfitte consecutive sbancando il campo dei Magic (4-7) grazie ai soliti Blake Griffin (20 punti) e Andre Drummond (23-19 rimbalzi). Ai padroni di casa non bastano i 27 punti di Evan Fournier, n¨¦ la partenza scoppiettante, con Terrence Ross scatenato in avvio (31-16). Gli ospiti rispondono con un contro-parziale di 24-4, guidati da Drummond (che manda a segno pure una tripla per chiudere il primo quarto) e Langston Galloway (40-35). DJ Augustin ¨¨ fondamentale nell’impedire ai Pistons di scappare e i Magic si rimettono avanti con un parziale di 12-1 chiuso ancora da Ross (78-67), ma i Pistons hanno pi¨´ talento e grazie a due triple di un ottimo Stanley Johnson e al solito Galloway piazzano un altro parziale (15-4) toccando il +8 (92-84) a 5’30” dalla fine. Fournier ci prova ancora, ma due canestri pesanti di Reggie Jackson spengono definitivamente le speranze di rimonta.
Orlando: Fournier 27 punti (12/19, 3/6 da tre), Augustin 16, Gordon/Ross 15. Rimbalzi: Gordon 10. Assist: Augustin 7
Detroit: Drummond 23 (10/16, 1/1, 2/2 tl), Griffin 20, Jackson 15. Rimbalzi: Drummond 19. Assist: Jackson/Smith 4.
Tornano al successo i Pistons (5-5) che interrompono la striscia da cinque sconfitte consecutive sbancando il campo dei Magic (4-7) grazie ai soliti Blake Griffin (20 punti) e Andre Drummond (23-19 rimbalzi). Ai padroni di casa non bastano i 27 punti di Evan Fournier, n¨¦ la partenza scoppiettante, con Terrence Ross scatenato in avvio (31-16). Gli ospiti rispondono con un contro-parziale di 24-4, guidati da Drummond (che manda a segno pure una tripla per chiudere il primo quarto) e Langston Galloway (40-35). DJ Augustin ¨¨ fondamentale nell’impedire ai Pistons di scappare e i Magic si rimettono avanti con un parziale di 12-1 chiuso ancora da Ross (78-67), ma i Pistons hanno pi¨´ talento e grazie a due triple di un ottimo Stanley Johnson e al solito Galloway piazzano un altro parziale (15-4) toccando il +8 (92-84) a 5’30” dalla fine. Fournier ci prova ancora, ma due canestri pesanti di Reggie Jackson spengono definitivamente le speranze di rimonta.
Orlando: Fournier 27 punti (12/19, 3/6 da tre), Augustin 16, Gordon/Ross 15. Rimbalzi: Gordon 10. Assist: Augustin 7
Detroit: Drummond 23 (10/16, 1/1, 2/2 tl), Griffin 20, Jackson 15. Rimbalzi: Drummond 19. Assist: Jackson/Smith 4.
Grazioli-Scarpelli
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