Ex delfino di Phil Jackson, vincitore di tre anelli da giocatore in gialloviola, stimato da Bryant e per questo eterno promesso sposo dei Lakers, a Brian Shaw non può essere rimasto indifferente aver esordito da head coach Nba con un successo da ex allo Staples Center sui californiani. Il suo ritorno da coach di Denver è stato forse il tema più importante del successo dei suoi Nuggets orfani di Danilo Gallinari: 97-88 sul campo dei Lakers in quella che, prima partita di preseason per gli ospiti e seconda per i padroni di casa, è stata per lunghi tratti poco più di una gara di Summer League, per i tanti giocatori in cerca di un contratto e le 50 palle perse complessive.

Brian Shaw, head coach dei Denver Nuggets. Reuters

GASOL E NASH — Con Kaman e Farmar a riposo ma soprattutto Kobe Bryant in Germania per ripetere il trattamento di gel piastrinico al ginocchio destro già fatto due anni fa (che non ha niente a che fare con l'infortunio al tendine di Achille che lo terrà fermo ancora un po'), i Lakers ritrovavano Steve Nash e Pau Gasol rispetto al 104-95 di 24 ore prima su Golden State che aveva interrotto una striscia di dieci sconfitte di fila in preseason aperta nel 2011. Complice la giornata da 32% dal campo, tra cui il 20/66 da due, il loro ritorno ha invece coinciso con un piccolo passo indietro rispetto alla squadra operaia senza primedonne in cui la palla girava il giorno prima coi Warriors. Pau ha iniziato in maniera molto intraprendente: al riposo aveva già 13 punti con 10 tiri in 16', ha chiuso con 4/13 e 4 rimbalzi in 23', comandando le operazioni spalle a canestro e dal gomito, impreciso su buone scelte di tiro; Nash ha chiuso con 0/2 e 6 assist i suoi 22' di regia, solida anche con Blake, prima di rientrare negli spogliatoi a fare stretching per tutta la ripresa.

TERZO ESTERNO — E' qui che i gialloviola hanno ceduto, vittime del ritmo lento e di una cattiva selezione di tiro. A fare il Bryant ci hanno provato Jodie Meeks (3/10) nei giochi di D'Antoni e Nick Young (4/16, con tante forzature in un attacco statico) quando si trattava di uscire dallo spartito. Efficace, aggressivo e molto assertivo nell'attaccare il ferro e conquistare falli nonostante un problema al polso destro che cova da un paio di settimane, la miglior notizia gialloviola è Xavier Henry, la guardia da Kansas (scelto da Memphis, poi due anni a New Orleans) che dopo i 29 punti in 26' con Golden State anche stavolta chiude da top scorer, 15 punti. Finora è lui il vincitore parziale della sfida più appassionante della preseason californiana, la corsa per il ruolo di terzo esterno gialloviola che dovrà affiancare Bryant e Nash, in competizione non solo con Meeks e Young ma anche con Shawne Williams (vivace nonostante i falli), Marcus Landry (triple a gara finita) e Wesley Johnson (uscito per una distorsione al piede sinistro).

NUOVI NUGGETS — In una squadra non più dedita ai cambi sistematici in difesa, e in attacco meno votata del passato al penetra e scarica, meno feroce nel gioco in campo aperto che resta comunque nel dna, difficile capire adesso come cambierà il ruolo di Danilo Gallinari, che proverà a rientrare nel giro di un mese e mezzo dall'infortunio al legamento crociato anteriore dello scorso aprile. Anche senza Chandler e sulle tracce di Boobie Gibson, i Nuggets si sono presentati con Randy Foye e Quincy Miller titolari insieme a Lawson sul perimetro, anche se meglio di loro hanno fatto Hamilton e Fournier dalla panchina. In un ruolo in cui anche il Gallo potrà dare una mano, e anche Arthur e Randolph vogliono giocarsi le proprie carte, qui la sfida nelle gerarchie è in ala forte tra Faried, che ha chiuso con 1/8, e Hickson, che impone con la palla in post basso situazioni più statiche rispetto alla Denver di Karl. Senza più Koufos, Brewer e soprattutto Iguodala, con un'anima tecnica diversa, i Nuggets hanno comunque fatto intravedere di essere ancora più che competitivi.
LA Lakers: Henry 15 (4/6, 0/1, 7/9 tl), Gasol e Landry 13. Rimbalzi: Sacre 8. Assist: Blake 7.
Denver: Lawson 15 (7/9, 0/1, 1/4 tl), Hamilton 15 (6/8, 1/4), McGee 12, Hickson 10. Rimbalzi: Lawson 10. Assist: Lawson 6.

A BILBAO — Solo due tiri liberi di Spencer Hawes a 4 secondi dalla fine, prima che Raul Lopez sbagliasse il tiro della disperazione, hanno permesso a Philadelphia di uscire vincente 106-104 dalla partita di preseason giocata a Bilbao contro i baschi nell'ambito del proprio tour europeo. Con Allen, Richardson e Noel a riposo, i 76ers hanno avuto 25 punti da Evan Turner, 16 da Tony Wroten e 15 da James Anderson.