Il nigeriano ha fatto la storia dei Rockets. Nel ‘94 il picco pi¨´ alto della sua carriera, con la tripletta MVP della regular season, Miglior Difensore dell’Anno e MVP delle Finals
Cosa hanno in comune una metropoli texana famosa per i voli spaziali della NASA e un gigante nigeriano? Apparentemente niente, in realt¨¤ tutto. Perch¨¦ ¨¨ impossibile scindere la storia degli Houston Rockets da quella di Hakeem Olajuwon. Nato a Lagos , in Nigeria, decidono di aggiungergli una H all’inizio del nome, per facilitarne la pronuncia una volta naturalizzato americano. La stessa H che poi lo accompagner¨¤ per tutta la carriera cestistica, la H di Houston; citt¨¤ che lo ha consacrato leggenda e che lui ha messo definitivamente sulla mappa del basket (non solo NBA) per sempre.
l’inizio —
Olajuwon infatti arriva in NBA dopo quattro stagioni dominanti alla University of Houston, da profeta in patria. I Cougars (soprannome dell’Universit¨¤) sono uno squadrone, incentrato su di lui e Clyde Drexler, ma che non arriver¨¤ mai al titolo NCAA, nonostante due finali consecutive (1983-84), di cui una persa contro la Georgetown di Patrick Ewing. Nell’estate del 1984 viene selezionato dagli Houston Rockets con la prima scelta assoluta in uno dei Draft pi¨´ ricchi di sempre, davanti a Charles Barkley, John Stockton e soprattutto Michael Jordan. Fisicamente imponente e dotato di un fuoco interiore da guerriero africano, Olajuwon ¨¨ anche un mostro di tecnica. I suoi movimenti in post sono indice nel libro del gioco, la sua tecnica di base ¨¨ straordinaria (figlia delle tante ore passate ad allenarsi con Moses Malone) e le sue finte e movenze, compresa il leggendario “Dream Shake”, lo rendono praticamente immarcabile.
momento top —
Dopo aver composto con Ralph Sampson le leggendarie Twin Towers texane (che anticipano quelle Spurs di una decina d’anni) e aver sfiorato il titolo nel 1986 , arrendendosi solo in finale contro i Celtics di Larry Bird, esplode definitivamente dopo il primo ritiro di Michael Jordan. Olajuwon ne raccoglie lo scettro, giocando due stagioni tra le pi¨´ impressionanti di sempre. Vince praticamente tutto individualmente, e consegna ai Rockets i primi due titoli della loro storia. Nella stagione 93/94 tocca il picco pi¨´ alto della sua carriera, con la tripletta MVP della regular season, Miglior Difensore dell’Anno e MVP delle Finals (vinte dai suoi Rockets per 4-3 dopo una serie straordinaria contro i New York Knicks di Patrick Ewing, vendicando la finale persa al college), che lo consacra leggenda, essendo l’unico giocatore ad esserci mai riuscito. L’anno successo per certi versi si supera, diventando mito. Prima col famoso titolo di miglior giocatore del mese (Febbraio 1995) nonostante fosse in pieno ramadan — che da musulmano praticante rispetta in piena regola — poi con le super prestazioni ai playoff, prima contro David Robinson e poi un giovane Shaquille O’Neal, bissando il titolo dell’anno precedente e confermandosi il miglior centro degli anni’90 e forse di sempre.
l’addio —
Lascer¨¤ il Texas nel 2001, andando a chiudere la carriera ai Toronto Raptors, a 39 anni. Ma i suoi anni texani sono stati troppo ruggenti per passare inosservati, con i Rockets che hanno ritirato la sua storica maglia 34 e hanno costruito una statua in suo onore all’esterno del Toyota Center. I NUMERI — Miglior realizzatore della storia dei Rockets con 30.266 punti (playoff compresi), undicesimo all-time. Oltre a 15.003 rimbalzi, 4.212 stoppate di cui 472 ai playoff e 2.333 rubate. ? il miglior stoppatore della NBA e detiene il miglior Win Share — il valore che permette di capire l’importanza di un giocatore nelle vittorie di una squadra — dei Rockets con un valore assurdo di 160.6 (Harden ¨¨ secondo con 85.7).
i trionfi —
Oltre ai gi¨¤ citati 2 titoli NBA e i tre premi di MVP, Olajuwon ha fatto parte del Dream Team di Atlanta 1996 dove ha vinto un oro olimpico. I premi individuali si sprecano: 12 volte All-Star, 11 volte in un quintetto All-NBA; tre volte Miglior Stoppatore (1990-1991-1993), due volte Miglior Difensore (1993-1994) e Miglior Rimbalzista (1989-1990), ed uno dei cinque giocatori della storia della NBA ad aver realizzato una quadrupla-doppia.
Niccol¨° Scarpelli
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