Il guru di San Antonio diventa il terzo coach pi¨´ vincente della storia Nba grazie al successo su Detroit, il 13¡ã nelle ultime 16 partite per Belinelli e compagni. Harden con 32 punti ispira la vittoria di Houston sulla miglior squadra del West
Gregg Popovich continua la sua corsa nel mito, agganciando Jerry Sloan al terzo posto dei coach pi¨´ vincenti della storia Nba. Il successo numero 1221 il guru di San Antonio lo ottiene a Detroit, dove gli Spurs centrano la 13? vittoria nelle ultime 16 partite grazie anche a 9 punti di Marco Belinelli. Continua la sua corsa nel mito anche James Harden, che con 32 punti e 14 assist trascina Houston alla vittoria su Denver, miglior team del West.
Detroit Pistons-San Antonio Spurs 107-119
Continua spedita la marcia degli Spurs. San Antonio non fa sconti nemmeno ai Pistons, cambia rotta dopo un brutto inizio di gara e prende il controllo del match nel secondo quarto per poi tenere a distanza i Pistons e conquistare cos¨¬ la sua quinta vittoria consecutiva. Il successo permette a Gregg Popovich di agganciare Jerry Sloan al terzo posto della classifica di vittorie in carriera per un head coach (1.221) nella Nba. Ora davanti a Pop ci sono solamente Don Nelson (1.335) e Lenny Wilkens (1.332). Marco Belinelli chiude con nove punti in 21’ di gioco.
LA PARTITA —
Gli Spurs, privi dell’acciaccato Rudy Gay, partono con il freno a mano tirato. Griffin fa il bello e il cattivo tempo nei primi minuti e Detroit arriva subito al +12, costringendo coach popovich a chiamare due timeout nei primi sei minuti della gara. A dare la scossa ci pensa ancora una volta la panchina. Belinelli e Mills in particolare con il loro ingresso cambiano la direzione del match e riportano gli Spurs in carreggiata. La compagine texana si mette a giocare la sua pallacanestro, torna a difendere con disciplina e chiude il primo quarto in crescendo piazzando poi un’accelerazione decisa all’inizio del secondo. Griffin ha troppo poco supporto a livello offensivo, gli Spurs cos¨¬ piazzano un parziale di 23-2 a cavallo tra la fine della prima frazione e l’inizio della seconda e si mettono alla spalle il brutto inizio di gara, scappando al +12. Jackson prova a limitare i danni nel finale di un primo tempo che si chiude con gli ospiti avanti 59-51. Il buon inizio di ripresa di DeRozan permette agli Spurs di toccare il +16 a met¨¤ terzo quarto, Detroit per¨° risponde con il solito Griffin e con la produzione dalla panchina di Leuer e prova a tornare in scia, arrivando al -7 all’inizio del quarto periodo. Lo splendido canestro in caduta di Marco Belinelli a 10’05’’ dalla sirena ricaccia indietro i padroni di casa. Il resto lo fa Aldridge il quale con due giochi da tre consecutivi riporta a distanza di sicurezza la compagine texana. La tripla di Forbes a 3’41’’ dalla fine poi regala agli Spurs il +16 e chiude definitivamente i conti, sigillando quindi il quinto successo consecutivo per San Antonio.
Detroit: Griffin 34 (11/16, 2/5, 6/6 tl), Drummond 19, Jackson 14. Rimbalzi: Drummond 14. Assist: Griffin 8.
San Antonio: BELINELLI 9 (2/3, 1/3, 2/2 tl), 1 rimbalzo, 1 assist, 1 recupero in 20’59’’. DeRozan 26 (12/21, 2/2 tl), Aldridge 25, White 17. Rimbalzi: DeRozan 7. Assist: DeRozan 9.
Houston Rockets-Denver Nuggets 125-113
James Harden non ¨¨ solo. L’aspirante due volte mvp aggiunge una perla da 32 punti e 14 assist alla sua collezione, ma se Houston ferma Denver, la migliore del West con 26 vittorie e 12 sconfitte, il merito ¨¨ di una splendida prova di squadra. Clint Capela continua i suoi straordinari progressi con la miglior partita della sua carriera (31 punti), devastante terminale sotto canestro con attorno un manipolo di tiratori capaci di andare 22 volte a bersaglio da tre. Oltre a Harden, alla 10? gara consecutiva con almeno 5 triple (striscia pi¨´ lunga della storia Nba), i Rockets (23-16) fanno male con PJ Tucker (21 punti con 7/11 da fuori, miglior bottino personale di sempre) e Gerald Green (21 punti con 6/10 dall’arco). Denver aveva provato a disinnescare l’mvp alzandogli un muro attorno: non ha funzionato, nonostante Harden abbia messo il primo tiro dal campo solo dopo 22’ e tirato solo tre volte da dentro l’arco, perch¨¦ la stella di Mike D’Antoni ha trovato il modo di accendere i compagni e di far male da fuori (6/15). “Merito di James - ha detto Tucker alla fine -. Per il modo in cui sta giocando ¨¨ inevitabile raddoppiarlo, ma lui ha trovato la maniera di metterci in ritmo e noi ci siamo fatti trovare pronti”. Denver ha interrotto a 5 la striscia di vittorie perch¨¦ non ha mai trovato una valida alternativa offensiva a Nikola Jokic, il migliore con 24 punti e 14 rimbalzi. Malone ha rimesso in quintetto Gary Harris e Paul Millsap, ma entrambi hanno giocato una partita mediocre. Peggio ha fatto Jamal Murray, limitato a 13 punti con 5/13 al tiro. Dopo Jokic, i migliori dei Nuggets sono stati Monte Morris (21 punti e 5 assist) e Malik Beasley (14), formidabili stelle della second unit. Non sono bastati per impedire ai Rockets di centrare la 10? vittoria di fila al Toyota Center.
LA PARTITA —
Houston scappa nel secondo periodo, in cui tira 10/15 dal campo, con un parziale di 27-9 aperto da 10 punti di fila di Capela e chiuso dalla tripla di Harden per il 67-54 a 1’30” dal riposo, dove i Rockets arrivano sul 70-60. Nonostante la vena di Jokic, Denver finisce sotto 94-80 nel terzo periodo: riapre la partita chiudendolo con un parziale di 9-2, poi avvicinandosi fino al 102-96 che Plumlee firma con 10’02” sul cronometro. Houston risponde di prepotenza, martellando di nuovo da fuori e costruendo un parziale di 18-2 che Harden chiude sul 120-102 a 2’51” dalla fine. I Rockets sono ufficialmente tornati una potenza del West. Denver, nonostante la sconfitta, ha tutte le carte in regola per rimanerlo.
Houston: Harden 32 (1/3, 6/15, 12/15 tl), Capela 31, Tucker 21, Green 21. Rimbalzi: Capela 9. Assist: Harden 14.
Denver: Jokic 24 (10/19, 1/1, 1/1 tl), Morris 21, Harris 14, Beasley 14. Rimbalzi: Jokic 13. Assist: Morris 5.
Sandri-Chinellato
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