Dwight Howard, 27 anni, passa dai Lakers a Houston. Ap

Al termine di una giornata per certi versi surreale Dwight Howard decide di voltare le spalle a una delle franchigie più glamour della storia dello sport a stelle e strisce e firma un quadriennale da 88 milioni con i Rockets. I Lakers così, nonostante possano offrire 30 milioni e un anno di contratto in più al proprio free agent, escono clamorosamente sconfitti dalla corsa a Howard. Esulta, invece, Houston la quale grazie all’eccellente lavoro negli ultimi mesi del suo g.m. Daryl Morey, diventa di fatto una delle pretendenti al trono della Western Conference.

il tam tam sull'annuncio — La voce della scelta di Howard era arrivata nel tardo pomeriggio e aveva naturalmente fatto tantissimo rumore. L’entourage dell’ex centro di LA, infatti, aveva comunicato alla raggiante dirigenza dei Rockets la decisione del giocatore, scatenando naturalmente l’entusiasmo in città. Diversi giocatori di Houston quindi via Twitter avevano confermato l’acquisizione dell’ambito free agent ed era anche scoppiata la grana Asik. Il turco infatti, avrebbe immediatamente richiesto una trade visto che non sembra minimamente intenzionato a fare il backup a Howard e una sua convivenza sul parquet con l’ex Lakers e’ oggettivamente poco realistica. Ma visto che si tratta pur sempre di Dwight Howard, il giocatore più volubile della Nba, in serata succede l’incredibile. Inizia, infatti, a spargersi una voce, che cresce con il passare dei minuti, secondo la quale Howard sarebbe in volo per Los Angeles per incontrare Mitch Kupchak e comunicargli di non avere ancora preso una decisione definitiva. I giochi quindi sarebbero ancora aperti? Parrebbe di si. I 30 milioni di mancato introito, infatti, secondo diversi attendibili addetti ai lavori (primo fra tutti Chris Broussard di Espn), all’ultimo momento avrebbero fatto tentennare Howard. I social media esplodono e Howard viene bersagliato.

I've decided to become a member of the Houston Rockets. I feel its the best place for me and I am excited (cont) http://t.co/h8WK4yP3zB

— Dwight Howard (@DwightHoward) July 6, 2013

l'ufficialità" — Ma alle 22.30 ora di New York (le 19.30 di LA), i Lakers fugano ogni dubbio e pubblicano un comunicato sul loro sito che conferma la scelta di Dwight Howard di accasarsi a Houston. Pochi minuti più tardi anche Howard, via Twitter, conferma tutto: "Ho deciso di firmare per i Rockets, sono convinto che Houston sia il posto migliore per me". Sipario finalmente. La telenovela Dwight Howard così arriva al suo atto finale. Il giocatore nella tarda serata parla con il sito espn.com e motiva così la sua decisione. "Ho fatto una valutazione delle due squadre e sono convinto che Houston stia andando nella direzione giusta. I Rockets possono contare su un allenatore con il quale sono convinto di trovarmi bene e su tanti ottimi giocatori giovani. La ragione della mia scelta è questa".

no feeling con kobe — Howard poi assicura di non aver mai avuto esitazioni dell’ultima ora, puntando il dito sui media che avrebbero letteralmente inventato la cosa. La sostanza comunque non cambia, Dwight Howard sceglie i Rockets e tra le righe fa capire quello che un po’ tutti sapevano benissimo, cioè che con Kobe Bryant non era mai riuscito a trovare il feeling giusto e che non gradiva assolutamente un tecnico come Mike D’Antoni. Paradossalmente però, Kevin McHale predilige una pallacanestro molto "dantoniana" e nella scorsa stagione proprio Houston statisticamente è stata la squadra con meno giocate offensive in post della Nba. Con Howard naturalmente tutto cambierà e Houston peraltro non ha intenzione di fermarsi. Asik partirà di sicuro e l’obbiettivo chiaro di Morey adesso è Josh Smith, grande amico di Howard, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni tramite un "sign and trade" per rendere ancora più competitiva la franchigia texana.