L'Associazione dei direttori di gara, dopo le critiche nelle prime due partite, ha deciso di commentare in rete le decisioni dei suoi uomini. Gli utenti hanno gradito, anche se su Draymond Green c'¨¨ stato solo silenzio...
Oltre alle magie regalate dalla super sfida tra LeBron James e Kevin Durant, gara-3 di Finals Nba tra Cleveland e Golden State ¨¨ stata speciale anche per gli uomini in grigio. Per la prima volta nella storia della Lega, infatti, il profilo Twitter ufficiale dell’associazione arbitri ¨¨ rimasto attivo, per commentare in tempo reale attraverso l’hashtag #RefWatchParty le decisioni che venivano prese sul parquet e con l’obiettivo di smorzare le critiche ricevute dopo le prime 2 partite di Finals. Tra sfott¨°, curiosit¨¤ e spiegazioni che hanno snocciolato a fondo il regolamento, ecco com’¨¨ andata la storica nottata degli arbitri.
fischi —
Il mondo Nba su Twitter non lascia passare molto tempo prima di chiamare in causa gli arbitri. Passano circa 6 minuti e l’occasione arriva grazie al secondo fallo di Stephen Curry, un body check che ha impedito a JR Smith di proseguire la suo corsa in transizione. Le domande e le critiche, legate a un metro arbitrale che si stava preannunciando troppo fiscale, arrivano puntuali. Come la spiegazione tecnica: “Durante l’azione Curry si ¨¨ posizionato davanti a Smith, attaccante senza il pallone. Il difensore, in queste situazioni, deve lasciare all’avversario tempo e distanza per fermarsi o cambiare direzione liberamente”. La partita si accende e nel 2¡ã periodo viene fischiato un nuovo fallo a Steph sulla penetrazione di LeBron James. La prima decisione puniva il Re di sfondamento ma dopo un veloce briefing i grigi tornano sui loro passi. ? il 3¡ã fallo di Curry. I quesiti arrivano in modalit¨¤ tempesta digitale. La decisione ¨¨ stata cambiata perch¨¦ “l’arbitro ‘avvantaggiato’- quello che nella specifica situazione ha ricoperto la parte di campo da sotto canestro - ha visto Curry trattenere il braccio di James. Dopo la discussione ¨¨ stato deciso che il fallo del difensore ha anticipato quello dell’attaccante”.
controversie —
Ma non ¨¨ stata una serata tutta rose e fiori per gli arbitri in versione social, chiamati in causa pi¨´ di una volta e con insistenza sulla questione Draymond Green. Dopo soli 6 minuti e 30” arriva il tecnico che sanziona il 23 dei Warriors assieme a Tristan Thompson, a causa delle parole di fuoco che i due si stavano dedicando faccia a faccia. Nell’azione successiva gli arbitri fischiano un fallo difensivo allo stesso Green, che non ci sta e inizia una protesta apparsa decisamente plateale. Le domande non si placano: “Perch¨¦ gli permettete di essere cos¨¬ plateale senza punirlo ulteriormente?”. Ma le risposte a uno dei principali quesiti di gara-3 non sono arrivate e il silenzio in cui ¨¨ piombato il profilo ¨¨ il principale neo dell’iniziativa, almeno secondo gli utenti.
curiosit¨¤ —
Nei momenti tranquilli della partita c’¨¨ stato anche il tempo per regalare qualche curiosit¨¤ ai follower pi¨´ interessati, come quelle legate al pre partita degli arbitri. Anche loro, come i giocatori, devono cercare la massima concentrazione: “Ognuno si prepara mentalmente, utilizzando tecniche di ‘self-talk’ ripetendo a se stesso di essere pronto sin dalla palla a due”. Un’altra questione molto interessante ¨¨ quella dei famigerati replay mandati sul “Jumbotron”, il maxischermo che sovrasta il parquet nel quale i tifosi possono vedere e giudicare l’operato dopo ogni fischio. E gli arbitri? “S¨¬, anche noi diamo un’occhiata anche se non siamo tenuti a farlo ma spesso gli arbitri si accorgono degli errori ancora prima del replay”.
Andrea Grazioli
© RIPRODUZIONE RISERVATA