Eric Bledsoe, 23 anni, nuovo play di Phoenix. Ap

E' ufficiale: questa fase di transizione a Phoenix dopo gli anni di Steve Nash-Grant Hill sarà dedicata all'azzerare tutto ciò che è stato fatto nella scorsa fase di transizione. Il nuovo general manager ha acquistato un playmaker in chiave futura 53 settimane dopo che il precedente general manager aveva acquistato il precedente playmaker in chiave futura. Tutto questo è avvenuto in seguito al rocambolesco cambio di coach, che è arrivato in seguito alla decisioni di investire 18 milioni in tre anni, non tutti garantiti, per prendere il free agent Michael Beasley, strappandolo a altre squadre che in realtà non sembravano molto interessate al giocatore (anche se fosse costato meno).

mossa importante — I cambiamenti avvengono davvero quando una franchigia chiude un lungo capitolo cercando di lasciarsi alle spalle Nash e Hill, ma la mossa di mercato per arrivare a Eric Bledsoe dei Clippers in una trade a tre squadre che ha anche visto l'arrivo di Caron Butler è davvero notevole. Ciò che sembrava una probabilità prima del draft è diventata una certezza nei primi giorni del mercato dei free agent. Ryan McDonough, general manager dal 7 maggio, aveva osservato a lungo Michael Carter-Williams in allenamento come possibile quinta scelta assoluta nel draft. Non si era curato del fatto che l'anno scorso i Suns, sotto la gestione di Lance Blanks, avevano investito la loro chiamata del draft su un altro playmaker: Kendall Marshall. E McDonough non ha neanche pensato allo stato attuale del roster quando ha scelto il centro Alex Len nonostante la presenza del veterano Marcin Gortat. Poi, è arrivata la notizia di Bledsoe e Butler a Phoenix, J.J. Redick dai Bucks in una sign and trade, Jared Dudley dai Suns ai Clippers e un paio di scelte del secondo turno cedute a Milwaukee. McDonough ha lavorato sodo per arrivare a un nuovo playmaker che sostituisse o potesse giocare con Goran Dragic e che non fosse Marshall.

il nuovo centro — La chiamata nel draft è molto interessante. Prendere Ben McLemore, forse il miglior talento nel Draft, per una squadra che si è piazzata al ventottesimo posto nei tiri da tre e al ventitreesimo nelle percentuali al tiro? Prendere Nerlens Noel, per una squadra che è arrivata al ventiseiesimo posto per i punti presi e al venticinquesimo per la difesa sui tiri? Prendere Len, il miglior centro puro a disposizione, come valore assoluto? Oppure scegliere uno dei vari playmaker, tra cui Carter-Williams, che avrebbero rappresentato una scelta sensata? Non ci sono state scelte sbagliate, specialmente nel gruppo McLemore-Noel-Len. Gortat ha tenuto la media di 11.1 punti e 8.5 rimbalzi in 30.8 minuti a partita, sfiorando la doppia-doppia in stagione, ma è facile giustificare la scelta di Len come una delle 5 migliori promesse del Draft, così come è facile intravedere la possibilità di cedere Gortat una volta che Len si dimostrerà giocatore da quintetto. Inoltre, Gortat compirà 30 anni a metà stagione.

l'altra matricola — Le cose sono andate per il verso giusto per Phoenix quando, dopo aver scartato McLemore, era rimasta una potenziale guardia tiratrice da quintetto. Archie Goodwin è il primo ad ammettere che avrebbe fatto meglio a fare un anno da sophomore a Kentucky e, nonostante dica di non essere ancora pronto per l'Nba, rimane comunque un'ottima promessa. Fino a otto mesi fa si parlava di questo giocatore come possibile scelta in una delle prime chiamate del draft, prima di una stagione deludente che avrebbe potuto bollare il giocatore come non ancora maturo o al di sotto delle aspettative che ci si erano fatte dal suo arrivo a Lexington. Tuttavia, Goodwin rimane un giocatore interessante.

prospettive — Il sottovalutato Dudley, altra persona positiva per lo spogliatoio dei Clippers, è una brutta perdita. Tuttavia, un backcourt composto da Bledsoe-Dragic e Goodwin fa ben sperare nel futuro, col contributo di Shannon Brown e di Marshall, sia in termini di cosa può dare in campo sia dei risutati che può portare in una trade. In un'ottica di lungo termine, Len pare molto più importante di Gortat. Butler ha 33 anni e si avvia verso l'ultimo anno di contratto e… non è di certo Beasley. I Suns hanno ripreso a muoversi, cercando di dare una svolta che cancelli la svolta precedente.