Durant 'scagiona' i Warriors: "Non ¨¨ loro la colpa dell’infortunio"
“Il mio infortunio colpa dei Warriors? Assolutamente no”. Kevin Durant non usa mezzi termini in un’intervista esclusiva a Yahoo! Sport per ricostruire quanto successo durante le Finals Nba. La gestione del suo (precedente) acciacco, ha convinto pochi, tra gli addetti ai lavori. Ma per lui nessuna recriminazione. La rottura del tendine d’Achille patita contro Toronto non la collega al problema accusato alla stessa gamba, la destra, che l’aveva fermato contro Houston, durante i playoff. “E’ capitato, sfortuna (usa un vocabolo pi¨´ colorito ndr.). Non ¨¨ stata colpa di nessuno. Fa parte del gioco. Non mi ¨¨ stata messa pressione per tornare, dall’inizio delle Finals il mio obiettivo era sempre stato il rientro per gara-5, volevo proprio giocarle. L’andamento della serie, l’essere sotto 1-3, non c’entra nulla”. Ma se non ci sono motivi di risentimento, perch¨¦ lasciare poi la Baia californiana e una dinastia di successi, quella dei Warriors, per accasarsi ai Nets? “Perch¨¦ ¨¨ quel che volevo fare. Mi attirava la pallacanestro dei Nets. Sono stanco di parlare di questa spazzatura. Tutti mi hanno augurato il meglio, mi hanno fatto i complimenti, tutti si rendono conto che sono valutazioni d’affari. Ho cambiato maglia, ma resto lontano appena una telefonata”.
Irving e i Nets
¡ªKD racconta che la presunta corsa a Durant in free agency ¨¨ sempre stata circoscritta a una squadra, in caso di addio a Golden State: “I Nets sono sempre stati la prima alternativa ai Warriors. Hanno i pezzi (del puzzle tecnico ndr.) e una dirigenza creativa. Mi piace quello che stanno costruendo. Ma ho deciso il 30 giugno, non prima. Quella mattina. Non ho mai mancato di rispetto al gioco pensando al futuro durante la stagione”. Uno dei motivi della scelta di Brooklyn ¨¨ l’amico Kyrie Irving, altro nuovo acquisto dei Nets, uno dei “pezzi” cui l’anima lunga del Maryland fa riferimento. “Con Kyrie siamo buoni amici. Ma lo eravamo anche prima. Adesso giocheremo assieme, ma non l’abbiamo progettato, semplicemente ¨¨ successo. Il fattore amicizia cresce negli ambienti Nba, comunque, legato alle future scelte professionali. Specie da quando LeBron e Wade, grandi amici, hanno giocato assieme (due volte: a Miami prima e a Cleveland poi ndr.) e allora ¨¨ naturale che la gente speculi in tal senso”.
Recupero
¡ªE’ opinione condivisa che Durant non giocher¨¤ la stagione 2019-20 concentrandosi sulla riabilitazione. Lui non smentisce e non conferma. Si limita a dire: “Non lo so. Proprio come non potevo sapere che mi sarei fatto male. Vedremo. Non penso neanche cos¨¬ in prospettiva, per adesso. Mi limito a lavorare giornalmente per recuperare, ¨¨ ancora presto per fare di pi¨´. E’ un lungo cammino, ma torner¨° a giocare ad alto livello. Non c’¨¨ niente di cui mi debba preoccupare. La vita ¨¨ bella”.
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