James al 4¡ã posto nella classifica dei migliori realizzatori di sempre, superando i 32.292 di MJ. Ma i Lakers perdono con Denver e i playoff sono praticamente irraggiungibili
LeBron James dopo aver superato Jordan. Afp
Volevano essere tutti come Mike. Compreso lui, che guardando Michael Jordan si ¨¨ innamorato del basket. LeBron James ¨¨ l’unico andato veramente vicino al mito del migliore ad aver mai giocato. E ora l’ha superato, almeno per punti in carriera. Da oggi King James ¨¨ il quarto miglior realizzatore Nba di tutti i tempi, oltre il muro dei 32.292 punti con cui MJ ha chiuso la carriera nell’aprile 2003, un paio di mesi prima che LeBron iniziasse la sua leggenda. James ne ha messi 31, toccando quota 32.311, nel 115-99 che i suoi Lakers hanno incassato in casa contro Denver. Questa ¨¨ l’altra faccia della medaglia: una delle tappe storiche dell’epopea di James in Nba, il sorpasso al “fantasma” di Jordan, avviene mentre si sta concretizzando il pi¨´ grosso fallimento della sua carriera, non aver portato i Lakers ai playoff.
IL SORPASSO —
Lo Staples Center si alza in piedi quando mancano 5’38” all’intervallo. LeBron attacca il canestro, subisce fallo da Craig, ma tira e il pallone entra comunque: sono i due punti del sorpasso su Jordan, che sanciscono che solo Kareem Abdul-Jabbar (38.387 punti), Karl Malone (36.928) e Kobe Bryant (33.643) nella storia hanno segnato pi¨´ del ragazzo che, partito dal ghetto di Akron, ha conquistato il mondo. LeBron alza la mano destra, l’indice puntato verso il cielo, la lingua sporgente proprio come faceva MJ. E si gode il suo momento: gli abbracci (freddi a dire la verit¨¤) dei compagni, gli applausi del suo nuovo pubblico. Quando qualche secondo dopo torna in panchina durante un timeout, mentre lo speaker annuncia il suo record e sul maxi schermo dello Staples Center scorrono le pietre miliari della sua carriera, LeBron con l’asciugamano sulla faccia assapora il momento in cui ha superato il suo mito, il motivo per cui gioca a basket, la ragione per cui ha sulla schiena e sul petto il numero 23.
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Nba: LeBron supera Jordan per punti segnati
MITO E REALTA’ —
James aveva promesso di non essere il nuovo Jordan ma semplicemente LeBron, il prescelto. L’uomo d’acciaio, che col suo strapotere fisico ha dominato un’era, probabilmente il giocatore pi¨´ completo mai apparso su un campo di basket, non principalmente un realizzatore puro come MJ ma anche un fine passatore (LeBron ¨¨ l’unico della storia nella top10 sia per punti che per assist). Come Jordan, James ¨¨ presto uscito dai confini del campo ed ¨¨ diventato un mito, simbolo, modello da imitare. Se quando James ha cominciato tutti volevano essere come Mike, adesso si cerca il nuovo LeBron. C’¨¨ una sola cosa che stona nella serata del sorpasso al mito: il fallimento dei Lakers. 30 vinte e 35 perse, playoff praticamente irraggiungibili, LeBron che per la prima volta dal 2005, dopo la sua seconda stagione, dovr¨¤ affrontare un’estate senza la postseason. E per la prima volta dal 2010, non giocher¨¤ le Finals. Un fallimento che ha tante cause, compreso il pi¨´ lungo infortunio della sua carriera (18 partite) che ha scalfito il mito dell’uomo d’acciaio, dell’indistruttibile treno in corsa che a 34 anni e con 16 stagioni in un corpo scolpito diventa un po’ pi¨´ umano. Se nella gara del sorpasso di LeBron a Jordan non si riapre il dibattito su chi sia il migliore di sempre il motivo ¨¨ proprio questo
LA PARTITA —
Sembrava tutto gi¨¤ deciso quando LeBron ha superato Jordan, con Denver in completo controllo (55-31 a 8’18” dall’intervallo) e Lakers avviati ad una nuova figuraccia. Dopo il 76-53 che Millsap fissa meno di 4’ dentro la ripresa, per¨°, i gialloviola hanno tirato fuori l’orgoglio, riaprendo la partita prima con un 22-7 ispirato dalla second unit, poi riavvicinandosi fino all’87-85 che Caruso infila con 10’01” dal cronometro. Denver, seconda miglior squadra del West (43-21) ma reduce da 3 k.o. di fila, trova da Gary Harris i punti per non collassare. Ci pensa poi Will Barton, il migliore dei Nuggets che chiudono con l’intero quintetto in doppia cifra, a chiudere i conti, firmando il 110-95 a 2’19” dalla fine che convince i Lakers ad alzare bandiera bianca. Ma questa rester¨¤ la partita di LeBron, del sorpasso al mito Jordan.
LA Lakers: James 31 (11/15 da due, 2/7 da tre, 3/8 tiri liberi), McGee 16, Caruso 15. Rimbalzi: James 7, Rondo 7. Assist: Rondo 11.
Denver: Barton 23 (1/5, 5/11, 2/3 tl), Murray 19, Harris 19. Rimbalzi: Jokic 17. Assist: Jokic 8.
LA Lakers: James 31 (11/15 da due, 2/7 da tre, 3/8 tiri liberi), McGee 16, Caruso 15. Rimbalzi: James 7, Rondo 7. Assist: Rondo 11.
Denver: Barton 23 (1/5, 5/11, 2/3 tl), Murray 19, Harris 19. Rimbalzi: Jokic 17. Assist: Jokic 8.
Davide Chinellato
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